venerdì 11 aprile 2008

SCOPERTE: rinvenimenti archeologici al Colosseo

ROMA - SCOPERTE: rinvenimenti archeologici al Colosseo
di VERONICA CURSI
10 aprile 2008, Il Messaggero

Giovedì 10 Aprile 2008 Chiudi

Roma non smette mai di sorprenderci. Basta guardare queste fotografie per rendersene conto. Le immagini del frammento della statua equestre, ritrovato venerdì scorso durante i lavori di ripavimentazione di piazza del Colosseo, lasciano davvero a bocca aperta. Chiudete gli occhi e vi sembrerà di rivivere un pezzo della Roma Antica.

Ecco cosa c’era sotto i nostri piedi. Sotto appena cinquanta centimetri di terra: la statua di un uomo a cavallo, raffigurato in dimensioni superiori al vero, in costume militare, «che con ogni probabilità decorava l’interno dell’Anfiteatro Flavio e non le sue arcate».

A rivelarlo sarebbero le dimensioni del cavallo. «Talmente grandi da escludere la possibilità che quel frammento possa appartenere a uno dei monumenti che ornavano le arcate del secondo e terzo ordine - spiega la direttrice del Colosseo, Rossella Rea - La magnificenza del reperto ci fa infatti pensare che si possa trattare di una statua posizionata all’interno del Colosseo. Forse anche la statua di un imperatore che si accompagnava a un’iscrizione celebrativa».


A dimostrazione che questa straordinaria scoperta abbia portato alla luce, per la prima volta nella storia, una statua equestre dell’Anfiteatro Flavio - e quindi non un frammento finito lì durante il Medioevo - ci sarebbero due fattori: «Il primo è che il 70 per cento dei materiali ritrovati durante gli scavi fanno parte del Colosseo - prosegue la Rea - In questi mesi abbiamo ritrovato pezzi di gradini in marmo, balaustre. Il secondo è che si tratta di una statua talmente pesante da far sembrare assurda l’idea che qualcuno abbia potuto trasportarla lì da un’altra parte».

Le immagini parlano da sole e sono davvero straordinarie. Dalle fotografie, che testimoniano come per secoli il frammento sia rimasto perfettamente intatto, è chiaramente visibile il fianco sinistro di un cavaliere con il particolare di una gamba, la briglia e i finimenti di un cavallo, oltre a una parte della federa di un pugnale. «Il cavallo in posizione rampante restringe l’indagine sulla tipologia della statua. Potrebbe indicare la raffigurazione di una vittoria sui barbari - spiega la Rea - Visto che la simbologia dell’epoca solitamente raffigurava sotto le zampe dell’animale un barbaro sconfitto».


Certo, è ancora presto per delineare con precisione l’identità e la provenienza esatta del frammento: «Speriamo di poter ritrovare anche il volto della statua per poter capire al meglio chi sia il personaggio a cavallo - continua la direttrice del Colosseo - Al momento il frammento ritrovato è stato messo al sicuro all’interno dell’Anfiteatro e per poterlo analizzare in maniera dettagliata dovrà essere costruita una struttura di metallo che permetterà di posizionarlo in verticale».
Di sicuro c’è che un pezzo di storia è venuto alla luce quasi dal nulla. Dal cantiere finanziato dal I muncipio nato per riportare la pavimentazione che circonda il Colosseo al lastricato antico, già riaffiorato in alcuni punti. «Si tratta di una scoperta importante che richiederà approfonditi studi successivi - afferma il soprintendente ai Beni archeologici, Angelo Bottini - A noi piace pensare che la statua equestre faccia parte delle decorazioni del Colosseo. Ma tutte le ipotesi sono ancora aperte e le prossime ricerche cercheranno di trovare le risposte».