Una villa romana sotto il supermercato
SERGIO SILVA
Messaggero Cronaca di Roma 24-02-2006
Undici tombe ed un'abitazione romana sono state scoperte dalla dottoressa Daniela Rossi della Soprintendenza Archeologica di Roma durante gli sterri per la realizzazione delle fondazioni del nuovo centro commerciale di Via di Massimilla, presso il 13° chilometro della Via Aurelia, Si tratta di una villa rustica di medie dimensioni del tardo impero, composta da una parte produttiva ed un'altra padronale-residenziale probabilmente sita nei pressi dell'antico tracciato della consolare Aurelia, in un punto intermedio tra l'urbe e l'abitato di Lorium dove oggi sorge Castel di Guido. Da una tomba particolarmente curata, appartenente ad una bambina romana di quattro anni, morta in un'epoca compresa tra il III e il IV d.C è stata trovata una monetina, obolo da pagare per transitare verso i Campi Elisi, addossata ai resti del viso dell'infanta ed un braccialetto di bronzo. Delle altre tombe scoperte, nove appartengono ad adulti, la loro età media si aggira intorno ai 30 anni, ed una è di un bambino di due anni affianco a) quale è stata trovata una lucerna. «Lo scavo è iniziato il 14 ottobre dello scorso anno, dice l'assistente di scavo della SAR, Marina Clementini e la scoperta rientra nell'attività che quotidianamente la Sonrintendenza compie sul territorio prima che si apra un cantiere. Non ci aspettavamo di trovare un sito così ricco come oggi possiamo vedere e che pensiamo possa ancora riservarci delle sorprese sia nell'area che stiamo studiando che nella limitrofa». Fino ad ora sono stati portati alla luce le sostruzioni dei maggiori ambienti, alcuni pezzi di mosaici, le tombe. Per quanto riguarda il sistema idrico sono ancora da esplorare due pozzi: «devono essere tanto profondi, dice Sabrina Zottis della SAF, la società di archeologi che effettua i lavori di ricerca, perché quando piove, pur essendo il terreno di tufo abbastanza compatto, l'acqua penetra rapidamente e scompare». Inoltre sono emerse dodici vasche per la raccolta dell'acqua, un canale collettore e un'enorme cisterna già esplorata.
Gli scavi che sono ancora in corso hanno portato alla luce numerosi strumenti da lavoro, alcuni coltelli e diversi puntali da lance, un frammento del panneggio di una statua, la testa di un fauno, due basi di colonna in marmo, diverso materiale del corredo delle tombe. L'area archeologica che si estende intorno ai mille metri quadrati, negli ultimi trent'anni è stata utilizzata dapprima come campo nomadi, poi ha ospitato stabilmente una giostra ed infine un mercato rionale.
SERGIO SILVA
Messaggero Cronaca di Roma 24-02-2006
Undici tombe ed un'abitazione romana sono state scoperte dalla dottoressa Daniela Rossi della Soprintendenza Archeologica di Roma durante gli sterri per la realizzazione delle fondazioni del nuovo centro commerciale di Via di Massimilla, presso il 13° chilometro della Via Aurelia, Si tratta di una villa rustica di medie dimensioni del tardo impero, composta da una parte produttiva ed un'altra padronale-residenziale probabilmente sita nei pressi dell'antico tracciato della consolare Aurelia, in un punto intermedio tra l'urbe e l'abitato di Lorium dove oggi sorge Castel di Guido. Da una tomba particolarmente curata, appartenente ad una bambina romana di quattro anni, morta in un'epoca compresa tra il III e il IV d.C è stata trovata una monetina, obolo da pagare per transitare verso i Campi Elisi, addossata ai resti del viso dell'infanta ed un braccialetto di bronzo. Delle altre tombe scoperte, nove appartengono ad adulti, la loro età media si aggira intorno ai 30 anni, ed una è di un bambino di due anni affianco a) quale è stata trovata una lucerna. «Lo scavo è iniziato il 14 ottobre dello scorso anno, dice l'assistente di scavo della SAR, Marina Clementini e la scoperta rientra nell'attività che quotidianamente la Sonrintendenza compie sul territorio prima che si apra un cantiere. Non ci aspettavamo di trovare un sito così ricco come oggi possiamo vedere e che pensiamo possa ancora riservarci delle sorprese sia nell'area che stiamo studiando che nella limitrofa». Fino ad ora sono stati portati alla luce le sostruzioni dei maggiori ambienti, alcuni pezzi di mosaici, le tombe. Per quanto riguarda il sistema idrico sono ancora da esplorare due pozzi: «devono essere tanto profondi, dice Sabrina Zottis della SAF, la società di archeologi che effettua i lavori di ricerca, perché quando piove, pur essendo il terreno di tufo abbastanza compatto, l'acqua penetra rapidamente e scompare». Inoltre sono emerse dodici vasche per la raccolta dell'acqua, un canale collettore e un'enorme cisterna già esplorata.
Gli scavi che sono ancora in corso hanno portato alla luce numerosi strumenti da lavoro, alcuni coltelli e diversi puntali da lance, un frammento del panneggio di una statua, la testa di un fauno, due basi di colonna in marmo, diverso materiale del corredo delle tombe. L'area archeologica che si estende intorno ai mille metri quadrati, negli ultimi trent'anni è stata utilizzata dapprima come campo nomadi, poi ha ospitato stabilmente una giostra ed infine un mercato rionale.