MONTEBELLUNA - Sotto via Mandria il «palasport» degli antichi romani
Enzo Favero
La Tribuna di Treviso 20/10/2008
MONTEBELLUNA. Archeogeo ha svelato i tesori archeologici della città, persino attrezzi per gli sportivi dell’antica Roma. Zona di collegamento e di transito nell’antichità, continua a riportare alla luce nuovi reperti. Importantissimi quelli scoperti in via Cima Mandria e mentre ancora si sta progettando il parco archeologico in quella zona, già si pensa a una campagna di scavi in via Mercato Vecchio per portare alla luce quelli che potrebbero essere i resti di una villa o delle terme. Non è una novità in assoluto: risalgono a 6-7 anni fa i sondaggi effettuati durante la realizzazione del marciapiede di via Mercato Vecchio che hanno rivelato l’esistenza di importanti resti di epoca romana che potrebbero corrispondere a quelli di una villa o di terme. In attesa di scavare anche in quel sito, l’attenzione si è concentrata sabato mattina, con gli esperti della soprintendenza e col presidente di Fondazione Cassamarca, Dino De Poli, che ha finanziato Archeogeo, sul sito di via Cima Mandria e sull’edificio produttivo venuto alla luce in un lotto edificabile nella zona delle Rive di Posmon e diventato di proprietà del Comune grazie a una permuta con conguaglio con l’ex asilo di Mercato Vecchio. L’ultima ipotesi, dato che sono stati ritrovati focolari appartenenti a epoche diverse, è di ricostruirne anche una parte in modo da dare un’idea concreta di ciò che era in origine. Lì sorgerà un’aula didattica a completamento del futuro parco archeologico. Altra novità emersa dal convegno di Archeogeo riguarda il museo di Montebelluna: diventerà la scuola museale di riferimento regionale e avrà un ruolo di formazione fondamentale per gli operatori del settore. Un ruolo e un riconoscimento frutto dell’importanza raggiunta e del lavoro fatto dal museo civico cittadino, bisognoso di nuovi spazi. I primi dei quali dovrebbero essere i locali dell’ex comando dei vigili urbani di via Piave, giusto di fianco al museo. In municipio parlavano di una manutenzione minima per rendere utilizzabili per il museo alcuni locali al piano terra, in attesa di fare un intervento radicale quando il liceo si trasferirà nella nuova sede di via Vivaldi e anche la palestra della scuola diventerà una dependance del museo. Tempi troppo lunghi però e perciò l’assessore alla cultura, Lucio De Bortoli, spinge per intervenire subito sulle’ex sede della polizia municipale per trasformarla tutto in museo. «Gli spazi del liceo saranno disponibili tra alcuni anni - dice - Nel 2009 è obbligatorio ristrutturare almeno la palazzina che ospitava il comando dei vigili. Anche perchè la palestra del liceo è destinata a sala espositiva dei molti reperti confinati nei depositi».
Enzo Favero
La Tribuna di Treviso 20/10/2008
MONTEBELLUNA. Archeogeo ha svelato i tesori archeologici della città, persino attrezzi per gli sportivi dell’antica Roma. Zona di collegamento e di transito nell’antichità, continua a riportare alla luce nuovi reperti. Importantissimi quelli scoperti in via Cima Mandria e mentre ancora si sta progettando il parco archeologico in quella zona, già si pensa a una campagna di scavi in via Mercato Vecchio per portare alla luce quelli che potrebbero essere i resti di una villa o delle terme. Non è una novità in assoluto: risalgono a 6-7 anni fa i sondaggi effettuati durante la realizzazione del marciapiede di via Mercato Vecchio che hanno rivelato l’esistenza di importanti resti di epoca romana che potrebbero corrispondere a quelli di una villa o di terme. In attesa di scavare anche in quel sito, l’attenzione si è concentrata sabato mattina, con gli esperti della soprintendenza e col presidente di Fondazione Cassamarca, Dino De Poli, che ha finanziato Archeogeo, sul sito di via Cima Mandria e sull’edificio produttivo venuto alla luce in un lotto edificabile nella zona delle Rive di Posmon e diventato di proprietà del Comune grazie a una permuta con conguaglio con l’ex asilo di Mercato Vecchio. L’ultima ipotesi, dato che sono stati ritrovati focolari appartenenti a epoche diverse, è di ricostruirne anche una parte in modo da dare un’idea concreta di ciò che era in origine. Lì sorgerà un’aula didattica a completamento del futuro parco archeologico. Altra novità emersa dal convegno di Archeogeo riguarda il museo di Montebelluna: diventerà la scuola museale di riferimento regionale e avrà un ruolo di formazione fondamentale per gli operatori del settore. Un ruolo e un riconoscimento frutto dell’importanza raggiunta e del lavoro fatto dal museo civico cittadino, bisognoso di nuovi spazi. I primi dei quali dovrebbero essere i locali dell’ex comando dei vigili urbani di via Piave, giusto di fianco al museo. In municipio parlavano di una manutenzione minima per rendere utilizzabili per il museo alcuni locali al piano terra, in attesa di fare un intervento radicale quando il liceo si trasferirà nella nuova sede di via Vivaldi e anche la palestra della scuola diventerà una dependance del museo. Tempi troppo lunghi però e perciò l’assessore alla cultura, Lucio De Bortoli, spinge per intervenire subito sulle’ex sede della polizia municipale per trasformarla tutto in museo. «Gli spazi del liceo saranno disponibili tra alcuni anni - dice - Nel 2009 è obbligatorio ristrutturare almeno la palazzina che ospitava il comando dei vigili. Anche perchè la palestra del liceo è destinata a sala espositiva dei molti reperti confinati nei depositi».