mercoledì 16 dicembre 2009

I cinque sarcofagi del mistero

I cinque sarcofagi del mistero
Francesca Giuliani
la Repubblica, 6/12/2005

Tor Cervara, sepolture di epoca romana ancora sigillate.
Il soprintendente Bottini: "Scoperta straordinaria"

Cinque sarcofagi, ancora sigillati, conservati in una cella ipogea in mezzo alla campagna romana: è l'ultimo mistero del sottosuolo di Roma, un tesoro ancora da studiare che potrà restituire informazioni preziose e affascinanti sul mondo antico. Il ritrovamento è avvenuto nei giorni scorsi nella zona di Tor Cervara, verso la via Tiburtina, in occasione di uno dei normali sopralluoghi condotti dalla Soprintendenza archeologica di Roma in occasione di alcuni lavori edili. Il direttore dello scavo, Stefano Musco, responsabile della zona del V municipio ha capito subito di trovarsi di fronte a qualcosa di quanto meno «insolito». I sarcofagi in marmo, sicuramente di età imperiale e databili fra il II e il III secolo sono coperti di pitture, perfettamen-te conservati e, soprattutto ancora protetti dalle originarie chiusure a grappe in piombo. Spiega il soprintendente Angelo Bottini: «È una scoperta straordinaria, non capita sovente di trovare sarcofagi ancora sigillati. Questo ritrovamento conferma la necessità della nostra soprintendenza di essere presente capillarmente sul territorio, anche in quei luoghi dai quali non ci si aspetterebbero particolari sorprese».
I sarcofagi sono conservati in una cella che doveva far parte di un complesso più ampio anche se a oggi non è stato trovato altro nel territorio immediatamente circostante: «Sono sepolture patrizie - continua Bottini - ma di norma questo tipo di sarcofagi vengono ritrovati aperti e saccheggiati. Il fatto che siano sigillati rende il ritrovamento eccezionale: sono ancora come il giorno in cui sono stati chiusi». I sarcofagi saranno dissigillati dopo esser stati trasportati nei laboratori del Museo nazionale romano: all'interno ci potrebbero essere resti di corpi avvolti in vesti preziose, con un corredo funebre degno di esponenti di famiglie patrizie che vuoi dire monili in oro, piccole suppellettili. Quel che resta dei corpi potrà fornire informazioni utili alla ricerca scientifica.
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nota. nella foto: Tomba di Scipio Barbatus