MILANO. Dopo la scoperta di mura romane, ci vorranno altri 4 anni per il nuovo parcheggio
GIUSEPPINA PIANO
31/01/2007, La Repubblica, MILANO
Un cantiere più lungo del previsto di almeno due anni. Costi che lieviteranno per il parcheggio sotterraneo. E piazza Meda che per almeno altri quattro anni sarà interessata dai lavori, con i disagi alla circolazione che questo comporta. Questa la diagnosi stilata ieri, dopo un sopralluogo dei consiglieri comunali nell´area dove la scoperta di reperti romani ha messo in crisi la costruzione di un nuovo autosilo.
Quello di piazza Meda, insieme a Sant´Ambrogio e alla Darsena, è uno dei tre grandi parcheggi sotterranei del centro storico voluti dalla giunta Albertini già dal 2002. Nessuno dei tre è ancora stato realizzato. Ma quello di piazza Meda sembrava il più vicino alla conclusione, con l´iter burocratico definitivamente chiuso, i progetti approvati, il cantiere aperto ormai un anno fa. Cosa è successo? Che è stato scoperto quello che era molto probabile scoprire in quell´area, resti importanti di mura di epoca romana, una vasca, il selciato di una strada. Risultato? Cantiere bloccato. Ci vorrà ancora un anno di scavi archeologici sotto la vigilanza della Soprintendenza. Poi tre anni per realizzare davvero l´autosilo. In totale, dunque, per fare quel parcheggio da 522 posti la piazza sarà rimasta sventrata per cinque anni.
Troppi, per la commissione comunale Lavori pubblici che ieri ha fatto il sopralluogo. «Il cantiere avrà due anni di ritardo - riassume il presidente della commissione, il forzista Enzo Giudice -. Riporteremo il caso in commissione, la costruzione del parcheggio non è in discussione visto che la convenzione con l´operatore è già stata firmata. Ma vogliamo capire quali effetti porterà l´allungamento dei tempi previsti». Effetti per la circolazione, ovviamente. Ma il ritardo nella conclusione dei lavori avrà un effetto anche sui «costi che ricadranno sugli acquirenti», dice ancora Giudice. Nell´Unione, il consigliere dell´Ulivo Fabrizio Spirolazzi parla di «un´ennesima prova di come la precedente giunta abbia sbagliato l´approccio al tema dei parcheggi, sottovalutando i problemi per realizzarli».
GIUSEPPINA PIANO
31/01/2007, La Repubblica, MILANO
Un cantiere più lungo del previsto di almeno due anni. Costi che lieviteranno per il parcheggio sotterraneo. E piazza Meda che per almeno altri quattro anni sarà interessata dai lavori, con i disagi alla circolazione che questo comporta. Questa la diagnosi stilata ieri, dopo un sopralluogo dei consiglieri comunali nell´area dove la scoperta di reperti romani ha messo in crisi la costruzione di un nuovo autosilo.
Quello di piazza Meda, insieme a Sant´Ambrogio e alla Darsena, è uno dei tre grandi parcheggi sotterranei del centro storico voluti dalla giunta Albertini già dal 2002. Nessuno dei tre è ancora stato realizzato. Ma quello di piazza Meda sembrava il più vicino alla conclusione, con l´iter burocratico definitivamente chiuso, i progetti approvati, il cantiere aperto ormai un anno fa. Cosa è successo? Che è stato scoperto quello che era molto probabile scoprire in quell´area, resti importanti di mura di epoca romana, una vasca, il selciato di una strada. Risultato? Cantiere bloccato. Ci vorrà ancora un anno di scavi archeologici sotto la vigilanza della Soprintendenza. Poi tre anni per realizzare davvero l´autosilo. In totale, dunque, per fare quel parcheggio da 522 posti la piazza sarà rimasta sventrata per cinque anni.
Troppi, per la commissione comunale Lavori pubblici che ieri ha fatto il sopralluogo. «Il cantiere avrà due anni di ritardo - riassume il presidente della commissione, il forzista Enzo Giudice -. Riporteremo il caso in commissione, la costruzione del parcheggio non è in discussione visto che la convenzione con l´operatore è già stata firmata. Ma vogliamo capire quali effetti porterà l´allungamento dei tempi previsti». Effetti per la circolazione, ovviamente. Ma il ritardo nella conclusione dei lavori avrà un effetto anche sui «costi che ricadranno sugli acquirenti», dice ancora Giudice. Nell´Unione, il consigliere dell´Ulivo Fabrizio Spirolazzi parla di «un´ennesima prova di come la precedente giunta abbia sbagliato l´approccio al tema dei parcheggi, sottovalutando i problemi per realizzarli».