Palatino, apre la terrazza sul Colosseo con la sala girevole di Nerone
CECILIA GENTILE
26 OTTOBRE 2009, la Repubblica - ROMA
Una passeggiata in mezzo ai campi e all´improvviso tutto il Colosseo da una prospettiva inedita, finora preclusa ai romani. Ma anche il podio del Tempio di Eliogabalo e gli archi rampanti della sala da pranzo girevole di Nerone, strabiliante recente scoperta archeologica.
Apre oggi al pubblico la "Vigna Barberini", una terrazza artificiale nell´angolo nord-orientale del Palatino, lato Arco di Tito, dal XVII secolo possedimento agricolo dei Barberini e negli ultimi vent´anni interessata ad una profonda campagna di scavi.
L´area viene restituita alla città dopo 40 giorni di lavori finanziati con 90 mila euro, che hanno portato al consolidamento di un muro pericolante e alla realizzazione di un nuovo percorso archeologico. «Siamo qui a festeggiare i tempi brevi dell´intervento - dice il soprintendente archeologico di Roma Angelo Bottini - grazie alla struttura commissariale che ha accelerato le operazioni».
«Abbiamo lavorato in totale concertazione con la Soprintendenza», assicura Roberto Cecchi, commissario per le aree archeologiche di Roma e Ostia Antica. E Francesco Giro, sottosegretario ai Beni culturali: «Il commissariamento funziona. Alla scadenza con l´anno solare, verrà prorogato di alcuni mesi se non di un anno. Poi torneremo alla gestione ordinaria».
«La visita dell´area non comporterà prenotazione, né aumento di biglietto», spiega Maria Antonietta Tomei, direttrice del Palatino. «Al termine di una campagna di scavi durata dal 1985 al 1997 in collaborazione con l´Ecole Française di Roma - riprende l´archeologa - la Soprintendenza ha deciso di reinterrare i reperti, non solo per problemi di manutenzione ma soprattutto per mantenere l´aspetto campestre della Vigna». Le attrazioni principali della terrazza, 110 metri per 150, sono il podio del tempio di Eliogabalo e la sala da pranzo girevole di Nerone, quella che Svetonio, nella Vita dei Cesari chiama "coenatio rotunda".
CECILIA GENTILE
26 OTTOBRE 2009, la Repubblica - ROMA
Una passeggiata in mezzo ai campi e all´improvviso tutto il Colosseo da una prospettiva inedita, finora preclusa ai romani. Ma anche il podio del Tempio di Eliogabalo e gli archi rampanti della sala da pranzo girevole di Nerone, strabiliante recente scoperta archeologica.
Apre oggi al pubblico la "Vigna Barberini", una terrazza artificiale nell´angolo nord-orientale del Palatino, lato Arco di Tito, dal XVII secolo possedimento agricolo dei Barberini e negli ultimi vent´anni interessata ad una profonda campagna di scavi.
L´area viene restituita alla città dopo 40 giorni di lavori finanziati con 90 mila euro, che hanno portato al consolidamento di un muro pericolante e alla realizzazione di un nuovo percorso archeologico. «Siamo qui a festeggiare i tempi brevi dell´intervento - dice il soprintendente archeologico di Roma Angelo Bottini - grazie alla struttura commissariale che ha accelerato le operazioni».
«Abbiamo lavorato in totale concertazione con la Soprintendenza», assicura Roberto Cecchi, commissario per le aree archeologiche di Roma e Ostia Antica. E Francesco Giro, sottosegretario ai Beni culturali: «Il commissariamento funziona. Alla scadenza con l´anno solare, verrà prorogato di alcuni mesi se non di un anno. Poi torneremo alla gestione ordinaria».
«La visita dell´area non comporterà prenotazione, né aumento di biglietto», spiega Maria Antonietta Tomei, direttrice del Palatino. «Al termine di una campagna di scavi durata dal 1985 al 1997 in collaborazione con l´Ecole Française di Roma - riprende l´archeologa - la Soprintendenza ha deciso di reinterrare i reperti, non solo per problemi di manutenzione ma soprattutto per mantenere l´aspetto campestre della Vigna». Le attrazioni principali della terrazza, 110 metri per 150, sono il podio del tempio di Eliogabalo e la sala da pranzo girevole di Nerone, quella che Svetonio, nella Vita dei Cesari chiama "coenatio rotunda".