Un rustico, ma del I secolo a. C. Dopo un lungo lavoro di scavo, apre al pubblico la Villa romana del Vergigno a Montelupo
di Gianni Caverni
30/04/2006, L'Unità
CENTOSESSANTA"stazioni archeologiche" sparse nel territorio di un comune come quello di Montelupo sono la migliore testimonianza della proficuità della collaborazione fra le istituzioni locali ed il lavoro appassionato e volontario di un gruppo archeologico come quello di Montelupo. Risale ai primi anni '80 la scoperta dei resti di una villa "rustica" di epoca romana (I sec. a.C.), l'unica nel territorio fiorentino la cui planimetria sia stata oggi interamente ricostruita. L'impegno del Comune, del Museo e del Gruppo Archeologico, in collaborazione con la Soprintendenza archeologica, la Regione, la Fondazione Museo Montelupo con il contributo dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, ha permesso che i resti della villa detta del Vergigno (affluente del Pesa) siano stati recuperati e restaurati e che la zona possa essere, da domani primomaggio, aperta al pubblico. Nei mesi di maggio e giugno sarà aperta nei giorni di sabato e domenica (dalle 10 alle 13, ingresso gratuito), successivamente solo con visite guidate su prenotazione (tel. 0571 518993, anche per informazioni). Anima e motore di tutto questo è stato Fausto Berti, appassionato direttore del Museo archeologico e della ceramica di Montelupo. La villa, che si estende su un'area di circa 2.000 metri quadrati, era un'azienda agricola nella quale vivevano, oltre al proprietario, la famiglia dell'uomo di fiducia, gli artigiani che fornivano anche gli strumenti per lavorare i campi, i sorveglianti e fino a 70 schiavi che venivano ricoverati in apposite costruzioni dette, non a caso, "ergastula". Al piano terreno un grande stanzone, di 52 metri per 11,20, nel quale si svolgeva parte del lavoro, e una zona residenziale con una articolata struttura termale. Per il 2006 Montelupo prepara una serie di appuntamenti: una mostra documenterà la "Via Quinzia", strada militare fra Fiesole e Pisa, e, tra giugno e luglio, le visite guidate agli scavi del villaggio protovillanoviano di Bibbiani ed all'abitato etrusco di Montereggi. Infine, in ottobre, l'apertura del nuovo Museo Archeologico di Montelupo nel parco della Villa Medicea dell'Ambrogiana.
di Gianni Caverni
30/04/2006, L'Unità
CENTOSESSANTA"stazioni archeologiche" sparse nel territorio di un comune come quello di Montelupo sono la migliore testimonianza della proficuità della collaborazione fra le istituzioni locali ed il lavoro appassionato e volontario di un gruppo archeologico come quello di Montelupo. Risale ai primi anni '80 la scoperta dei resti di una villa "rustica" di epoca romana (I sec. a.C.), l'unica nel territorio fiorentino la cui planimetria sia stata oggi interamente ricostruita. L'impegno del Comune, del Museo e del Gruppo Archeologico, in collaborazione con la Soprintendenza archeologica, la Regione, la Fondazione Museo Montelupo con il contributo dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, ha permesso che i resti della villa detta del Vergigno (affluente del Pesa) siano stati recuperati e restaurati e che la zona possa essere, da domani primomaggio, aperta al pubblico. Nei mesi di maggio e giugno sarà aperta nei giorni di sabato e domenica (dalle 10 alle 13, ingresso gratuito), successivamente solo con visite guidate su prenotazione (tel. 0571 518993, anche per informazioni). Anima e motore di tutto questo è stato Fausto Berti, appassionato direttore del Museo archeologico e della ceramica di Montelupo. La villa, che si estende su un'area di circa 2.000 metri quadrati, era un'azienda agricola nella quale vivevano, oltre al proprietario, la famiglia dell'uomo di fiducia, gli artigiani che fornivano anche gli strumenti per lavorare i campi, i sorveglianti e fino a 70 schiavi che venivano ricoverati in apposite costruzioni dette, non a caso, "ergastula". Al piano terreno un grande stanzone, di 52 metri per 11,20, nel quale si svolgeva parte del lavoro, e una zona residenziale con una articolata struttura termale. Per il 2006 Montelupo prepara una serie di appuntamenti: una mostra documenterà la "Via Quinzia", strada militare fra Fiesole e Pisa, e, tra giugno e luglio, le visite guidate agli scavi del villaggio protovillanoviano di Bibbiani ed all'abitato etrusco di Montereggi. Infine, in ottobre, l'apertura del nuovo Museo Archeologico di Montelupo nel parco della Villa Medicea dell'Ambrogiana.