Repubblica 22.12.07
Il primo Natale
Da Romolo alla cristianità
di Andrea Carandini
Ma la dimora è legata anche alla festa della nascita di Cristo e all´antica basilica di Anastasia
La capanna del fondato di Roma e il Lupercal erano in relazione con la casa di Augusto cultore delle origini
L´imperatore Costantino aveva concordato con papa Silvestro la data del 25 dicembre
L´abbandono dei riti pagani suscitava malcontento tra i senatori
La capanna di Romolo e il Lupercale erano in relazione con la casa di Augusto, perni della sua relazione con le origini. Ma la dimora è legata anche - ecco la novità - alla festa del Natale di Cristo e alla basilica di Anastasia, volute da Costantino, pegno di un suo inarrestabile destino.
Il Lupercale stava sicuramente alla radice del Palatino verso l´Aventino. Si discute se si trovasse a sinistra delle "scale di Caco" che salivano al monte, oppure alla destra, dove Augusto costruirà la sua casa. Velleio sembra porre il Lupercale sotto il Tempio di Magna Mater, quindi a sinistra; ma va inteso con Servio, per il quale il santuario era in Circo. Ma il Circo cui il Lupercale era rivolto terminava proprio a quelle scale e ove il santuario si fosse trovato alla loro sinistra non avrebbe potuto essere considerato in Circo. Come che sia, la distanza fra le due collocazioni è di soli 66 metri e da Velleio mai si potrà estrarre una pianta. Il ritrovamento recente del ninfeo a cupola decorata con aquila ha rafforzato la collocazione a destra delle scale del Lupercale, che la Soprintendenza ha preferito, e noi con lei.
Il fronte meridionale della casa di Ottaviano si ergeva sopra questo ninfeo - probabile rifacimento da lui voluto della grotta con sorgente del Lupercale - per cui si affacciava dall´alto sull´area sacra. La successiva e sovraimposta casa di Augusto con il Tempio di Apollo, terminata nel 28 a.C., occupava anche l´area del Lupercale, che finì sotto il suo terrazzamento inferiore, per cui lo si sarebbe potuto raggiungere solo tramite ambienti sotterranei aperti sulla facciata verso il Circo (ne è indizio una porta rinvenuta sotto Santa Anastasia).
Su questo terrazzamento ci informa un frammento della pianta marmorea antica. Si trattava del portico inferiore dell´area Apollinis, che racchiudeva una silva e l´ara della Roma Quadrata sulla quale Augusto, imitando Romolo, aveva rifondato la città e l´Impero. Lo stesso frammento mostra inoltre, al centro della facciata, un avancorpo (maenianum), la loggia dalla quale la famiglia imperiale si esponeva al popolo riunito nel Circo. Nei secoli l´avancorpo è venuto avanzando, per l´importanza crescente del confronto fra imperatore e Romani nei circensi. Ma Costantino distruggerà la loggia per costruirvi sopra una basilica…
Il Natale di Cristo al 25 dicembre è stato celebrato solo dopo il Concilio di Nicea del 325 e prima del 335 (Depositio Martyrum), quindi al tempo di Costantino. L´imperatore detestava la Roma pagana, tanto che celebrò i vicennali a Nicomedia sul Mar di Marmara, invitando a palazzo i vescovi - preferiti ai senatori di Roma - affluiti nella vicina Nicea per il primo concilio ecumenico. L´imperatore, novello Augusto unificatore dell´impero (324), si considerava anche vescovo, seppure di un genere particolare, e presiedeva il concilio in cui era stato deciso, finalmente, quando celebrare la Pasqua: resta una sua lettera ai vescovi che dimostra il suo interesse per le principali feste cristiane. La Pasqua doveva essere celebrata non prima dell´equinozio di primavera, visto che al 25 marzo veniva immaginata la passione del Salvatore. Papa Silvestro al concilio non andò, ma Costantino era certamente in contatto con lui, anche per preparare l´ingresso a Roma, previsto per il luglio del 326. Si era anche premurato di nominare il primo prefetto dell´Urbe cristiano, Acilio Severo. Qualcosa si stava preparando, questa volta per il Natale…
Giunto a Roma, l´imperatore celebra l´adventus, di nuovo i vicennali e infine i ludi Romani, mai salendo in Campidoglio e mancando sacrifici e pompe. Senatori e popolo erano furiosi, nacquero tumulti: l´imperatore aveva girato le spalle alla vita civica pagana che a Roma si conservava. Lo sgomento culminò quando ebbe inizio la demolizione del maenianum della casa di Augusto rivolto al Circo. Due piani superiori furono abbattuti e sul primo, risparmiato, fu eretto un edificio in forma di croce: la basilica palatina. Mai tanto era stato osato! Infatti le chiese sorgevano al di fuori dal centro politico pagano, ma ora una chiesa spiccava davanti al Circo, nel cuore di Roma e del mondo.
La basilica fu chiamata di Anastasia. Non si trattava della santa, che verrà poi, ma di una sorella di Costantino, cristiana dalla nascita come rivela il nome, già sposa di Bassiano cui Costantino aveva affidato l´Italia come Cesare, presto soppresso perché passato al perfido Licinio. E´ possibile che la casa di Augusto fosse ancora la residenza della principessa, che figurava pertanto proprietaria del luogo, costruttrice e fondatrice della basilica, piccola (455 metri quadri) ma importantissima. Figurava infatti al terzo posto dopo il Laterano e Santa Maria Maggiore. Inoltre dal V secolo il papa vi celebrava la seconda messa di Natale, dopo la prima, in Santa Maria Maggiore; ma nel IV secolo quest´ultima basilica non esisteva, per cui la prima messa - allora forse l´unica - doveva essere celebrata in origine proprio nella basilica di Anastasia (ricerche di Whitehead degli anni ´20).
Si credeva che Cristo fosse morto il 25 marzo, e non potendo che aver vissuto un numero perfetto di anni, l´incarnazione doveva cadere anch´essa in quella data, per cui la nascita veniva ricostruita, nove mesi dopo, al 25 dicembre. Partendo dalle decisioni del concilio sulla Pasqua, Costantino deve aver concordato con Silvestro questa data per il Natale, che si diffonderà poi nel mondo. A favorirla deve essere stata anche la coincidenza con il Natale del Sole Nuovo, al solstizio d´inverno. E´ possibile pertanto ritenere che il primo Natale fosse stato celebrato a Roma nella basilica di Anastasia appena terminata, forse già nel 326, in questo caso alla presenza della sola principessa, ché Costantino era partito a settembre, a porre la prima pietra di Costantinopoli.
Nel Natale paleocristiano si celebravano insieme nascita ed epifania di Cristo ai pastori nella grotta di Betlemme, e su questa grotta Costantino stava edificando una basilica. Ma i Romani conoscevano un´altra e più antica nascita/epifania: quella di Romolo ai pastori davanti alla grotta del Lupercale. Il fatto che l´ingresso a questo santuario potesse avvenire tramite il piano terreno del maenianum - sotto della basilica palatina - svela come questa chiesa fosse stata fondata anche per contrapporsi ai riti pagani del luogo, specialmente ai Lupercalia (Fauno Luperco veniva rappresentato con l´unghia fessa, per cui sembrava il diavolo). La comparazione fra le sacre grotte di Romolo e di Cristo è testimoniata da San Girolamo, che avvicinava la casa Romuli e il Lupercale visti a Roma con il diversorium Mariae e la Salvatoris spelunca visitati in Giudea (Interpretatio, 105).
Il natale del santuario di Fauno Luperco (due generazioni prima della guerra di Troia), il natale/epifania di Romolo (nell´VIII secolo a.C.), il natale della Roma imperiale (nel 27, con ludi Saeculares nel 17 a.C.) e il natale/epifania di Cristo (celebrato nel 326 d.C., o poco dopo) formano una stratificazione di eventi fondanti per l´Occidente, tutti concentrati in un piccolo luogo - la Roma Quadrata di Augusto - epicentro di Roma e dell´impero.
Il primo Natale
Da Romolo alla cristianità
di Andrea Carandini
Ma la dimora è legata anche alla festa della nascita di Cristo e all´antica basilica di Anastasia
La capanna del fondato di Roma e il Lupercal erano in relazione con la casa di Augusto cultore delle origini
L´imperatore Costantino aveva concordato con papa Silvestro la data del 25 dicembre
L´abbandono dei riti pagani suscitava malcontento tra i senatori
La capanna di Romolo e il Lupercale erano in relazione con la casa di Augusto, perni della sua relazione con le origini. Ma la dimora è legata anche - ecco la novità - alla festa del Natale di Cristo e alla basilica di Anastasia, volute da Costantino, pegno di un suo inarrestabile destino.
Il Lupercale stava sicuramente alla radice del Palatino verso l´Aventino. Si discute se si trovasse a sinistra delle "scale di Caco" che salivano al monte, oppure alla destra, dove Augusto costruirà la sua casa. Velleio sembra porre il Lupercale sotto il Tempio di Magna Mater, quindi a sinistra; ma va inteso con Servio, per il quale il santuario era in Circo. Ma il Circo cui il Lupercale era rivolto terminava proprio a quelle scale e ove il santuario si fosse trovato alla loro sinistra non avrebbe potuto essere considerato in Circo. Come che sia, la distanza fra le due collocazioni è di soli 66 metri e da Velleio mai si potrà estrarre una pianta. Il ritrovamento recente del ninfeo a cupola decorata con aquila ha rafforzato la collocazione a destra delle scale del Lupercale, che la Soprintendenza ha preferito, e noi con lei.
Il fronte meridionale della casa di Ottaviano si ergeva sopra questo ninfeo - probabile rifacimento da lui voluto della grotta con sorgente del Lupercale - per cui si affacciava dall´alto sull´area sacra. La successiva e sovraimposta casa di Augusto con il Tempio di Apollo, terminata nel 28 a.C., occupava anche l´area del Lupercale, che finì sotto il suo terrazzamento inferiore, per cui lo si sarebbe potuto raggiungere solo tramite ambienti sotterranei aperti sulla facciata verso il Circo (ne è indizio una porta rinvenuta sotto Santa Anastasia).
Su questo terrazzamento ci informa un frammento della pianta marmorea antica. Si trattava del portico inferiore dell´area Apollinis, che racchiudeva una silva e l´ara della Roma Quadrata sulla quale Augusto, imitando Romolo, aveva rifondato la città e l´Impero. Lo stesso frammento mostra inoltre, al centro della facciata, un avancorpo (maenianum), la loggia dalla quale la famiglia imperiale si esponeva al popolo riunito nel Circo. Nei secoli l´avancorpo è venuto avanzando, per l´importanza crescente del confronto fra imperatore e Romani nei circensi. Ma Costantino distruggerà la loggia per costruirvi sopra una basilica…
Il Natale di Cristo al 25 dicembre è stato celebrato solo dopo il Concilio di Nicea del 325 e prima del 335 (Depositio Martyrum), quindi al tempo di Costantino. L´imperatore detestava la Roma pagana, tanto che celebrò i vicennali a Nicomedia sul Mar di Marmara, invitando a palazzo i vescovi - preferiti ai senatori di Roma - affluiti nella vicina Nicea per il primo concilio ecumenico. L´imperatore, novello Augusto unificatore dell´impero (324), si considerava anche vescovo, seppure di un genere particolare, e presiedeva il concilio in cui era stato deciso, finalmente, quando celebrare la Pasqua: resta una sua lettera ai vescovi che dimostra il suo interesse per le principali feste cristiane. La Pasqua doveva essere celebrata non prima dell´equinozio di primavera, visto che al 25 marzo veniva immaginata la passione del Salvatore. Papa Silvestro al concilio non andò, ma Costantino era certamente in contatto con lui, anche per preparare l´ingresso a Roma, previsto per il luglio del 326. Si era anche premurato di nominare il primo prefetto dell´Urbe cristiano, Acilio Severo. Qualcosa si stava preparando, questa volta per il Natale…
Giunto a Roma, l´imperatore celebra l´adventus, di nuovo i vicennali e infine i ludi Romani, mai salendo in Campidoglio e mancando sacrifici e pompe. Senatori e popolo erano furiosi, nacquero tumulti: l´imperatore aveva girato le spalle alla vita civica pagana che a Roma si conservava. Lo sgomento culminò quando ebbe inizio la demolizione del maenianum della casa di Augusto rivolto al Circo. Due piani superiori furono abbattuti e sul primo, risparmiato, fu eretto un edificio in forma di croce: la basilica palatina. Mai tanto era stato osato! Infatti le chiese sorgevano al di fuori dal centro politico pagano, ma ora una chiesa spiccava davanti al Circo, nel cuore di Roma e del mondo.
La basilica fu chiamata di Anastasia. Non si trattava della santa, che verrà poi, ma di una sorella di Costantino, cristiana dalla nascita come rivela il nome, già sposa di Bassiano cui Costantino aveva affidato l´Italia come Cesare, presto soppresso perché passato al perfido Licinio. E´ possibile che la casa di Augusto fosse ancora la residenza della principessa, che figurava pertanto proprietaria del luogo, costruttrice e fondatrice della basilica, piccola (455 metri quadri) ma importantissima. Figurava infatti al terzo posto dopo il Laterano e Santa Maria Maggiore. Inoltre dal V secolo il papa vi celebrava la seconda messa di Natale, dopo la prima, in Santa Maria Maggiore; ma nel IV secolo quest´ultima basilica non esisteva, per cui la prima messa - allora forse l´unica - doveva essere celebrata in origine proprio nella basilica di Anastasia (ricerche di Whitehead degli anni ´20).
Si credeva che Cristo fosse morto il 25 marzo, e non potendo che aver vissuto un numero perfetto di anni, l´incarnazione doveva cadere anch´essa in quella data, per cui la nascita veniva ricostruita, nove mesi dopo, al 25 dicembre. Partendo dalle decisioni del concilio sulla Pasqua, Costantino deve aver concordato con Silvestro questa data per il Natale, che si diffonderà poi nel mondo. A favorirla deve essere stata anche la coincidenza con il Natale del Sole Nuovo, al solstizio d´inverno. E´ possibile pertanto ritenere che il primo Natale fosse stato celebrato a Roma nella basilica di Anastasia appena terminata, forse già nel 326, in questo caso alla presenza della sola principessa, ché Costantino era partito a settembre, a porre la prima pietra di Costantinopoli.
Nel Natale paleocristiano si celebravano insieme nascita ed epifania di Cristo ai pastori nella grotta di Betlemme, e su questa grotta Costantino stava edificando una basilica. Ma i Romani conoscevano un´altra e più antica nascita/epifania: quella di Romolo ai pastori davanti alla grotta del Lupercale. Il fatto che l´ingresso a questo santuario potesse avvenire tramite il piano terreno del maenianum - sotto della basilica palatina - svela come questa chiesa fosse stata fondata anche per contrapporsi ai riti pagani del luogo, specialmente ai Lupercalia (Fauno Luperco veniva rappresentato con l´unghia fessa, per cui sembrava il diavolo). La comparazione fra le sacre grotte di Romolo e di Cristo è testimoniata da San Girolamo, che avvicinava la casa Romuli e il Lupercale visti a Roma con il diversorium Mariae e la Salvatoris spelunca visitati in Giudea (Interpretatio, 105).
Il natale del santuario di Fauno Luperco (due generazioni prima della guerra di Troia), il natale/epifania di Romolo (nell´VIII secolo a.C.), il natale della Roma imperiale (nel 27, con ludi Saeculares nel 17 a.C.) e il natale/epifania di Cristo (celebrato nel 326 d.C., o poco dopo) formano una stratificazione di eventi fondanti per l´Occidente, tutti concentrati in un piccolo luogo - la Roma Quadrata di Augusto - epicentro di Roma e dell´impero.