La Villa dei Quintili riapre al pubblico
Sergio Rinaldi Tufi
Il Messaggero – Roma 26/11/2010
Dopo i recenti scavi riapre al pubblico oggi la grande Residenza imperiale
Alla sala da pranzo ottagonale se n'è aggiunta una circolare e sono stati messi in luce i preziosi pavimenti in marmi policromi
Già così come da tempo la conoscevamo, la Villa dei Quintili era straordinaria: imponenti rovine su oltre 23 ettari al V miglio dell'Appia Antica, con un ingresso monumentale a esedra, un giardino, un'area residenziale. con grandi terme (imponenti su un ondulato panorama), una sala ottagonale per banchetti, un ippodromo: ora, dopo scavi recenti, si sono aggiunti nuovi elementi per la conoscenza di una grande residenza imperiale, oggi riaperta al pubblico. "Residenza imperiale", per la verità, non dall' inizio, quando i proprietari erano appunto i fratelli Quintili, consoli nel 151 d.C. e potenti amici degli imperatori Antonino Pio e Marco Aurelio. Ma nel 182 un altro imperatore, Commodo, li accusò di una congiura e li fece uccidere, impossessandosi della Villa stessa e introducendo alcune modifiche: seguiranno interventi anche dei suoi successori. Gli. scavi degli ultimi anni (coordinati da Rita Paris, direttrice del Parco dell'Appia, e condotti da Riccardo Frontoni, Giuliana Galli, Carmen Lalli) si sono svolti soprattutto nell'area residenziale. Alla sala da pranzo ottagonale se ne è aggiunta una circolare ("coenatio rotunda"). cui si accede da una grande esedra; adiacente è una raffinata latrina, detta (ebbene sì) "latrina di rappresentanza". Ma la raffinatezza degli arredi caratterizza tutto il complesso: vecchi e nuovi scavi hanno messo in luce preziosi pavimenti in marmi policromi, mosaici e affreschi, nonché eccellenti sculture. Una bella esposizione dei materiali b in un Antiquarium creato presso l'ingresso per i visitatori, che (a differenza di quello antico) è sull'Appia Nuova (civico 1092). Notevoli, su tutta l'area, le opere di restauro e valorizzazione, cui si aggiunge l'acquisizione del contiguo terreno di Santa Maria Nuova. Qui era in origine la zona "di servizio" della Villa. con due grandi cisterne: sulla prima sorse nel 700 un casale, che ora si progetta di trasformare in punto di accoglienza e orientamento; sulla seconda, circolare (disegnata, sempre nel 700, da Piranesi), si è realizzato un piacevole belvedere. Nella presentazione alla stampa Rita Paris, il sottosegretario Giro, il commissario straordinario Cecchi, la soprintendente Moretti hanno sottolineato che questi lavori hanno un senso più preciso se inseriti nella tutela del Parco, vista, a sua volta, come parte del grande progetto "Roma Archeologia".