Scavi del Pincio ora si ricoprono i resti romani
CARLO ALBERTO BUCCI
LA REPUBBLICA 3 OTTOBRE 2008 - Roma
Il caso
La cosiddetta "Pompei segreta" del Pincio torna sotto terra. Uno strato di pozzolana sarà steso entro questo mese sui resti venuti alla luce nel corso dei sondaggi per il parcheggio da 700 posti voluto dalla giunta Veltroni ma definitivamente bocciato da Alemanno il 10 settembre. I sedici ambienti su più piani del primo secolo a. C., i resti delle piccole terme e gli impianti idrici appartenuti forse agli Horti di Lucullo, saranno sottoposti al più presto a un provvedimento di messa in sicurezza.
L´intervento di «tutela di cantiere» è stato chiesto con urgenza dal soprintendente archeologo Angelo Bottini alla stazione appaltante del cantiere cancellato, l´Atac.
«Si tratta di una misura cautelare - spiega l´archeologo - in attesa che ci presentino il progetto definitivo sull´area. La copertura sarà fatta, mi auguro, entro ottobre, prima cioè che arrivino le piogge».
Musealizzazione o copertura definitiva? E se deve essere buttata terra per ricoprire i resti romani che hanno diviso l´Italia e i partiti, tornerà anche il brutto asfalto sul piazzale Napoleone I? Lo deciderà la nuova giunta anche se, su Repubblica, archeologi come il sovrintendente comunale Broccoli e il professor Mario Torelli, si sono già espressi a favore della copertura delle antiche, non straordinarie, vestigia. Anche perché i teli di tessuto non tessuto e i quintali di pozzolana che, seguendo le procedure standard, saranno versati per proteggere le cortine murarie dal dilavamento della pioggia, sono reversibili.
CARLO ALBERTO BUCCI
LA REPUBBLICA 3 OTTOBRE 2008 - Roma
Il caso
La cosiddetta "Pompei segreta" del Pincio torna sotto terra. Uno strato di pozzolana sarà steso entro questo mese sui resti venuti alla luce nel corso dei sondaggi per il parcheggio da 700 posti voluto dalla giunta Veltroni ma definitivamente bocciato da Alemanno il 10 settembre. I sedici ambienti su più piani del primo secolo a. C., i resti delle piccole terme e gli impianti idrici appartenuti forse agli Horti di Lucullo, saranno sottoposti al più presto a un provvedimento di messa in sicurezza.
L´intervento di «tutela di cantiere» è stato chiesto con urgenza dal soprintendente archeologo Angelo Bottini alla stazione appaltante del cantiere cancellato, l´Atac.
«Si tratta di una misura cautelare - spiega l´archeologo - in attesa che ci presentino il progetto definitivo sull´area. La copertura sarà fatta, mi auguro, entro ottobre, prima cioè che arrivino le piogge».
Musealizzazione o copertura definitiva? E se deve essere buttata terra per ricoprire i resti romani che hanno diviso l´Italia e i partiti, tornerà anche il brutto asfalto sul piazzale Napoleone I? Lo deciderà la nuova giunta anche se, su Repubblica, archeologi come il sovrintendente comunale Broccoli e il professor Mario Torelli, si sono già espressi a favore della copertura delle antiche, non straordinarie, vestigia. Anche perché i teli di tessuto non tessuto e i quintali di pozzolana che, seguendo le procedure standard, saranno versati per proteggere le cortine murarie dal dilavamento della pioggia, sono reversibili.