Colonna Traiana, un restyling arricchito dalla scala imperiale
Paolo Brogi
Corriere della Sera - Roma 18/4/2008
Cambierà tutto intorno alla Colonna Traiana. il ritrovamento di pochi giorni fa a poca distanza dal celebre monumento, una grande scala imperiale, appartiene a un paesaggio archeologico destinato a imminenti e grandi modifiche strutturali. La scalinata imperiale, probabilmente di età adrianea, riemersa una settimana fa nell'aiolà di fronte alla chiesa Madonna di Loreto, tra il palazzo delle Assicurazioni Generali di piazza Venezia e il Vittoriano, è molto vicina infatti a un'area che sta per essere rivoluzionata, quella che in via dei Foro Traiano copre attualmente il terreno interposto tra la Colonna Traiana e Palazzo Valentini.
Il Comune infatti sta aspettando l'ok dall'Acea per poter intervenire su un solaio in calcestruzzo che fu gettato a copertura, nel 1932, dell'imponente emiciclo ottocentesco che il Valadier, su commissione di Papa Pio VII, costruì intorno alla Colonna. Con questo riassetto destinato a modificare strutturalmente la zona la Colonna tornerà a godere di una più ampia zona di rispetto che con un'ellisse arriverà fino a un paio di metri da Palazzo Valentini.
Contemporaneanmente è ormai in dirittura finale il progetto di intervento archeologico sull'adiacente via Alessandrina che come un vicolo cieco corre attualmente di lato lungo il Foro
Traiano interrompendosi di fronte all'emiciclo dell'impianto romano. Con l'eliminazione quasi totale di via Alessandrina verrà riportata in luce un'ampia zona dei Foro Traiano col portico orientale collassato, insieme a parte dell'emiciclo e dei portici del Foro di Augusto e alla parte frontale del tempio di Minerva.
Questo secondo intervento potrebbe restituirci anche singoli «pezzi» importanti. L'esperienza degli scavi del 1932 che proprio in quella zona rintracciarono testimonianze di rilievo è di buon auspicio. Ancora in epoca recente, dal Foro Traiano, è emersa la statua di un Bacio prigioniero, di pregevole fattura: giaceva interrata a scarsa profondità nel terreno.
La scala imperiale appena ritrovata nei corso degli scavi della metro C si inscrive dunque in un contesto che verrà presto rimodellato. Essa appartiene senz'altro alla fase adrianea. A inizio secolo, durante i lavori per la costruzione dei palazzo delle Assicurazioni Generali, ne era stata trovata un'altra porzione. Era - ha documentato Edoardo Gatti, scavatore dei tempo - un lacerto di scala con marmi ricchissimi. Di quell'intervento l'archeologo comunale Roberto Meneghini ha ritrovato ora la planimetria che mostra l'esistenza in quel luogo di un ricco quartiere di età adrianea con «insulae» e domus. Il quartiere confinava con l'area traianea, da cui era separato da una scala di raccordo. Il quartiere era adiacente a una via che correva parallela alla più importante via Lata, ovvero la via Flaminia che diretta verso l'attuale Corso tagliava a metà piazza Venezia. La zona, come ricorda una lettera di Simmaco, fu interessata nel 390 d.C. da un grande incendio. Anche la scalinata imperiale di Madonna di Loreto ne mostra ancora i segni. L'archeologo Roberto Egidi la sta studiando.
Paolo Brogi
Corriere della Sera - Roma 18/4/2008
Cambierà tutto intorno alla Colonna Traiana. il ritrovamento di pochi giorni fa a poca distanza dal celebre monumento, una grande scala imperiale, appartiene a un paesaggio archeologico destinato a imminenti e grandi modifiche strutturali. La scalinata imperiale, probabilmente di età adrianea, riemersa una settimana fa nell'aiolà di fronte alla chiesa Madonna di Loreto, tra il palazzo delle Assicurazioni Generali di piazza Venezia e il Vittoriano, è molto vicina infatti a un'area che sta per essere rivoluzionata, quella che in via dei Foro Traiano copre attualmente il terreno interposto tra la Colonna Traiana e Palazzo Valentini.
Il Comune infatti sta aspettando l'ok dall'Acea per poter intervenire su un solaio in calcestruzzo che fu gettato a copertura, nel 1932, dell'imponente emiciclo ottocentesco che il Valadier, su commissione di Papa Pio VII, costruì intorno alla Colonna. Con questo riassetto destinato a modificare strutturalmente la zona la Colonna tornerà a godere di una più ampia zona di rispetto che con un'ellisse arriverà fino a un paio di metri da Palazzo Valentini.
Contemporaneanmente è ormai in dirittura finale il progetto di intervento archeologico sull'adiacente via Alessandrina che come un vicolo cieco corre attualmente di lato lungo il Foro
Traiano interrompendosi di fronte all'emiciclo dell'impianto romano. Con l'eliminazione quasi totale di via Alessandrina verrà riportata in luce un'ampia zona dei Foro Traiano col portico orientale collassato, insieme a parte dell'emiciclo e dei portici del Foro di Augusto e alla parte frontale del tempio di Minerva.
Questo secondo intervento potrebbe restituirci anche singoli «pezzi» importanti. L'esperienza degli scavi del 1932 che proprio in quella zona rintracciarono testimonianze di rilievo è di buon auspicio. Ancora in epoca recente, dal Foro Traiano, è emersa la statua di un Bacio prigioniero, di pregevole fattura: giaceva interrata a scarsa profondità nel terreno.
La scala imperiale appena ritrovata nei corso degli scavi della metro C si inscrive dunque in un contesto che verrà presto rimodellato. Essa appartiene senz'altro alla fase adrianea. A inizio secolo, durante i lavori per la costruzione dei palazzo delle Assicurazioni Generali, ne era stata trovata un'altra porzione. Era - ha documentato Edoardo Gatti, scavatore dei tempo - un lacerto di scala con marmi ricchissimi. Di quell'intervento l'archeologo comunale Roberto Meneghini ha ritrovato ora la planimetria che mostra l'esistenza in quel luogo di un ricco quartiere di età adrianea con «insulae» e domus. Il quartiere confinava con l'area traianea, da cui era separato da una scala di raccordo. Il quartiere era adiacente a una via che correva parallela alla più importante via Lata, ovvero la via Flaminia che diretta verso l'attuale Corso tagliava a metà piazza Venezia. La zona, come ricorda una lettera di Simmaco, fu interessata nel 390 d.C. da un grande incendio. Anche la scalinata imperiale di Madonna di Loreto ne mostra ancora i segni. L'archeologo Roberto Egidi la sta studiando.