Una mongolfiera per due Il colosso di Nerone o l'equus Vespasianus?
Alessandro Marchetti
Libero (Roma) 22/10/2009
Un'enorme mongolfiera a fianco della mole del Colosseo. Sarà una delle attrazioni della Roma futura, che dovrebbe vedere la luce il 17 novembre. La notizia, riportata ieri dal quotidiano Italia Oggi e confermata a Libero dall'ideatore, l'archeologo Filippo Coarelli, ha ancora contorni poco definiti per quanto riguarda il soggetto. Secondo quanto riportato dal quotidiano finanziario si tratterebbe dell'effige del colosso di Nerone, un tempo nell'area dell'anfiteatro Flavio. Di questo progetto si conoscono anche i dettagli: il profilo dovrebbe essere interamente in oro per 35 metri d'altezza, più la base. Un enorme pallone gonfiato pronto a galleggiare sopra il Colosseo. L'idea, ambiziosa quanto suggestiva, non coincide tuttavia con il progetto che risulta alla Sovrintendenza: l'ipotesi iniziale, infatti, in conclusione dell'anno dedicato all'imperatore Vespasiano (tuttora al centro dell'esposizione Divus Vespasianus), era di riprodurre l'Equus Vespasianus. Oggi, dell'antica statua equestre dell'esponente dei Flavi, resta soltanto il basamento: il monumento onorario nel Foro Romano, eretto nel 9l d.C. per commemorare le vittorie dell'imperatore contro i Gennani, venne collocato al centro della piazza dove oggi resta solo una cavità di forma rettangolare del basamento. Insomma, ci sono due soggetti per una sola mongolfiera. Che a quanto pare vedremo comunque innalzarsi sulle rovine della Roma imperiale. In attesa di un pronunciamento ufficiale del Sovrintendente di Roma Angelo Bottini. Per ora, la bozza resta chiusa nei cassetti degli uffici tecnici per una valutazione: fra gli obiettivi di Coarelli - storico allievo di Ranuccio Bianchi-Bandinelli - avere il nulla osta da parte di Bottini, ma anche accedere a fondi pubblici del ministero dei Beni Culturali. Di sicuro, l'evento farà discutere gli ambienti accademici, oltre a riaccendere il dibattito politico sul futuro dell'area dei Fori: una Roma più austera magari affidata alle cure dei soli soldi pubblici (e dunque alle competenze dei tecnici delle sovrintendenze), o una Roma pi simile a un grande Luna Park, a disposizione dei turisti. Staremo a vedere.
Alessandro Marchetti
Libero (Roma) 22/10/2009
Un'enorme mongolfiera a fianco della mole del Colosseo. Sarà una delle attrazioni della Roma futura, che dovrebbe vedere la luce il 17 novembre. La notizia, riportata ieri dal quotidiano Italia Oggi e confermata a Libero dall'ideatore, l'archeologo Filippo Coarelli, ha ancora contorni poco definiti per quanto riguarda il soggetto. Secondo quanto riportato dal quotidiano finanziario si tratterebbe dell'effige del colosso di Nerone, un tempo nell'area dell'anfiteatro Flavio. Di questo progetto si conoscono anche i dettagli: il profilo dovrebbe essere interamente in oro per 35 metri d'altezza, più la base. Un enorme pallone gonfiato pronto a galleggiare sopra il Colosseo. L'idea, ambiziosa quanto suggestiva, non coincide tuttavia con il progetto che risulta alla Sovrintendenza: l'ipotesi iniziale, infatti, in conclusione dell'anno dedicato all'imperatore Vespasiano (tuttora al centro dell'esposizione Divus Vespasianus), era di riprodurre l'Equus Vespasianus. Oggi, dell'antica statua equestre dell'esponente dei Flavi, resta soltanto il basamento: il monumento onorario nel Foro Romano, eretto nel 9l d.C. per commemorare le vittorie dell'imperatore contro i Gennani, venne collocato al centro della piazza dove oggi resta solo una cavità di forma rettangolare del basamento. Insomma, ci sono due soggetti per una sola mongolfiera. Che a quanto pare vedremo comunque innalzarsi sulle rovine della Roma imperiale. In attesa di un pronunciamento ufficiale del Sovrintendente di Roma Angelo Bottini. Per ora, la bozza resta chiusa nei cassetti degli uffici tecnici per una valutazione: fra gli obiettivi di Coarelli - storico allievo di Ranuccio Bianchi-Bandinelli - avere il nulla osta da parte di Bottini, ma anche accedere a fondi pubblici del ministero dei Beni Culturali. Di sicuro, l'evento farà discutere gli ambienti accademici, oltre a riaccendere il dibattito politico sul futuro dell'area dei Fori: una Roma più austera magari affidata alle cure dei soli soldi pubblici (e dunque alle competenze dei tecnici delle sovrintendenze), o una Roma pi simile a un grande Luna Park, a disposizione dei turisti. Staremo a vedere.