sabato 19 aprile 2008

SALVATO GRAZIE A GDF SARCOFAGO ROMANO DEL II SECOLO D.C.

ARTE; SALVATO GRAZIE A GDF SARCOFAGO ROMANO DEL II SECOLO D.C.
alice.notizie.it, 17-04-2008

Rinvenuto nella necropoli Isola Sacra durante scavo clandestino

Roma, 17 apr. (Apcom) - Il Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Roma, nell'ambito di un'operazione svolta dal dipendente Gruppo Tutela Patrimonio Archeologico, ha recuperato nell'area dell'estesa Necropoli dell'Isola Sacra a Fiumicino un sarcofago in marmo greco di elevatissimo pregio artistico. L'azione investigativa, condotta dalle Fiamme Gialle non solo ha evitato il trafugamento e la dispersione di un bene di ingente valore patrimoniale, ma ha impedito la manomissione della sepoltura contenuta al suo interno, ora in corso di studio presso la Sezione di Antropologia del Museo Nazionale Statale Luigi Pigorini. Le Fiamme Gialle, nel corso di una attività di monitoraggio del sito archeologico, il 6 febbraio scorso hanno notato alcune persone che stazionavano nei pressi del luogo di scavo e dei cumuli di terreno smosso nelle immediate adiacenze del sito di interesse. L'immediato intervento della pattuglia, munita di visori notturni, ha consentito di rilevare la presenza di uno scavo dal quale affiorava la parte frontale dell'opera, successivamente individuata in un sarcofago marmoreo di età imperiale istoriato ad altorilievo, delle dimensioni di 174,5x44x61 centimetri. Durante una perquisizione la Gdf ha rinvenuto numerose opere di natura archeologica, tutte provenienti dal medesimo sito: un corpus di anfore, sezioni di sarcofagi, frammenti di statue, elementi architettonici, oltre 300 monete romane ed una serie di basoli in pietra pertinenti al tracciato dell'antica strada di collegamento tra la vecchia Porto ed Ostia. Le modalità dell'intervento hanno consentito alla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Ostia di recuperare in situ un'opera la cui valenza culturale è tale da esigere indagini di scavo tese all'approfondimento della conoscenza del contesto di provenienza e alla tutela dell'area archeologica. Espressione di una classe sociale colta e raffinata, il sarcofago a fregio con le Nove Muse condotte da Apollo alla presenza di Athena, ed il suo coperchio, su cui si dispongono scene di conversazione tra Filosofi/Poeti, riveste un doppio significato culturale. Manufatto artistico, inquadrabile nei decenni finali del II secolo d.C. riassume in forma allegorica i temi di pensiero di una élite politica che cerca nelle Arti (della pantomima, della storia, della poesia, della commedia, dell'astronomia, della danza, della tragedia e della musica) e nella Istruzione i cardini del vivere e che assume la cultura come valore anche in ambito funerario, dove il raggiungimento di una vita ultraterrena è connesso alla meditazione, alla poesia ed alla musica. Figlie di Zeus e Mnemosine le divine cantrici che con la loro musica allietavano il consesso degli dei, evocate da Omero nell'Iliade e nell'Odissea, costituiscono un tema iconografico che dall'epoca classica giunge, attraverso nuove formulazioni ellenistiche, al mondo romano in cui trovano amplissima diffusione sia come repertorio decorativo in pittura (ad esempio nella ostiense Casa delle Muse ) e mosaici, sia come cicli statuari. Se frequente è il richiamo alle Muse nel panorama artistico dell'età imperiale, ben documentato a partire dalla metà del II secolo d.C. anche da una serie di sarcofagi prodotti in concomitanza con il diffondersi del rito dell'inumazione, il sarcofago da Isola Sacra si distingue per completezza della narrazione, per raffinatezza di esecuzione e per l'ottimo stato di conservazione e costituisce un unicum nel già ricco repertorio figurativo restituito dall'estesa necropoli dell'Isola Sacra. L'opera, da ricondurre ad officine romane o forse ostiensi, è da considerarsi un contesto archeologico integro di cui è finalmente possibile conoscere la provenienza.