«Villa delle Meraviglie» a Positano
Saverio Barbati
17/11/2005, Gazzetta del Sud
Gli archeologi della soprintendenza di Salerno hanno scoperto a Positano una villa del primo secolo dopo Cristo.
È situata sotto la Chiesa dedicata all'Assunta, molto frequentata durante l'estate dai turisti.
Si tratta di un vero e proprio «pozzo di San Patrizio».
Mosaici, fantastici affreschi di animali, pavimenti di pregio stanno venendo alla luce dopo la scoperta della Soprintendenza.
Già nel passato era stato avanzato dall'archeologo Karl Weber il sospetto che sotto la Chiesa di fronte alla spiaggia esistesse un'altra costruzione. Ma non furono mai disposti approfonditi scavi.
Oggi l'archeologa Maria Antonietta Iannelli, rileggendo testi antichi, si è messa all'opera e ha scoperto quella che per le sue fastose ricchezze è stata subito battezzata come la Villa delle meraviglie.
Contrariamente a quanto sospettava Weber – dice la Iannelli – la struttura si trova letteralmente a pochi centimetri dal calpestio.
Durante il restauro della cripta abbiamo rintracciato in negativo i segni delle capriate, le strutture di legno a forma triangolare che anticamente venivano messe a sostegno dei tetti. Era il segno che sotto, in profondità, dovesse esserci un'altra costruzione, la Villa delle Meraviglie, appunto. Su questa sontuosa abitazione – aggiunge il soprintendente di Salerno Giuliana Tocco – già sommersa dai detriti roventi e dalla cenere dell'eruzione vesuviana, si sono via via abbattute a ondate successive tonnellate di massi, scorie vulcaniche, alberi sradicati dalle alluvioni che a cicli continui hanno devastato la costiera amalfitana.
I sondaggi hanno permesso di accertare che la Villa si affacciava su uno scenario mozzafiato e si sviluppava su diverse terrazze delle quali tre facilmente raggiungibili. Monili, ori, vasellame prezioso, mosaici alle pareti, paesaggi marini sulle mura esterne sono stati rinvenuti in discreto stato di conservazione. Gli oggetti di valore sono stati trasferiti al Museo archeologico, per le opere di restauro dell'edificio la Soprintendenza ha già presentato al ministero dei Beni culturali il progetto ricostruttivo. Ma si teme che i tagli imposti dalla legge finanziaria in discussione ne rendano difficile il finanziamento. Sarebbe un vero peccato!
Saverio Barbati
17/11/2005, Gazzetta del Sud
Gli archeologi della soprintendenza di Salerno hanno scoperto a Positano una villa del primo secolo dopo Cristo.
È situata sotto la Chiesa dedicata all'Assunta, molto frequentata durante l'estate dai turisti.
Si tratta di un vero e proprio «pozzo di San Patrizio».
Mosaici, fantastici affreschi di animali, pavimenti di pregio stanno venendo alla luce dopo la scoperta della Soprintendenza.
Già nel passato era stato avanzato dall'archeologo Karl Weber il sospetto che sotto la Chiesa di fronte alla spiaggia esistesse un'altra costruzione. Ma non furono mai disposti approfonditi scavi.
Oggi l'archeologa Maria Antonietta Iannelli, rileggendo testi antichi, si è messa all'opera e ha scoperto quella che per le sue fastose ricchezze è stata subito battezzata come la Villa delle meraviglie.
Contrariamente a quanto sospettava Weber – dice la Iannelli – la struttura si trova letteralmente a pochi centimetri dal calpestio.
Durante il restauro della cripta abbiamo rintracciato in negativo i segni delle capriate, le strutture di legno a forma triangolare che anticamente venivano messe a sostegno dei tetti. Era il segno che sotto, in profondità, dovesse esserci un'altra costruzione, la Villa delle Meraviglie, appunto. Su questa sontuosa abitazione – aggiunge il soprintendente di Salerno Giuliana Tocco – già sommersa dai detriti roventi e dalla cenere dell'eruzione vesuviana, si sono via via abbattute a ondate successive tonnellate di massi, scorie vulcaniche, alberi sradicati dalle alluvioni che a cicli continui hanno devastato la costiera amalfitana.
I sondaggi hanno permesso di accertare che la Villa si affacciava su uno scenario mozzafiato e si sviluppava su diverse terrazze delle quali tre facilmente raggiungibili. Monili, ori, vasellame prezioso, mosaici alle pareti, paesaggi marini sulle mura esterne sono stati rinvenuti in discreto stato di conservazione. Gli oggetti di valore sono stati trasferiti al Museo archeologico, per le opere di restauro dell'edificio la Soprintendenza ha già presentato al ministero dei Beni culturali il progetto ricostruttivo. Ma si teme che i tagli imposti dalla legge finanziaria in discussione ne rendano difficile il finanziamento. Sarebbe un vero peccato!