mercoledì 7 maggio 2008

Lupa capitolina l´ultima verità "Ecco perché non è etrusca"

Lupa capitolina l´ultima verità "Ecco perché non è etrusca"
CECILIA CIRINEI
14 febbraio 2007, LA Repubblica, ROMA

"E´ un capolavoro restituito all´arte medioevale" La prova è la fusione

La statua in bronzo della lupa capitolina, uno dei simboli di Roma più amati, ha «ufficialmente» cambiato epoca. Non è più etrusca, né opera dello scultore Vulca, vissuto nel VI secolo avanti Cristo, ma medievale, forse dell´epoca di Carlo Magno. Ieri pomeriggio in un´affollatissima sala delle conferenze nel Museo di Palazzo Massimo a piazza dei Cinquecento è stato presentato da Adriano La Regina il libro della studiosa Anna Maria Carruba «La Lupa capitolina. Un bronzo medievale». A discutere dell´affascinante tesi dimostrata scientificamente dall´autrice, con buona pace degli storici del Novecento, l´archeologa e storica dell´arte Licia Vlad Borrelli e i professori Edilberto Formilli, docente di Storia della Tecnologia dei Bronzi all´Università di Siena e Francesco Gandolfo, titolare della cattedra di Storia dell´Arte Medievale a Tor Vergata. Il prossimo passo, inevitabile, sarà quello di restringere la forbice della datazione scientifica, che per ora è un po´ allargata, dal settimo al sedicesimo secolo dopo Cristo, e questo si potrà fare solo dopo ulteriori analisi scientifiche, per scoprire così in maniera definitiva a quale momento storico attribuire la statua. «Non tutti gli storici concordavano sulla paternità etrusca della lupa, Emanuel Lowy ne dubitava nel 1934 - dice Adriano La Regina - ma prevalse la tesi di Friedrich Matz del 1951 che attribuiva l´opera agli anni 480-470. Anna Maria Carruba con il suo lavoro ha sottratto un capolavoro all´arte etrusca restituendolo a quella medievale. Adesso il gioco comincia ad essere divertente perché con delle nuove analisi si dovrebbe scoprire se è stata realizzata all´epoca di Carlo Magno o dopo». Anna Maria Carruba ha restaurato la statua della lupa dal 1997 al 2000 ed è riuscita a dimostrare con rigore scientifico che la statua è stata fusa nel medioevo con la tecnica «a cera persa» in un solo getto: tecnologia che era sconosciuta nel mondo antico. «Che la lupa fosse una mina vagante era qualcosa che si avvertiva da molto tempo. Conosco da molti anni la Carruba - racconta l´archeologa Licia Vlad Borrelli - ma non avrei mai pensato che nel suo futuro ci fosse un destino così «rivoluzionario». Ora ci si rende finalmente conto che il restauro è anche uno strumento critico e un mezzo di conoscenza tecnico per sapere tutto su un´opera d´arte».