Dagli scavi Tav emergono tombe romane
Fabrizio Valenti
Giorno Legnano, 6 novembre 2005
Scoperte archeologiche anche l’estate scorsa trovate monete auree a Cornaredo e un sepolcro longobardo a Lucernate
BERNATE TICINO -L'avanzata del treno ad Alta Capacità e del suo cantiere ha riservato una sorpresa, davvero inattesa, ai tecnici della Cav To-Mi. Infatti, giovedì sera, mentre erano in corso le attività di carotaggio, lungo il tracciato della nuova ferrovia, che corre parallelo all'A4, in territorio del Parco del Ticino, sono venuti alla luce alcuni reperti risalenti, con tutta probabilità, al periodo romanico. Si tratta, senza dubbio, di un ritrovamento che ha lasciato gli esperti del Consorzio Alta Capacità di stucco. Anche perché le escavazioni in corso avevano un altro obiettivo: la ricerca di materiale bellico. Come è noto, infatti, capita spesso che nella zona, a ridosso del ponte sul fiume Tipirto, vengano ritrovati ordigni inesplosi risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Da qui la fondata preoccupazione degli uomini della Cav To MI, in modo da poter lavorare in completa sicurezza agli interventi connessi all'Alta Capacità.
La curiosità e l'interesse attorno al ritrovamento delle tre tombe sono notevoli e crescono sempre, di più. Sul posto sono così subito intervenuti gli esperti della Sovrintendenza che hanno recintato il perimetro del luogo in cui sono venute alla luce le tombe. Anche perché l'equipe al lavoro della Sovrintendenza ha imposto il massimo riserbo. Di sicuro, comunque, si tratta di un ritrovamento che assume un grande valore dal punto di vista archeologico per questo territorio.
Nelle tombe gli esperti avrebbero trovato resti di vasetti, gioielli e decorazioni. La Sovrintendenza, dopo aver messo sotto controllo l'intera superficie - il timore principale è che qualche malintenzionato possa trafugare la preziosa scoperta - ha disposto il trasferimento il prima possibile dei resti.
Si tratterebbe di tombe di epoca tardo-romana alla cappuccina con una sorta di tetto a tegoloni accostati a V rovesciata con corredo di utensili. Non è la prima volta che durante i lavori avvengono ritrovamenti di questo genere. «La scorsa estate sono state ritrovate 18 monete auree a Corneredo e una tomba longobarda a Lucernate - ha spiegato l'ingegner Raffaele Ippoliti -, Nonostante ciò, i lavori proseguono a spron battuto».
Fabrizio Valenti
Giorno Legnano, 6 novembre 2005
Scoperte archeologiche anche l’estate scorsa trovate monete auree a Cornaredo e un sepolcro longobardo a Lucernate
BERNATE TICINO -L'avanzata del treno ad Alta Capacità e del suo cantiere ha riservato una sorpresa, davvero inattesa, ai tecnici della Cav To-Mi. Infatti, giovedì sera, mentre erano in corso le attività di carotaggio, lungo il tracciato della nuova ferrovia, che corre parallelo all'A4, in territorio del Parco del Ticino, sono venuti alla luce alcuni reperti risalenti, con tutta probabilità, al periodo romanico. Si tratta, senza dubbio, di un ritrovamento che ha lasciato gli esperti del Consorzio Alta Capacità di stucco. Anche perché le escavazioni in corso avevano un altro obiettivo: la ricerca di materiale bellico. Come è noto, infatti, capita spesso che nella zona, a ridosso del ponte sul fiume Tipirto, vengano ritrovati ordigni inesplosi risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Da qui la fondata preoccupazione degli uomini della Cav To MI, in modo da poter lavorare in completa sicurezza agli interventi connessi all'Alta Capacità.
La curiosità e l'interesse attorno al ritrovamento delle tre tombe sono notevoli e crescono sempre, di più. Sul posto sono così subito intervenuti gli esperti della Sovrintendenza che hanno recintato il perimetro del luogo in cui sono venute alla luce le tombe. Anche perché l'equipe al lavoro della Sovrintendenza ha imposto il massimo riserbo. Di sicuro, comunque, si tratta di un ritrovamento che assume un grande valore dal punto di vista archeologico per questo territorio.
Nelle tombe gli esperti avrebbero trovato resti di vasetti, gioielli e decorazioni. La Sovrintendenza, dopo aver messo sotto controllo l'intera superficie - il timore principale è che qualche malintenzionato possa trafugare la preziosa scoperta - ha disposto il trasferimento il prima possibile dei resti.
Si tratterebbe di tombe di epoca tardo-romana alla cappuccina con una sorta di tetto a tegoloni accostati a V rovesciata con corredo di utensili. Non è la prima volta che durante i lavori avvengono ritrovamenti di questo genere. «La scorsa estate sono state ritrovate 18 monete auree a Corneredo e una tomba longobarda a Lucernate - ha spiegato l'ingegner Raffaele Ippoliti -, Nonostante ciò, i lavori proseguono a spron battuto».