martedì 17 marzo 2009

A Ostia Antica come a teatro un viaggio tra rovine e spendori

A Ostia Antica come a teatro un viaggio tra rovine e spendori
E Polis Roma 16/03/2009

«Ma ci sono etruschi qui? Latini, sabini, ellenici, sanniti, irpini, siculi, ma non c'è nessuno? Almeno un barbaro, come me, un celto dai capelli rossi....». La gente ascolta attonita, ma di chi parla? Parla un attore, ma di che parla? I turisti non lo sanno, ma parla di loro. anno le scarpe da ginnastica e la macchina fotografica, sono qui per imparare, sono venuti ad ascoltare la storia dei Romani di Ostia Antica raccontata passeggiando, come uno spettacolo teatrale, come una lezione peri- patetica, pi poetica di un video in 3D di Piero Angela. Intorno c'è l'immensa distesa di rovine di Ostia Antica, che la metà ancora è tutta sotto terra. Ostia antica, commissariata dal governo e con tutti i bandi per l'assegnazione della gestione della didattica e della caffetteria da rifare da capo: Ostia Antica, patrimonio dell'umanità per l'Unesco, con gli archeologi di tutto il Lazio che annunciano di volersi incatenarsi al Colosseo, per la decisione del Ministro Bondi. Ma i turisti non lo sanno e i sassi non parlano, nemmeno quelli straordinari del teatro dove Cicerone raccoglieva folle da stadio, come un concerto degli U2. Non parla la statua di Mitra nato il 21 dicembre, divinità dell'amicizia col cappello frigio, in cui onore qui si sgozzavano i tori, non parlano le tubature, le stesse, ancora sotto terra, perfettamente funzionanti dopo millenni. Allora questo sassi sublimi di bellezza e di ingegno umano li fa parlare Alessandro Rubinetti, one-men-show, attore, cantastorie, regista, inventore di questa, ed altre, passeggiate storiche, che funzionano meglio di una audio-guida. «Roma, come spiega ogni archeologo, non esiste pi . A Roma sono rimasti sono i grandi monumenti dell'età imperiale, il resto è stato distrutto, o interratto. Qui, invece, state per entrare in una vera città romana, intera, dalle terme al mitreo, dalla necropoli agli abusi dei palazzinari» racconta, in piedi, con un foglio in mano, vestito di nero. Fermo, davanti ad una porta che non c'è pi . I turisti entrano, una fila di studenti sta uscendo. Sono qui portati dal diligente insegnante, e nonostante l'Ipod, le borsette coi brillantini e le chiacchiere fitte fitte sui fatti loro, rallentano, uno ad uno; attirati come topini dal pifferaio magico, Alessandro Rubinetti, uno che racconta una storia. «Di che scuola siete?». «Terza liceo. Ci è piaciuto molto il teatro», dice una ragazza bionda e truccata come per una serata in discoteca. «Cosa vi ha raccontato il professore»?. «Nulla, è stato in silenzio tutto il tempo». Per questo si girano, a sentire parlare dei sassi e un pifferaio. Pifferaio che improvvisa, e racconta della schiavitù a Roma, come era esattamente? E di come nasce la parola padrino che si usa ancora nella mafia, oltre che nei battesimi. Piccole storie romanzate, ma non tanto, come che Roma per 500 anni è stata Repubblica, e nessuno entrava armato nelle mura della città. «La polizia non c'era?». «No, non c'era». Si va avanti. Si passeggia, tra le margherite e le parole. Ostia Antica, forse perché oscurata dalla prepotenza di Roma, non raggiunge il numero di visitatori che potrebbe. Primo scavo visitato d'Italia è Pompei (2.569.872 ingressi). Inoltre, per cultura o per la crisi, i turisti si sono fatti esigenti, anche se è aumentato il turismo straniero dell'8% e gli italiani invece di andare alle Maldive tornano a visitare il proprio paese. Ma da due anni gli Scavi di Ostia e Museo Ostiense, sono stazionari: mentre, sempre secondo i dati del Touring Club del 2007, sono aumentati al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (più 11,3%), i Musei Capitolini passati da 480.050 a 515.266 visitatori, l'area archeologica di Paestum fa +5,9%, gli Scavi di Ercolano (+4%), e perfino e grotte di Catullo, pi 6,8%. Per questo le passeggiate teatrali sono strategiche all'economia di questa area, come sa bene il dottore Emilio Giannelli, l'imprenditore che ha vinto l'appalto per i servizi dell'area e che spera che questo teatro a passeggio porti qui anche i romani pigri, e rallegri gli studenti, interessi gli stranieri, insomma ci punta, e le passeggiate sono previste ogni sabato mattina, alle 11, fino a giugno. Arrivati al caveo del teatro ognuno prende la parte dell'attore, e pu urlare quello che vuole, da una nicchia. Un signore di Modena, che è a Roma perunafieradi subacquea, non se lo fa dire due volte: si mette in posa nellanicchia, e urla: «io sono di Modena, e ora sono ad Ostia Antica. Confermo». La voce arriva fin oltre i pini, sono un cives anche io, sembra che dica.