"No al parking nel cuore dei Parioli salviamo l´antica cisterna romana"
VALERIA FORGNONE
DOMENICA, 21 NOVEMBRE 2010 LA REPUBBLICA - Roma
Residenti in rivolta per i lavori in via Micheli. "Alberi abbattuti, uno scempio"
Una collinetta nel cuore dei Parioli sta per trasformarsi in un mega parcheggio. Nel fazzoletto di verde che sottoterra nasconde resti archeologici e una cisterna romana del I secolo d. C., querce, allori e robinie sono state abbattute per fare spazio a 700 posti auto. Aldilà del cancello nero, prima del civico 78 in via Pietro Antonio Micheli, si scorgono tronchi accatastati, rami tagliati e alberi mozzati che affondavano le proprie radici accanto a reperti di epoca romana. E tra residenti, comitati di quartiere e associazioni ambientaliste scoppia la protesta. «Fermate quello scempio. È scomparso un angolo incontaminato. Il cemento sommergerà i resti archeologici», ripetono gli abitanti della stretta stradina, traversa di viale Bruno Buozzi.
Le ruspe sono già a lavoro, in via Micheli, con tanto di cartello che riporta il permesso a costruire (Dia n.53208). L´area verde che appartiene a un privato si trasformerà in un grande parking con 700 posti auto, nonostante la presenza sotterranea di un´importante cisterna romana «che vincolava tutta la zona in questione, grazie al decreto Ronchey del 1994. Purtroppo un ricorso al Tar del Lazio ha limitato il vincolo alla sola sede archeologica, tuttora sorvegliata dalla soprintendenza di Roma. Ciò ha permesso al proprietario dell´area, con l´apporto del Servizio giardini, di iniziare i lavori di scavo per un´eventuale futura costruzione. Inoltre è stata eliminata tutta la vegetazione spontanea», spiega Angela Levi Bianchini, che vive al civico 78 e ha lasciato nelle cassette della posta degli altri residenti di via Micheli una lettera per sensibilizzarli sulla questione.
Ma c´è di più. Oltre al disboscamento e alla cisterna romana minacciata dal cemento, gli abitanti sono preoccupati per i futuri disagi a cui andranno incontro in una strada stretta divisa in due sensi e su cui affacciano due scuole: il liceo Goffredo Mameli e la elementare Guglielmina Ronconi. E contro la realizzazione del nuovo parking si è schierato anche il Wwf. «L´area era stata risparmiata grazie alla presenza di una cisterna di epoca romana. Questo aveva favorito l´insediarsi di una rigogliosa vegetazione spontanea con querce, allori, robinie e altre essenze. Ora le piante sono state decimate con le motoseghe. Quell´angolo di verde è minacciato da un´enorme autorimessa che provocherà altri danni: aumenterà il traffico e l´inquinamento che sarà dannoso per la salute dei bambini», osserva Fulco Pratesi, presidente onorario del Wwf Italia. Mentre l´avvocato Luca Orsini del comitato di viale Bruno Buozzi, dove nascerà un altro parking, domanda: «Vorremmo sapere chi ha dato i permessi per costruire? Quest´opera rientra nella follia dei parcheggi, invece di creare nuovi parchi si getta il cemento».
Ma la soprintendenza ai Beni Archeologici, rappresentata da Marina Piranomonte che ha sempre difeso la cisterna romana, assicura che in quell´area non si costruirà nulla, gli scavi serviranno a portare avanti le indagini per capire meglio se esistono altri resti e novità importanti e che i lavori di disboscamento sono utili per liberare i reperti. Anche Andrea Signorini, delegato alla mobilità nel II municipio promette: «Bisognerà sorvegliare la zona con ispezioni settimanali perché se sottoterra viene ritrovato qualche resto non sempre viene segnalato. Ora sono iniziati i sondaggi geognostici per conto della soprintendenza per capire se può essere rilasciato il permesso al privato a costruire. Verificheremo atto per atto, se la documentazione presentata al municipio tramite il IX dipartimento è completa. E controlleremo anche se la costruzione dei box non creerà ulteriori disagi alla viabilità».