COMO: Un arco romano nello scavo dell'autosilo
Mercoledì 22-11-2006 Il Corriere di Como
Il ritrovamento dei reperti, secondo il dirigente di Palazzo Cernezzi, Francesco Salinitro, qualificherà il museo all'aperto sotto la palafitta
Ieri la scoperta, venerdì un nuovo sopralluogo, ma il cantiere non è a rischio
(e.c.) Dall'area degli scavi per l'autosilo di viale Lecco, dove già anni fa vennero portati alla luce i resti delle antiche terme, sono emersi nuovi reperti romani definiti dagli stessi esperti della Soprintendenza «tra i più significativi di sempre per Como».
La sorpresa, che comunque non dovrebbe mettere a rischio la realizzazione del nuovo parcheggio multipiano, è venuta alla luce ieri, alla seconda settimana di lavori.
Sotto gli occhi di operai ed esperti, sono spuntati un arco romano praticamente integro (nella foto), che lascia intravedere una struttura circolare, e alcuni frammenti di affreschi decorativi per pareti e soffitti, tutti di origine romana. Secondo un primo esame della Soprintendenza si tratterebbe di ritrovamenti tra i più importanti della Como romana. Venerdì è previsto un nuovo sopralluogo.
Il cantiere, partito il 6 novembre e che fino al 15 dicembre si occuperà di realizzare le fondamenta dei quattro pilastri che reggeranno l'autosilo, non dovrebbe comunque fermarsi. In concomitanza con le prossime verifiche della Soprintendenza, dovrebbero dunque proseguire le operazioni per collocare i pilastri portanti del futuro autosilo nel terreno. Proprio su questi pilastri, dovrebbe venire creata la struttura a sospensione che consentirà di poter ammirare tutto il parco archeologico.
«Il ritrovamento di questi importanti reperti - ha spiegato ieri il dirigente del settore Urbanistica di Palazzo Cernezzi, Francesco Salinitro - rende ancora più importante l'opera perché qualificherà il museo all'aperto che verrà realizzato sotto la grande palafitta che reggerà l'autosilo».
Il parcheggio avrà cinque piani e potrà contenere fino a 80 auto. L'impianto architettonico è studiato per ridurre al minimo l'impatto visivo.
Mercoledì 22-11-2006 Il Corriere di Como
Il ritrovamento dei reperti, secondo il dirigente di Palazzo Cernezzi, Francesco Salinitro, qualificherà il museo all'aperto sotto la palafitta
Ieri la scoperta, venerdì un nuovo sopralluogo, ma il cantiere non è a rischio
(e.c.) Dall'area degli scavi per l'autosilo di viale Lecco, dove già anni fa vennero portati alla luce i resti delle antiche terme, sono emersi nuovi reperti romani definiti dagli stessi esperti della Soprintendenza «tra i più significativi di sempre per Como».
La sorpresa, che comunque non dovrebbe mettere a rischio la realizzazione del nuovo parcheggio multipiano, è venuta alla luce ieri, alla seconda settimana di lavori.
Sotto gli occhi di operai ed esperti, sono spuntati un arco romano praticamente integro (nella foto), che lascia intravedere una struttura circolare, e alcuni frammenti di affreschi decorativi per pareti e soffitti, tutti di origine romana. Secondo un primo esame della Soprintendenza si tratterebbe di ritrovamenti tra i più importanti della Como romana. Venerdì è previsto un nuovo sopralluogo.
Il cantiere, partito il 6 novembre e che fino al 15 dicembre si occuperà di realizzare le fondamenta dei quattro pilastri che reggeranno l'autosilo, non dovrebbe comunque fermarsi. In concomitanza con le prossime verifiche della Soprintendenza, dovrebbero dunque proseguire le operazioni per collocare i pilastri portanti del futuro autosilo nel terreno. Proprio su questi pilastri, dovrebbe venire creata la struttura a sospensione che consentirà di poter ammirare tutto il parco archeologico.
«Il ritrovamento di questi importanti reperti - ha spiegato ieri il dirigente del settore Urbanistica di Palazzo Cernezzi, Francesco Salinitro - rende ancora più importante l'opera perché qualificherà il museo all'aperto che verrà realizzato sotto la grande palafitta che reggerà l'autosilo».
Il parcheggio avrà cinque piani e potrà contenere fino a 80 auto. L'impianto architettonico è studiato per ridurre al minimo l'impatto visivo.