martedì 11 agosto 2009

Dodici tombe romane con l’obolo per Caronte

Dodici tombe romane con l’obolo per Caronte
SERGIO SILVA
Domenica 23 Aprile 2006 Il Messaggero

La periferia romana non smette di meravigliare: dodici tombe a fossa e tre pezzi di strada risalenti all’epoca tardo repubblicana-primo impero sono emerse in località Massimina all’incrocio tra il vicolo di Casal Lombroso e via Emilio Cesaro durante uno scavo di controllo del territorio da lottizzare. «Si tratta di sondaggi archeologici - dice la dottoressa Daniela Rossi Doria della Soprintendenza romana - che rientrano nella prassi prevista dalla legge sulla costruzione di nuovi edifici. Siamo stati impegnati mesi nelle operazioni di ricerca». Dodici sepolture a fossa all’interno delle quali sono stati trovati tre inumati che avevano l’obolo di Caronte nel cavo orale, cioè una moneta di bronzo risalente in questo caso all’età imperiale. Infatti, nell’antichità, i parenti del morto sistemavano nella bocca dello scomparso un sesterzio che doveva garantire il passaggio verso l’Ade, cioè l’oltretomba. Il sottosuolo dello scavo è costituito da argilla scura fluviale o lacustre ed è per questo che il terreno ha ben conservato oltre ai resti umani, ceramica, anfore per conservare alimenti, monete di bronzo, il tutto databile al II-III secolo d.C.
Il sito su cui tra qualche mese verranno costruite tre villette ha avuto nel corso dei secoli diversi usi: nella fase più antica, alta e media Repubblica, ha ospitato una cava a cielo aperto; nella seconda l’area è stata utilizzata per fini agricoli: lo dimostrano i canali che attraversano il sottosuolo all’interno dei quali sono stati trovati numerosi frammenti di ceramica, resti di fuochi e frammenti ossei di animali. La zona divenne, nella seconda parte dell’impero una necropoli di cui le 12 tombe rinvenute. Interessanti, i rilievi effettuati dagli esperti sulle tre strade rinvenute. La prima presenta dei profondi solchi; sulla seconda strada, all’interno di un profondo solco tracciato da carri, è stata rinvenuta una moneta d’epoca imperiale; vicino alla terza strada sono state trovate tracce di fuochi, probabilmente d’accampamento, poiché oltre alle ceneri sono emerse anfore, una delle quali ben sigillata e piena di terra africana.