Il tempio di Quirino scoperto sotto il Colle
Claudio Marincola
Il Messaggero 26/5/2007
Il tempio del dio Quirino potrebbe trovarsi proprio dinanzi alla Palazzina del Fuga, dove affacciano gli appartamenti presidenziali. E lì, nell'area più privata del Quirinale, davanti alla residenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano, che i radar a onda continua sono impazziti. Modulazioni, segnali, continue presenze.
Dato il luogo e l'importanza dell'Inquilino le indagini si sono svolte in modo discreto. Ma dopo i primi sospetti ora è più di un 'ipotesi.
È il risultato di un'indagine guidata dal professor Andrea Carandini. L'archeologo che da più di vent'anni sta scavando al Palatino. Tratti, sagome, un passato svelato e dissimulato pronto a riaffiorare sotto le antiche forme di un Dio. Il Dio dei romani: è questa la prossima, clamorosa, scoperta archeologica?
Carandini ha chiesto e ottenuto dalla Presidenza della Repubblica il permesso di sondare l'area del Quirinale, considerata da sempre una delle più ricche. Area istituzionale, «di particolare salubrità», ex residenza papale e reale, e dunque, per "ragion di Stato", una delle meno esplorate. L'esito dei sondaggi verrà comunicato nei prossimi giorni. Ma già sono partiti gli inviti per la presentazione del pamphlet (Einaudi editore) legato al Tempio di Quirino e al lavoro degli archeologi.
Cautela, dicevamo. Perché immaginate cosa accadrebbe se tutto questo si verificasse al numero 10 di Downing Street? O se, a qualche metro dall'Eliseo, sotto gli occhi di Sarkozy, spuntassero dal sottosuolo i resti di un Dio?
Quirinus è considerato una delle tre divinità arcaiche, insieme a Giove e Marte. Fonti e testimonianze convergono nel considerarlo un Dio guerriero. L'unico che si discosta è Georges Dumézil che ha ipotizzato che il Dio fosse essenzialmente il protettore degli agricoltori. Al Tempio fa riferimento Marziale, il suo culto si diffuse in epoca repubblicana e si fuse con quello di Romolo (al quale Carandini ha dedicato anni di studio, di scavi e varie pubblicazioni). Dopo un incendio fu ricostruito e restaurato da Augusto. La leggenda vuole che nelle vicinanze fosse conservata una statua di piombo realizzata dal fabbro romano Mamurus Veturius, autore dei cosiddetti Anclila, i dodici scudi di bronzo dedicati a Marte e conservati al Palatino.
Il Colle per eccellenza, il Quirinale - da cures, letteralmente portatori di lancia —, fu abitato in origine dalle popolazioni sabine, divenne poi luogo aristocratico e monumentale per quasi mezzo millennio.
Ora, e prima con il settennato di Carlo Azeglio Ciampi, il Quirinale ha cambiato volto. E se a Roma è sufficiente scavare qualche centimetro per imbattersi nei resti della sua Storia, sul Colle basta anche meno. Nella sua prefazione al libro dedicato al "nuovo Quirinale" Louis Godart, consigliere del Presidente della Repubblica per la Conservazione del Patrimonio artistico, racconta di come tra il 1998 e il 1999 bastò intraprendere gli scavi perla posa di impianti tecnologici per restituire alla luce varie strutture abitative databili tra il I secolo a.C. e la piena età imperiale (III secolo d.C). E di come 5 anni dopo, nel 2004, un altro scavo, condotto nei giardini del Quirinale, facesse riaffiorare un complesso termale di notevoli proporzioni e una statua femminile panneggiata di marmo bianco. Ma già nei primi Anni 50 - racconta sempre Godart — era bastato un leggero smottamento del terreno al di sotto della monumentale meridiana per far emergere resti murari di età romana.
Di un Tempio di Quirino parlano le antiche fonti e ormai quasi tutte le guide turisti-che, senza darne però collocazione. Si potrebbe dire che se n'è avuta la percezione molto prima che le nuove tecnologie di introspezione sotterranea ne fiutassero la presenza.
Il sito istituzionale del Quirinale lo data intorno al IV secolo a.C, legandolo al tempio della dea Salute. Dall'antico Tempio romano che impose nome al Colle provengono i due gruppi scultorei dei Dioscuri (da qui il nome di Monte Cavallo).
Insomma, da qualche parte del Colle, Quirino, il Dio dei romani, doveva pur stare. Resta da definire quanto siano affidabili le tecniche di introspezione applicate all'archeologia. Per scoprire che l'utilizzo dei radar ha aperto nuove possibilità. Si tratta di tecniche un tempo usate per scopi militari o geologici, in grado di rivelare strutture e manufatti nascosti. L'acquisizione di dati magnetici, radar e geolettrici sul terreno e la loro elaborazione e interpretazione attraverso il sistema satellitare per il monitoraggio e lo studio dei paesaggi archeologici sono utilizzate nella International Summer School Archaeology, la prima scuola di geofisica realizzata in Italia.
Grazie ai radar sono state condotte con successo ricerche archeologiche di una certa importanza, come nel massiccio dell'Har Karkom, in Israele, nel deserto del Negev. O in Spagna per la cattedrale di Toledo. Indagini radar sono state condotte anche sulla navata centrale della Basilica superiore di San Francesco ad Assisi.
Per avviare una nuova campagna di scavi serviranno comunque autorizzazioni e finanziamenti. Per il primo punto l'Inquilino del Colle può molto. Altro discorso è quello delle risorse. Sempre che il Dio dei romani da lì sotto non ci metta una parola.
Claudio Marincola
Il Messaggero 26/5/2007
Il tempio del dio Quirino potrebbe trovarsi proprio dinanzi alla Palazzina del Fuga, dove affacciano gli appartamenti presidenziali. E lì, nell'area più privata del Quirinale, davanti alla residenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano, che i radar a onda continua sono impazziti. Modulazioni, segnali, continue presenze.
Dato il luogo e l'importanza dell'Inquilino le indagini si sono svolte in modo discreto. Ma dopo i primi sospetti ora è più di un 'ipotesi.
È il risultato di un'indagine guidata dal professor Andrea Carandini. L'archeologo che da più di vent'anni sta scavando al Palatino. Tratti, sagome, un passato svelato e dissimulato pronto a riaffiorare sotto le antiche forme di un Dio. Il Dio dei romani: è questa la prossima, clamorosa, scoperta archeologica?
Carandini ha chiesto e ottenuto dalla Presidenza della Repubblica il permesso di sondare l'area del Quirinale, considerata da sempre una delle più ricche. Area istituzionale, «di particolare salubrità», ex residenza papale e reale, e dunque, per "ragion di Stato", una delle meno esplorate. L'esito dei sondaggi verrà comunicato nei prossimi giorni. Ma già sono partiti gli inviti per la presentazione del pamphlet (Einaudi editore) legato al Tempio di Quirino e al lavoro degli archeologi.
Cautela, dicevamo. Perché immaginate cosa accadrebbe se tutto questo si verificasse al numero 10 di Downing Street? O se, a qualche metro dall'Eliseo, sotto gli occhi di Sarkozy, spuntassero dal sottosuolo i resti di un Dio?
Quirinus è considerato una delle tre divinità arcaiche, insieme a Giove e Marte. Fonti e testimonianze convergono nel considerarlo un Dio guerriero. L'unico che si discosta è Georges Dumézil che ha ipotizzato che il Dio fosse essenzialmente il protettore degli agricoltori. Al Tempio fa riferimento Marziale, il suo culto si diffuse in epoca repubblicana e si fuse con quello di Romolo (al quale Carandini ha dedicato anni di studio, di scavi e varie pubblicazioni). Dopo un incendio fu ricostruito e restaurato da Augusto. La leggenda vuole che nelle vicinanze fosse conservata una statua di piombo realizzata dal fabbro romano Mamurus Veturius, autore dei cosiddetti Anclila, i dodici scudi di bronzo dedicati a Marte e conservati al Palatino.
Il Colle per eccellenza, il Quirinale - da cures, letteralmente portatori di lancia —, fu abitato in origine dalle popolazioni sabine, divenne poi luogo aristocratico e monumentale per quasi mezzo millennio.
Ora, e prima con il settennato di Carlo Azeglio Ciampi, il Quirinale ha cambiato volto. E se a Roma è sufficiente scavare qualche centimetro per imbattersi nei resti della sua Storia, sul Colle basta anche meno. Nella sua prefazione al libro dedicato al "nuovo Quirinale" Louis Godart, consigliere del Presidente della Repubblica per la Conservazione del Patrimonio artistico, racconta di come tra il 1998 e il 1999 bastò intraprendere gli scavi perla posa di impianti tecnologici per restituire alla luce varie strutture abitative databili tra il I secolo a.C. e la piena età imperiale (III secolo d.C). E di come 5 anni dopo, nel 2004, un altro scavo, condotto nei giardini del Quirinale, facesse riaffiorare un complesso termale di notevoli proporzioni e una statua femminile panneggiata di marmo bianco. Ma già nei primi Anni 50 - racconta sempre Godart — era bastato un leggero smottamento del terreno al di sotto della monumentale meridiana per far emergere resti murari di età romana.
Di un Tempio di Quirino parlano le antiche fonti e ormai quasi tutte le guide turisti-che, senza darne però collocazione. Si potrebbe dire che se n'è avuta la percezione molto prima che le nuove tecnologie di introspezione sotterranea ne fiutassero la presenza.
Il sito istituzionale del Quirinale lo data intorno al IV secolo a.C, legandolo al tempio della dea Salute. Dall'antico Tempio romano che impose nome al Colle provengono i due gruppi scultorei dei Dioscuri (da qui il nome di Monte Cavallo).
Insomma, da qualche parte del Colle, Quirino, il Dio dei romani, doveva pur stare. Resta da definire quanto siano affidabili le tecniche di introspezione applicate all'archeologia. Per scoprire che l'utilizzo dei radar ha aperto nuove possibilità. Si tratta di tecniche un tempo usate per scopi militari o geologici, in grado di rivelare strutture e manufatti nascosti. L'acquisizione di dati magnetici, radar e geolettrici sul terreno e la loro elaborazione e interpretazione attraverso il sistema satellitare per il monitoraggio e lo studio dei paesaggi archeologici sono utilizzate nella International Summer School Archaeology, la prima scuola di geofisica realizzata in Italia.
Grazie ai radar sono state condotte con successo ricerche archeologiche di una certa importanza, come nel massiccio dell'Har Karkom, in Israele, nel deserto del Negev. O in Spagna per la cattedrale di Toledo. Indagini radar sono state condotte anche sulla navata centrale della Basilica superiore di San Francesco ad Assisi.
Per avviare una nuova campagna di scavi serviranno comunque autorizzazioni e finanziamenti. Per il primo punto l'Inquilino del Colle può molto. Altro discorso è quello delle risorse. Sempre che il Dio dei romani da lì sotto non ci metta una parola.