FINALE LIGURE La Regione salverà i cinque ponti romani
La Stampa 26/11/2006
Uno dei paesaggi più suggestivi dell'intero Finalese è costituito dalla Val Ponci dove è possibile ammirare alcune tra le più monumentali testimonianze dell'intero tracciato della Via Iulia Augusta. Attraversando uno degli itinerari archeologici e naturalistici più incantevoli dell'intera Liguria, si possono, incontrare, in buono stato di conservazione, cinque Ponti Romani, tre dei quali ancora transitabili. Parte ora un progetto per limitare l’accesso dei veicoli e per il rifacimento della segnaletica e la sistemazione dei sentieri. La Regione Liguria erogherà, infatti, 250 mila euro in favore del Comune di Finale e che sarà destinato alla valorizzazione della Val Ponci dove nell'estate scorsa avevamo svolto il Campo di Volontariato con Lega Ambiente. Il contributo giungerà a Finale dopo l'interessamento del Consigliere Carlo Vasconi (Verdi). Commenta: «Ringrazio la Sovrintendenza ha fatto si che questi ponti arrivassero a noi in buono stato. Da ringraziare anche l'assessore Ruggeri. La mia idea è cercare finanziamenti, anno per anno, per arrivare ad un museo archeologico all'aperto». I ponti romani sono il simbolo della val Ponci. Ad una sola arcata, di larghezza compresa tra 5,50 e 6 metri, questi ponti sono realizzati con la tecnica definita ligure-gallica e risalgono ad un periodo che oscilla tra il I e il II secolo d.c. Lungo il percorso sono visibili le cave a cielo aperto dalle quali gli antichi romani estraevano i blocchetti in pietra per la loro costruzione. Spiega l'assessore Massimo Gualberti: «Sono necessari alcuni interventi di sistemazione dei percorsi d’accesso, in particolare della strada che dalla Valle Sciusa conduce all'imbocco della Val Ponci. L'intervento, anche per dare ospitalità ai già numerosi fruitori delle palestre di roccia della Rocca di Corno, dovrà anche garantire adeguati spazi di sosta che escludano percorrenze veicolari del primo ponte, il Ponte delle Fate. A garantire anzi tale elemento dovrà essere consentito il transito ai soli residenti o proprietari dei fondi. La segnaletica relativa alle emergenze archeologiche e più in generale alla stessa Val Ponci, dovrà essere integralmente sostituita, seguendo tipologie e materiali compatibili con il pregio dei luoghi».
La Stampa 26/11/2006
Uno dei paesaggi più suggestivi dell'intero Finalese è costituito dalla Val Ponci dove è possibile ammirare alcune tra le più monumentali testimonianze dell'intero tracciato della Via Iulia Augusta. Attraversando uno degli itinerari archeologici e naturalistici più incantevoli dell'intera Liguria, si possono, incontrare, in buono stato di conservazione, cinque Ponti Romani, tre dei quali ancora transitabili. Parte ora un progetto per limitare l’accesso dei veicoli e per il rifacimento della segnaletica e la sistemazione dei sentieri. La Regione Liguria erogherà, infatti, 250 mila euro in favore del Comune di Finale e che sarà destinato alla valorizzazione della Val Ponci dove nell'estate scorsa avevamo svolto il Campo di Volontariato con Lega Ambiente. Il contributo giungerà a Finale dopo l'interessamento del Consigliere Carlo Vasconi (Verdi). Commenta: «Ringrazio la Sovrintendenza ha fatto si che questi ponti arrivassero a noi in buono stato. Da ringraziare anche l'assessore Ruggeri. La mia idea è cercare finanziamenti, anno per anno, per arrivare ad un museo archeologico all'aperto». I ponti romani sono il simbolo della val Ponci. Ad una sola arcata, di larghezza compresa tra 5,50 e 6 metri, questi ponti sono realizzati con la tecnica definita ligure-gallica e risalgono ad un periodo che oscilla tra il I e il II secolo d.c. Lungo il percorso sono visibili le cave a cielo aperto dalle quali gli antichi romani estraevano i blocchetti in pietra per la loro costruzione. Spiega l'assessore Massimo Gualberti: «Sono necessari alcuni interventi di sistemazione dei percorsi d’accesso, in particolare della strada che dalla Valle Sciusa conduce all'imbocco della Val Ponci. L'intervento, anche per dare ospitalità ai già numerosi fruitori delle palestre di roccia della Rocca di Corno, dovrà anche garantire adeguati spazi di sosta che escludano percorrenze veicolari del primo ponte, il Ponte delle Fate. A garantire anzi tale elemento dovrà essere consentito il transito ai soli residenti o proprietari dei fondi. La segnaletica relativa alle emergenze archeologiche e più in generale alla stessa Val Ponci, dovrà essere integralmente sostituita, seguendo tipologie e materiali compatibili con il pregio dei luoghi».