sabato 10 maggio 2008

Scoperta la Domus dei marmi. Dal ventre di Palazzo Valentini sale e decorazioni del IV secolo

Scoperta la Domus dei marmi. Dal ventre di Palazzo Valentini sale e decorazioni del IV secolo
CARLO ALBERTO BUCCI
DOMENICA, 04 FEBBRAIO 2007, La Repubblica, Roma

La struttura sarebbe appartenuta a un liberto molto facoltoso. Gasbarra: "Visite guidate ai reperti prorogate fino al 29 luglio"

Un passaggio diretto fino ai piedi della Colonna Traiana

Li guardavano dall´alto, dal pavimento del ´500 di palazzo Valentini. E pensavano che quegli emicicli fossero dei semplici pozzi. A furia di scavare, hanno scoperto che lì in fondo c´era un tesoro: la sala di rappresentanza della domus del IV secolo dopo Cristo di un liberto, molto facoltoso, che fece decorare le pareti con preziosi marmi policromi in rarissimo opus sectile e che volle lungo i lati dell´ambiente rettangolare piccole absidi (i "pozzi"), dove mettere in mostra preziose statue. Sono queste le ultime scoperte, avvenute mercoledì scorso, della campagna organizzata dalla Provincia di Roma sotto la storica sede di via Quattro novembre. E il successo degli scavi s´accompagna a quello delle visite guidate domenicali ai reperti. Tanto che il presidente Enrico Gasbarra annuncia: «Abbiamo deciso di prolungare l´iniziativa oltre il 25 marzo, fino a domenica 29 luglio».
Aperto al pubblico a Natale, il cantiere archeologico rimane così visitabile fino ad estate inoltrata (prenotazione obbligatoria: tel. 06 82059107). Intanto però gli archeologi, sotto la direzione del professor Eugenio La Rocca, coadiuvato da dirigenti e funzionari della Provincia, proseguiranno a lavorare alla sala appena rinvenuta ("ambiente 5"). E completeranno lo scavo delle "Piccole terme". Partiti per trovare il podio del tempio di Traiano, gli studiosi seguono ora il «grande progetto dei Fori» annunciato da Gasbarra che prevede, innanzitutto, un passaggio diretto dalla viscere del palazzo fin davanti alla colonna Traiana.
L´aula scoperta questa settimana è stata scavata per circa 3 metri, ma si pensa sia lunga almeno dieci. Oltre a un´iscrizione proveniente da Ostia, sono comparsi i rombi e ai quadrati marmorei della decorazione presente sulle pareti, ma anche sul pavimento. L´obiettivo è portare alla luce tutta l´architettura e tutto l´ordito geometrico. Il sogno, è immaginare che oltre lo zoccolo superstite di 140 centimetri c´era una parete carica di figure in opus sectile: qualcosa di meraviglioso come i Leoni della domus di Porta Marina a Ostia, anch´essa di quarto secolo.