Cremona. Un parcheggio sopra le stanze di Nerone
a. sil.
Corriere della Sera - cronaca Milano 10/2/2007
CREMONA. Nella città del Torrazzo sono emersi decine di migliaia di oggetti, tutti negli ultimi due anni e tutti nel corso dello scavo per realizzare un parcheggio sotterraneo. A 50 metri dal Duomo, ogni volta che viene rimosso un blocco di terra, gli archeologi trovano un frammento, un pezzo di mosaico, un'anfora di epoca romana. Nel mese di dicembre, nelle stanze di una domus è stato rinvenuto il «corredo di Nerone». Piatti, vasellame, contenitori in porfido che l'imperatore teneva a Roma nella Domus Aurea e che arrivarono a Cremona nel 69 dopo Cristo, durante la sanguinosa lotta per la successione al trono, nella quale si batterono Otone, Vitellio e Vespasiano. Gli ultimi ritrovamenti, in gennaio, sono forse meno «di richiamo» ma ugualmente importanti. La gigantesca voragine di piazza Marconi ha portato infatti alla luce resti di edifici in legno risalenti al primo secolo avanti Cristo. Una scoperta fondamentale per due ragioni: mai nella storia recente di Cremona erano stati trovati edifici così antichi e, soprattutto si tratta di costruzioni di legno, reperti particolarmente rari vista la deperibilità del materiale.
a. sil.
Corriere della Sera - cronaca Milano 10/2/2007
CREMONA. Nella città del Torrazzo sono emersi decine di migliaia di oggetti, tutti negli ultimi due anni e tutti nel corso dello scavo per realizzare un parcheggio sotterraneo. A 50 metri dal Duomo, ogni volta che viene rimosso un blocco di terra, gli archeologi trovano un frammento, un pezzo di mosaico, un'anfora di epoca romana. Nel mese di dicembre, nelle stanze di una domus è stato rinvenuto il «corredo di Nerone». Piatti, vasellame, contenitori in porfido che l'imperatore teneva a Roma nella Domus Aurea e che arrivarono a Cremona nel 69 dopo Cristo, durante la sanguinosa lotta per la successione al trono, nella quale si batterono Otone, Vitellio e Vespasiano. Gli ultimi ritrovamenti, in gennaio, sono forse meno «di richiamo» ma ugualmente importanti. La gigantesca voragine di piazza Marconi ha portato infatti alla luce resti di edifici in legno risalenti al primo secolo avanti Cristo. Una scoperta fondamentale per due ragioni: mai nella storia recente di Cremona erano stati trovati edifici così antichi e, soprattutto si tratta di costruzioni di legno, reperti particolarmente rari vista la deperibilità del materiale.