Fonte Nuova, scoperta l'ara di un ricco liberto
Marcella Smocovich
Messaggero Cronaca di Roma 25/2/2006
La Telecom stava scavando a ridosso della via Nomentana, in località Salvatoretto a Fonte Nuova, quando la ruspa ha urtato un'ara funeraria di marmo lunense bianca. Imponente perle dimensioni (potrebbe essere la più grande rinvenuta), alta 170 centimetri, apparteneva a un ricco liberto imperiale dei Flavi. «Il personaggio dell'ara è Tito Flavio Delfico liberto della corte imperiale che ricopriva le importanti cariche di tabularius e procuratore dei fisco Alessandrino.- spiega L'archeologo Eugenio Moscetti direttore dell'Antiquarium di Guidonia - ed è decorata con un bel pulvino rovinato con due figure panneggiate che sostengono una ghirlanda. «Sicuramente è riferibile a una villa della zona» - spiega l'archeologo Benedetta Adembri, direttrice di Villa Adriana -. I ricchi romani infatti avevano ai confini della propria residenza la necropoli. «Purtroppo è stata persino spaccata - agiunge Moscetti - Insieme a dei colleghi stiamo provvedendo a! recupero di pezzi. Dopodiché la ricomporremo nel museo di Villa Adriana».
Marcella Smocovich
Messaggero Cronaca di Roma 25/2/2006
La Telecom stava scavando a ridosso della via Nomentana, in località Salvatoretto a Fonte Nuova, quando la ruspa ha urtato un'ara funeraria di marmo lunense bianca. Imponente perle dimensioni (potrebbe essere la più grande rinvenuta), alta 170 centimetri, apparteneva a un ricco liberto imperiale dei Flavi. «Il personaggio dell'ara è Tito Flavio Delfico liberto della corte imperiale che ricopriva le importanti cariche di tabularius e procuratore dei fisco Alessandrino.- spiega L'archeologo Eugenio Moscetti direttore dell'Antiquarium di Guidonia - ed è decorata con un bel pulvino rovinato con due figure panneggiate che sostengono una ghirlanda. «Sicuramente è riferibile a una villa della zona» - spiega l'archeologo Benedetta Adembri, direttrice di Villa Adriana -. I ricchi romani infatti avevano ai confini della propria residenza la necropoli. «Purtroppo è stata persino spaccata - agiunge Moscetti - Insieme a dei colleghi stiamo provvedendo a! recupero di pezzi. Dopodiché la ricomporremo nel museo di Villa Adriana».