lunedì 23 marzo 2009

Non c’è attesa soltanto per il Lisippo La città rivuole anche il dio Mithra

Non c’è attesa soltanto per il Lisippo La città rivuole anche il dio Mithra
di MARCO GIOVENCO
Lunedì 21 Agosto 2006 Il Messaggero, Pesaro

FANO Il Comune di Marsala ha saputo conservare e valorizzare il “Satiro danzante”, bronzo di eccezionale pregio e di incalcolabile valore che ha fatto balzare la città alla ribalta del mondo quasi più dello sbarco dei Mille. Fano (incrociando le dita) potrebbe fin da ora preprare il terreno per accogliere, un domani, la statua del Lisippo. Decisivo il passo da parte dell'amministrazione comunale di costituirsi parte civile al processo sul traffico clandestino internazionale di oggetti d'arte che si sta celebrando a Roma. Del resto sono gli stessi atti del processo a confermare che è stata stroncata una sorta di “cupola” fatta di intrecci tra tombaroli, mercanti d'arte e personaggi di spicco dell'alta finanza.
I primi risultati non si sono fatti attendere: al Metropolitan museum di New York, per esempio, sotto la targhetta esplicativa del Vaso di Eufronio è riportata la dicitura “in prestito dallo Stato italiano”. Altri importanti musei americani, come quello di Boston o di Toledo, nell'Ohio, hanno contattato le autorità italiane per restituire altri pezzi di dubbia provenienza. Dagli Usa, di nuovo in Italia, a Fano, dove in questi ultimi anni si sta combattendo un'altra “crociata” legata all'arte: quella per il bassorilievo mitraico rinvenuto nel 1948, insieme ad altri reperti, nell'area dell'Episcopio di Fano. Dopo che, per decenni, se ne erano perse le tracce, si è scoperto che l'opera (una lastra di marmo di 75x45 centimetri) è custodita non visibile al pubblico nei depositi del museo archeologico di Ancona. Il professor Giuseppe Papagni, in collaborazione con altri studiosi fanesi, Archeoclub e assessorato alla cultura, ha intrapreso una battaglia per far tornare il bassorilievo a Fano (oltre alla statua della Fortuna), presso la sezione archeologica del museo civico dov’è stata allestita una parete per ospitare l'opera. «Prosegue la raccolta di firme per sollecitare la Soprintendenza e il museo di Ancona a riportare il manufatto a Fano - spiega Papagni - e mi auguro che arrivi al più presto una risposta positiva». Il bassorilievo è importante dal punto di vista storico e archeologico perché testimonia che anticamente, a Fano, era praticata una “religione di stato” con il culto del dio Sole (Mithra).