Montebelluna - Scoperto un tesoro romano nella cava
Laura Bon
Venerdì, 24 Novembre 2006 Il Gazzettino online
IMPORTANTI RITROVAMENTI DI UNA CENTURIAZIONE
Potrebbero essere bloccate le attività estrattive. In un’area di 2500 metri quadrati sono venuti alla luce resti dell’età imperiale
Un tesoro romano nella cava "Campilonghi". L'enorme cava approvata dalla Regione nella parte sud della città, alla base di una battaglia anche legale dell'amministrazione Puppato, sta svelando in questi giorni scoperte inattese (ma solo per chi non conosce l'origine di Montebelluna) ed emozionanti. Che, forse, potrebbero anche essere determinanti (e questo aspetto è tutt'altro che trascurabile) nel bloccare l'attività estrattiva anche se, al momento, nessuno è in grado di dire se sarà così.
Nell'area, sono partiti infatti di recente i sondaggi che vengono effettuati per legge dalla ditta escavatrice con l'assistenza di un archeologo: si tratta di un'attività svolta per prassi in chiave preliminare all'attività estrattiva, trattandosi di zona di potenziale interesse archeologico.
Proprio in tale fase è arrivata la sorpresa più bella. Dopo che la ditta escavatrice ha eliminato semplicemente lo strato di arativo, in un'ampia area di 2500 metri quadrati sono venuti alla luce resti romani di età imperiale. Scoperte tanto ghiotte da chiedere l'intervento della Sovrintendenza che, prontamente intervenuta, ha provveduto a fermare i lavori nella fascia interessata. Qui continueranno invece gli scavi archeologici, condotti da una ditta specializzata per conto della Sovrintendenza stessa.M
a di che cosa si tratta? "Si tratta -spiega l'assessore alla cultura Lucio De Bortoli- di una zona di centuriazione romana, con fondazioni di case, tombe, manufatti vari". Potranno contribuire a bloccare la cava? "E' presto per dirlo -continua De Bortoli- Tutto dipenderà infatti dall'entità dell'insediamento e dalle scelte della Sovrintendenza. E' indubbio, però, che anche questi ritrovamenti contribuiscono a spiegare e motivare quanto abbiamo fatto finora sul fronte archeologico e il progetto "Archeogeo" in particolare. La città ha un passato molto significativo che la pone come punto di riferimento non solo comprensoriale e provinciale ma regionale e nazionale". Secondo le prime voci sembra comunque che se i ritrovamenti si limiteranno a tombe o muri isolati che possano essere asportati non è detto che siano in grado di fermare per sempre la cava. Ciò accadrà più probabilmente, invece, in caso di resti "strutturali" sul modello di quelli rinvenuti nell'area di Cima Mandria oggetto di una recente campagna di scavo nell'ambito di "Archeogeo": qui infatti il sottosuolo ha rivelato i resti di un opificio di età romana. Intanto, a proposito dell'attività estrattiva il sindaco Laura Puppato precisa: "non è certo partita anche perché non ci sono ancora gli accordi relativi alla viabilità".
Laura Bon
Venerdì, 24 Novembre 2006 Il Gazzettino online
IMPORTANTI RITROVAMENTI DI UNA CENTURIAZIONE
Potrebbero essere bloccate le attività estrattive. In un’area di 2500 metri quadrati sono venuti alla luce resti dell’età imperiale
Un tesoro romano nella cava "Campilonghi". L'enorme cava approvata dalla Regione nella parte sud della città, alla base di una battaglia anche legale dell'amministrazione Puppato, sta svelando in questi giorni scoperte inattese (ma solo per chi non conosce l'origine di Montebelluna) ed emozionanti. Che, forse, potrebbero anche essere determinanti (e questo aspetto è tutt'altro che trascurabile) nel bloccare l'attività estrattiva anche se, al momento, nessuno è in grado di dire se sarà così.
Nell'area, sono partiti infatti di recente i sondaggi che vengono effettuati per legge dalla ditta escavatrice con l'assistenza di un archeologo: si tratta di un'attività svolta per prassi in chiave preliminare all'attività estrattiva, trattandosi di zona di potenziale interesse archeologico.
Proprio in tale fase è arrivata la sorpresa più bella. Dopo che la ditta escavatrice ha eliminato semplicemente lo strato di arativo, in un'ampia area di 2500 metri quadrati sono venuti alla luce resti romani di età imperiale. Scoperte tanto ghiotte da chiedere l'intervento della Sovrintendenza che, prontamente intervenuta, ha provveduto a fermare i lavori nella fascia interessata. Qui continueranno invece gli scavi archeologici, condotti da una ditta specializzata per conto della Sovrintendenza stessa.M
a di che cosa si tratta? "Si tratta -spiega l'assessore alla cultura Lucio De Bortoli- di una zona di centuriazione romana, con fondazioni di case, tombe, manufatti vari". Potranno contribuire a bloccare la cava? "E' presto per dirlo -continua De Bortoli- Tutto dipenderà infatti dall'entità dell'insediamento e dalle scelte della Sovrintendenza. E' indubbio, però, che anche questi ritrovamenti contribuiscono a spiegare e motivare quanto abbiamo fatto finora sul fronte archeologico e il progetto "Archeogeo" in particolare. La città ha un passato molto significativo che la pone come punto di riferimento non solo comprensoriale e provinciale ma regionale e nazionale". Secondo le prime voci sembra comunque che se i ritrovamenti si limiteranno a tombe o muri isolati che possano essere asportati non è detto che siano in grado di fermare per sempre la cava. Ciò accadrà più probabilmente, invece, in caso di resti "strutturali" sul modello di quelli rinvenuti nell'area di Cima Mandria oggetto di una recente campagna di scavo nell'ambito di "Archeogeo": qui infatti il sottosuolo ha rivelato i resti di un opificio di età romana. Intanto, a proposito dell'attività estrattiva il sindaco Laura Puppato precisa: "non è certo partita anche perché non ci sono ancora gli accordi relativi alla viabilità".