La villa romana messa a rischio dalla terza corsia
Claudio Contrafatto
La Nazione, Firenze, 21/3/2006
II futuro della casa di Publio Alfio si trascina già da 21 anni
Appare e scompare come un fantasma archeologico il muraglione della villa rustica di Publio Alfio Erasto, commerciante di legname da costruzione dell'epoca imperiale romana all'Antella. Nei giorni corsi è tornato a fare capolino, a seguito di scavi per un impianto idrico, come accadde nell' ormai lontano 1985. Il pezzo di solido manufatto fa parte di uno sfortunato ritrovamento archeologico avvenuto negli anni '80 nel podere Ellera all'ingresso della frazione di Bagno a Ripoli e i reperti portati alla luce dissero che si poteva trattare di un ampio impianto, databile attorno al II secolo dopo Cristo che comprendeva parli di un frantoio, compresa una grande macina in pietra serena in ottimo stato di conservazione, di notevole interesse scientifico per l'accuratezza della lavorazione, per gli accorgimenti tecnici e per la sua rarità. Il muraglione emerso, quindi, probabilmente recingeva la villa rustica: venne misurato, valutato, fotografato e ricoperto di nuovo. Le vicissitudini di quel fazzoletto di terra in questi ultimi venti anni sono state varie e non sempre fortunate. Dopo i primi entusiasmi, sia degli archeologi volontari che avevano scoperto i resti che della popolazione che riteneva di aver ritrovato con la villa retaggi atavici, il campo di ricerca è stato in pratica abbandonato. Protetti i resti con fogli di ondolux e malamente recintata la zona, attorno sono cominciati i lavori che porteranno, chissà quando, alla realizzazione dell'area artigianale dell'Antella. E proprio per il cantiere in atto, il muro è riemerso, ma ha i giorni contati, perché finita l'opera idraulica, il manufatto tornerà sottoterra. Il guaio è che, allo stato delle cose, gli antellesi si chiedono che ne sarà della villa di Alfio, perché proprio a pochi passi dal sito passerà la terza corsia dell'autostrada del sole Firenze sud - Incisa. La domanda, allora, è: che ne sarà del progetto comunale che aveva previsto una zona a verde con passeggiata archeologica per consentire la visita ai turisti e alle scolaresche?
Claudio Contrafatto
La Nazione, Firenze, 21/3/2006
II futuro della casa di Publio Alfio si trascina già da 21 anni
Appare e scompare come un fantasma archeologico il muraglione della villa rustica di Publio Alfio Erasto, commerciante di legname da costruzione dell'epoca imperiale romana all'Antella. Nei giorni corsi è tornato a fare capolino, a seguito di scavi per un impianto idrico, come accadde nell' ormai lontano 1985. Il pezzo di solido manufatto fa parte di uno sfortunato ritrovamento archeologico avvenuto negli anni '80 nel podere Ellera all'ingresso della frazione di Bagno a Ripoli e i reperti portati alla luce dissero che si poteva trattare di un ampio impianto, databile attorno al II secolo dopo Cristo che comprendeva parli di un frantoio, compresa una grande macina in pietra serena in ottimo stato di conservazione, di notevole interesse scientifico per l'accuratezza della lavorazione, per gli accorgimenti tecnici e per la sua rarità. Il muraglione emerso, quindi, probabilmente recingeva la villa rustica: venne misurato, valutato, fotografato e ricoperto di nuovo. Le vicissitudini di quel fazzoletto di terra in questi ultimi venti anni sono state varie e non sempre fortunate. Dopo i primi entusiasmi, sia degli archeologi volontari che avevano scoperto i resti che della popolazione che riteneva di aver ritrovato con la villa retaggi atavici, il campo di ricerca è stato in pratica abbandonato. Protetti i resti con fogli di ondolux e malamente recintata la zona, attorno sono cominciati i lavori che porteranno, chissà quando, alla realizzazione dell'area artigianale dell'Antella. E proprio per il cantiere in atto, il muro è riemerso, ma ha i giorni contati, perché finita l'opera idraulica, il manufatto tornerà sottoterra. Il guaio è che, allo stato delle cose, gli antellesi si chiedono che ne sarà della villa di Alfio, perché proprio a pochi passi dal sito passerà la terza corsia dell'autostrada del sole Firenze sud - Incisa. La domanda, allora, è: che ne sarà del progetto comunale che aveva previsto una zona a verde con passeggiata archeologica per consentire la visita ai turisti e alle scolaresche?