Riapre il "piccolo Colosseo" passeggiata nell´archeologia
LAURA LARCAN
MARTEDÌ, 07 DICEMBRE 2010 LA REPUBBLICA - Roma
Da gennaio le visite e una grande mostra con reperti rarissimi Passerelle, rampe e nuova illuminazione
Gli archeologi lo definiscono il "piccolo Colosseo", anche se ha visto la luce quasi un secolo prima dell´Anfiteatro Flavio, divenendone un ideale modello di riferimento con la elegante facciata in travertino scandita a tre ordini di arcate. È il Teatro di Marcello, uno dei più antichi edifici per ludi scaenici romani conservatisi fino a noi, che aprirà al pubblico entro il 10 gennaio con un importante progetto di valorizzazione museale abbinato ad una grande mostra, "A teatro 2000 anni fa" che fino a giugno documenterà con circa 50 reperti la storia del teatro. Evento eccezionale se si considera che l´ultima apertura risale al 1929, quando il monumento fu oggetto di un complesso intervento di scavo e restauro che lo liberò anche dalle botteghe e abitazioni che avevano prolificato sotto le arcate.
L´operazione è frutto di una sinergia strategica tra la Sovraintendenza comunale ai beni culturali e l´associazione Metamorfosi presieduta da Pietro Folena, che ne è l´ideatore, in stretta collaborazione con la Commissione Cultura e l´Assessorato alla Cultura del Comune di Roma. Il progetto, finanziato con 500 mila euro sostenuti da una cordata di partner privati capitanati da Metamorfosi, punta alla messa in sicurezza delle parti sopravvissute dell´edificio antico che ha sofferto pesanti manomissioni e trasformazioni a partire dal Medioevo, fino a quando venne edificato sopra le arcate della facciata il palazzo passato dalla proprietà dei Savelli agli Orsini.
Il percorso di visita punta a evocare tutta la grandiosità di questo gioiello, progettato da Cesare ma completato da Augusto, che ne ampliò la struttura per ospitare fino a ventimila spettatori, per poi inaugurarlo nel 13 a.C. dedicandolo al nipote e genero Marcello, figlio della sorella Ottavia, designato come suo successore ma morto prematuramente. All´area del monumento si potrà accedere dal Ghetto, con la sistemazione dei percorsi all´esterno, e da via del Teatro di Marcello. La vertigine vera, però, la regalano gli ambulacri monumentali, quello dorico al piano terra e quello ionico al livello superiore: seicento metri di passeggiata ciascuno, sotto le volte di oltre otto metri d´altezza che scandiscono le quindici arcate.
È qui che sfileranno i capolavori della mostra organizzata da Metamorfosi con il progetto scientifico della Sovrintendenza in collaborazione coi Musei Capitolini. Protagonisti, pezzi archeologici come l´unica testa ritratto di Marcello, prestito della Fondazione Sorgente, o le maschere che originariamente ornavano le chiavi di volta delle arcate del teatro di Marcello e oggi conservate nel foyer dell´Argentina. Dagli ambulacri partono, poi, gli affacci sui tanti dettagli vitali della struttura originaria. Il teatro di Marcello sarà fruibile attraverso una serie di interventi light e all´occorrenza reversibili. Nuove rampe di scale in vetro e ferro battuto sovrapasseranno quelle antiche impraticabili, mentre lastre di cristallo alzeranno le balaustre lungo i fornici dell´ambulacro superiore. Sempre qui, sarà pareggiata la pavimentazione con tavolate in legno per coprire le vecchie lampade sporgenti da terra poste in occasione dei lavori per il Giubileo del 2000. Il tutto con un nuovo impianto di illuminazione.