Roma antica, la città che riaffiora. Le nuove scoperte: necropoli, domus e la tomba del Gladiatore
VALERIA FORGNONE
VENERDÌ, 17 OTTOBRE 2008 LA REPUBBLICA - Roma
Un intero edificio sul Palatino. Le sepolture vicino allo Stadio Flaminio
Roma e le sue meraviglie sotterranee. Dall´Aurelia alla Flaminia, sono quattro le nuove scoperte archeologiche venute alla luce in questi mesi. Si tratta di una domus repubblicana sul colle del Palatino, una necropoli con colombari vicino allo stadio Flaminio, un monumento funerario sulla Flaminia nell´area di via Vitorchiano e, infine, un complesso termale e un´antica Lorium, nella zona di Castel di Guido sull´Aurelia. Tutti ritrovamenti frutto di scavi e restauri portati avanti dalla Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma o legati ai lavori di edilizia privata.
Sono stati proprio gli scavi della Soprintendenza a far scoprire questi mondi nascosti ricchi di fascino. Come nel caso della Domus Tiberiana, che fu il primo dei palazzi imperatori edificati sul Palatino, che copre un terzo del colle, nonostante sia posizionato su un banco di tufo profondamente lesionato. Continuano a stupire anche i numerosi ritrovamenti nella zona di Castel di Guido. Un´area ricca che nasconde e conserva un tesoro archeologico sommerso: l´antico borgo romano di Lorium, sede di residenze imperiali, dove nacque Antonino Pio. E c´è un vero e proprio quartiere sepolcrale sotto lo Stadio Flaminio, scoperto con i lavori di ristrutturazione per il nuovo impianto sportivo. Sembrerebbe uno dei più significativi esempi di città dei morti dopo quelli dell´Isola Sacra e la necropoli Vaticana. E infine, la quarta e ultima meraviglia si trova sulla Flaminia, all´altezza di via Vitorchiano, dove i lavori di edificazione privata ad opera del gruppo Bonifaci, hanno permesso di scoprire i resti di un grandioso monumento funebre. Una gigantesca epigrafe, trovata insieme ad altre parti marmoree che rivestivano il mausoleo, riporta il nome di Marco Nonio Macrino, proconsole d´Asia sotto l´imperatore Marco Aurelio.
«I ritrovamenti � ha spiegato il sottosegretario per i Beni e le Attività Culturali, Francesco Maria Giro - sono avvenuti grazie a tipologie di interventi completamente diversi. Cercheremo di operare con intelligenza, colpendo il meno possibile aree come l´archeologia e i beni artistici. Il taglio alle spese per il prossimo anno sarà del 15,6 per cento e il budget disponibile è di 1,7 miliardi di euro. Sosterremo il lavoro di risanamento dei conti pubblici che sta portando avanti il Governo. Il nostro serve a ribadire che la funzione di tutela dei beni artistici e storici è affidato in via esclusiva alle amministrazioni tramite le soprintendenze».
VALERIA FORGNONE
VENERDÌ, 17 OTTOBRE 2008 LA REPUBBLICA - Roma
Un intero edificio sul Palatino. Le sepolture vicino allo Stadio Flaminio
Roma e le sue meraviglie sotterranee. Dall´Aurelia alla Flaminia, sono quattro le nuove scoperte archeologiche venute alla luce in questi mesi. Si tratta di una domus repubblicana sul colle del Palatino, una necropoli con colombari vicino allo stadio Flaminio, un monumento funerario sulla Flaminia nell´area di via Vitorchiano e, infine, un complesso termale e un´antica Lorium, nella zona di Castel di Guido sull´Aurelia. Tutti ritrovamenti frutto di scavi e restauri portati avanti dalla Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma o legati ai lavori di edilizia privata.
Sono stati proprio gli scavi della Soprintendenza a far scoprire questi mondi nascosti ricchi di fascino. Come nel caso della Domus Tiberiana, che fu il primo dei palazzi imperatori edificati sul Palatino, che copre un terzo del colle, nonostante sia posizionato su un banco di tufo profondamente lesionato. Continuano a stupire anche i numerosi ritrovamenti nella zona di Castel di Guido. Un´area ricca che nasconde e conserva un tesoro archeologico sommerso: l´antico borgo romano di Lorium, sede di residenze imperiali, dove nacque Antonino Pio. E c´è un vero e proprio quartiere sepolcrale sotto lo Stadio Flaminio, scoperto con i lavori di ristrutturazione per il nuovo impianto sportivo. Sembrerebbe uno dei più significativi esempi di città dei morti dopo quelli dell´Isola Sacra e la necropoli Vaticana. E infine, la quarta e ultima meraviglia si trova sulla Flaminia, all´altezza di via Vitorchiano, dove i lavori di edificazione privata ad opera del gruppo Bonifaci, hanno permesso di scoprire i resti di un grandioso monumento funebre. Una gigantesca epigrafe, trovata insieme ad altre parti marmoree che rivestivano il mausoleo, riporta il nome di Marco Nonio Macrino, proconsole d´Asia sotto l´imperatore Marco Aurelio.
«I ritrovamenti � ha spiegato il sottosegretario per i Beni e le Attività Culturali, Francesco Maria Giro - sono avvenuti grazie a tipologie di interventi completamente diversi. Cercheremo di operare con intelligenza, colpendo il meno possibile aree come l´archeologia e i beni artistici. Il taglio alle spese per il prossimo anno sarà del 15,6 per cento e il budget disponibile è di 1,7 miliardi di euro. Sosterremo il lavoro di risanamento dei conti pubblici che sta portando avanti il Governo. Il nostro serve a ribadire che la funzione di tutela dei beni artistici e storici è affidato in via esclusiva alle amministrazioni tramite le soprintendenze».