lunedì 3 agosto 2009

Quel gioiello di donna "riemersa"

Quel gioiello di donna "riemersa"
Maria Grazia Filippi
Il Messaggero, 30/5/2006

Una donna benestante, di 30 anni. Il suo scheletro nella tomba con oggetti di fine fattura, come una fibula, una collana di ambra e un anello reggi-treccia ancora ben conservati. È una tomba risalente al X secolo a.C, il "tesoro" scoperto ieri pomeriggio durante scavi archeologici nell'area del Foro di Cesare, effettuati sotto alla pavimentazione, ai Fori Imperiali.

Sarà la regina del futuro museo dei Fori Imperiali. Una giovane donna di appena trent'anni, minuta, come lo erano le donne di allora, avvolta in un sudario drappeggiato intorno al corpo da fibule di bronzo, con un anello a tenere ferma la treccia dei capelli e una collana d'ambra a impreziosirle il collo e a testimoniare una certa agiatezza. E' lei la nuova regina del Foro di Cesare. Anche se, sotto la pavimentazione voluta dall'ultimo dei re e dal primo degli imperatori, fu seppellita quasi dieci secoli prima della fine della repubblica. E' stata ritrovata ieri pomeriggio, ma non a caso, durante
gli scavi condotti dalla sovrintendenza comunale in collaborazione con quella archeologica di Roma. «Una scoperta che è quasi un miracolo - avverte subito il sovrintendente comunale Eugenio La Rocca - perché lo scheletro, molto ben conservato, è la prima testimonianza di corpi sepolti nell' area del successivo Foro di Cesare. Fino ad oggi, ad eccezione dei ritrovamenti del Boni nell'800 di sepolture davanti al tempio di Antonino e Faustina, non ve ne erano altre tracce. Tutto ciò testimonia il passaggio dal rito dell'inumazione a quello della sepoltura nel cuore di Roma. Ma la presenza di questa necropoli, attiva dalla fine del dell'XI secolo a quella del X, conferma, soprattutto, quella che è ormai una certezza: già prima della fondazione di Roma, i colli della futura città erano abitati anche se in forma non urbana, cioè non caratterizzata dalla presenza di mura difensive e di un foro centrale». Un ritrovamento fondamentale, quindi, per continuare la ricerca sulle origine della capitale.
«Un ritrovamento che ci spinge a pensare di aver fatto bene, circa 12 anni fa, a voler investire per riprendere, dopo decenni di interruzione, le indagini archeologiche nei fori dei romani con scavi sistematici e scientifici - aggiunge l'assessore capitolino alla cultura Gianni Borgna - Ora, in dirittura d'arrivo anche con lo scavo del Foro di Augusto, e dopo aver riportato alla luce queste preesistenze molto antecedenti alla nascita di Roma, siamo ancora più motivati nel continuare. E tutto questo lavoro preliminare svolto in questi anni si trasformerà ben presto nel futuro Parco Archeologico Romano, per il quale i presupposti sono ormai più che concreti». Nel frattempo la signora dei Fori è andata a ritrovare la forma perduta nel laboratorio di restauro di Palazzo Altemps. «Indagheremo le fibule e gli altri oggetti di metallo ritrovati e sottoporremo le ossa ad esami antropologici - conclude La Rocca - e poi penseremo alla sua futura casa, molto probabilmente nel futuro Museo dei Fori Imperiali che si sta realizzando all'interno dei Mercati Traianei».