Gli accampamenti legionari primitivi, presenti a Birten presso Xanten dal 16 a.C. al 70, a Colonia dal 9 a.C. circa fino al 35, e a Magonza, vengono intorno allo stesso anno 35 sostituiti da quelli di Bonn, di Noviomagus (Nimwegen) e di Novaesium presso Grimlingshausen a sud di Neuss (35-93), questo ultimo sorto al posto di tre stazioni di marcia augustee. L’accampamento retico di Augusta Vindelicorum nel 16 d.C. è trasferito a Vindonissa, alla confluenza della Reuss con l’Aare, e abbandonato nel 100 o 101. Ad Argentorate (Strasburgo) è di stanza una legione dal 12 al 60 e dal 69 al 97, anno in cui il campo è distrutto da un incendio doloso.
Durante la seconda fase vicino ai castelli e agli accampamenti della prima fase troviamo già degli insediamenti civili; sul Basso Reno e sul medio Danubio si mantiene la catena dei castelli del limes. Claudio sviluppa il limes. La Wetterau è fortificata da una serie di castelli fino all’altezza del Taunus e da due accampamenti cinti di un vallo di terra, a Wiesbaden e a Hofheim e forse da un terzo a Gross-Gerau. Il Baden meridionale è assicurato fino alla Wutach dagli accampamenti Juliomagus (Schleitheim) e Brigobannae (Hufingen). Sotto Vespasiano la riva orientale del Reno è coperta da castelli. Sotto Domiziano i Romani abbandonano i castelli ausiliari della sinistra del Reno e impiegano le truppe per guarnire le strade lungo la linea del Neckar e la valle di Kinzig e mantenere così il collegamento fra Strasburgo e il Danubio, e infine occupano Aquae e Arae Flaviae, Baden-Baden e Rottweil. Intorno all’80 si costituiscono castelli a nord del Danubio. Gli assalti dei Catti nel 50, nel 69 e tra l’88 e l’89 sono documentati dai ritrovamenti archeologici nei castelli. Tra l’88 e l’89, ancor prima della rivolta di Saturnino, Domiziano ha incominciato a elevare il limes con l’intento di separare l’area economica romana da quella germanica, abolendo così la fascia disabitata che era servita fino ad allora a segnare il confine. Wiesbaden diventa la stazione termale delle legioni di stanza a Magonza; nella Wetterau si costituiscono a partire dal 90 poderi di un kmq. di superficie; il vicus Taunensius di Nida (Heddernheim) acquista carattere urbano.
Dal 90 in poi i Romani completano il limes e
perfezionano le comunicazioni coi campi legionari delle retrovie e i castelli ausiliari, che come punto d’appoggio della difesa vengono rafforzati con edifici di pietra. Intorno alla conca di Neuwied, alla Wetterau e alla valle del Reno fino a Kesselstadt viene costruita una serie di castelli, davanti ai quali si stende il limes: esso si adegua alla conformazione del terreno ed è costituito da un vallo-bastione guarnito di fosse e staccionate a intreccio; al di là di questo vallo si levano torri-vedetta di legno, dalle quali si può sorvegliare il limes e tutte le sue porte. Piccoli castelli di terra sorgono a sud del Meno, nella immediata vicinanza del limes, poi sulla strada che congiunge Magonza al Danubio attraverso Gross-Gerau-Ladenburg-Neuenheim-Cannstatt; altri, eretti dietro il limes, costituiscono la linea di Muimling, che congiunge la suddetta strada con Kesselstadt. Dalla Rezia inizia una catena di castelli che arriva fino all’Alb sveva: questi castelli di pietra sono collegati tra loro da una strada. La presenza di giacimenti di ferro e di una fitta rete di vie preromane induce i Romani a occupare una lingua di terra al di là del confine settentrionale. Sotto Traiano viene costruita e fortificata una nuova strada da Magonza ad Augusta.
Adriano e i suoi successori rinnovano il limes, rafforzandolo con palizzate e rettificandolo dove formava arco, senza riguardo alla conformazione del suolo. Nella Wetterau orientale esso viene spostato in avanti, cosicché la catena di castelli di Oberflorstadt si sposta verso il Gross-Krotzenburg. Ad alcuni castelli nel Taunus, in prossimità del limes, vengono assegnate truppe indigene, provenienti dalle regioni vicine, divise in « numeri » e chiamate col nome dei rispettivi cantoni. Anche la Rezia ottiene in questo periodo un limes e una catena di castelli.
A partire da Hienheim sopra Kehl, il confine romano coincide col corso del Danubio, e come confine del Norico a est dell’Inn e della Pannonia Superiore è difeso da Adriano in poi dai castelli di Castra Regina (Regensburg, cioè Ratisbona), Castra Batava (Passau), Lauriacum (Albling, poi Lorch alla foce dell’Ennes), Aequinoctium (Fischament), Ala Nova (Schwechat), dal campo legionario di Carnuntum dal 16, dai castelli di Gerulata (Karlsberg), Ad Flexum (l’ungherese Altenburg), Arrabona (Raab), Brigetio (Komorn), Aquincum (Ofen).disegno che ci raffigura il limes.
a = vallo; b = fossato; c = palizzata; d = torre di osservazione.
Durante la seconda fase vicino ai castelli e agli accampamenti della prima fase troviamo già degli insediamenti civili; sul Basso Reno e sul medio Danubio si mantiene la catena dei castelli del limes. Claudio sviluppa il limes. La Wetterau è fortificata da una serie di castelli fino all’altezza del Taunus e da due accampamenti cinti di un vallo di terra, a Wiesbaden e a Hofheim e forse da un terzo a Gross-Gerau. Il Baden meridionale è assicurato fino alla Wutach dagli accampamenti Juliomagus (Schleitheim) e Brigobannae (Hufingen). Sotto Vespasiano la riva orientale del Reno è coperta da castelli. Sotto Domiziano i Romani abbandonano i castelli ausiliari della sinistra del Reno e impiegano le truppe per guarnire le strade lungo la linea del Neckar e la valle di Kinzig e mantenere così il collegamento fra Strasburgo e il Danubio, e infine occupano Aquae e Arae Flaviae, Baden-Baden e Rottweil. Intorno all’80 si costituiscono castelli a nord del Danubio. Gli assalti dei Catti nel 50, nel 69 e tra l’88 e l’89 sono documentati dai ritrovamenti archeologici nei castelli. Tra l’88 e l’89, ancor prima della rivolta di Saturnino, Domiziano ha incominciato a elevare il limes con l’intento di separare l’area economica romana da quella germanica, abolendo così la fascia disabitata che era servita fino ad allora a segnare il confine. Wiesbaden diventa la stazione termale delle legioni di stanza a Magonza; nella Wetterau si costituiscono a partire dal 90 poderi di un kmq. di superficie; il vicus Taunensius di Nida (Heddernheim) acquista carattere urbano.
Dal 90 in poi i Romani completano il limes e
perfezionano le comunicazioni coi campi legionari delle retrovie e i castelli ausiliari, che come punto d’appoggio della difesa vengono rafforzati con edifici di pietra. Intorno alla conca di Neuwied, alla Wetterau e alla valle del Reno fino a Kesselstadt viene costruita una serie di castelli, davanti ai quali si stende il limes: esso si adegua alla conformazione del terreno ed è costituito da un vallo-bastione guarnito di fosse e staccionate a intreccio; al di là di questo vallo si levano torri-vedetta di legno, dalle quali si può sorvegliare il limes e tutte le sue porte. Piccoli castelli di terra sorgono a sud del Meno, nella immediata vicinanza del limes, poi sulla strada che congiunge Magonza al Danubio attraverso Gross-Gerau-Ladenburg-Neuenheim-Cannstatt; altri, eretti dietro il limes, costituiscono la linea di Muimling, che congiunge la suddetta strada con Kesselstadt. Dalla Rezia inizia una catena di castelli che arriva fino all’Alb sveva: questi castelli di pietra sono collegati tra loro da una strada. La presenza di giacimenti di ferro e di una fitta rete di vie preromane induce i Romani a occupare una lingua di terra al di là del confine settentrionale. Sotto Traiano viene costruita e fortificata una nuova strada da Magonza ad Augusta.
Adriano e i suoi successori rinnovano il limes, rafforzandolo con palizzate e rettificandolo dove formava arco, senza riguardo alla conformazione del suolo. Nella Wetterau orientale esso viene spostato in avanti, cosicché la catena di castelli di Oberflorstadt si sposta verso il Gross-Krotzenburg. Ad alcuni castelli nel Taunus, in prossimità del limes, vengono assegnate truppe indigene, provenienti dalle regioni vicine, divise in « numeri » e chiamate col nome dei rispettivi cantoni. Anche la Rezia ottiene in questo periodo un limes e una catena di castelli.
A partire da Hienheim sopra Kehl, il confine romano coincide col corso del Danubio, e come confine del Norico a est dell’Inn e della Pannonia Superiore è difeso da Adriano in poi dai castelli di Castra Regina (Regensburg, cioè Ratisbona), Castra Batava (Passau), Lauriacum (Albling, poi Lorch alla foce dell’Ennes), Aequinoctium (Fischament), Ala Nova (Schwechat), dal campo legionario di Carnuntum dal 16, dai castelli di Gerulata (Karlsberg), Ad Flexum (l’ungherese Altenburg), Arrabona (Raab), Brigetio (Komorn), Aquincum (Ofen).disegno che ci raffigura il limes.
a = vallo; b = fossato; c = palizzata; d = torre di osservazione.