In via dei Cerchi la storia delle origini, tra tecnologia e antiche statue
FRANCESCA GIULIANI
SABATO, 17 OTTOBRE 2009 LA REPUBBLICA - Roma
Il polo espositivo allo studio della Giunta Pronto in cinque anni costerà 125 milioni
L´ultima volta che ne ha parlato in pubblico è stato ad una registrazione del Costanzo Show una decina di giorni fa, assicurando che sarà pronto fra due-tre anni e che ospiterà anche la Collezione Torlonia. Così il sindaco Alemanno si è lasciato conquistare da una idea che a lungo ha coltivato - e su cui molto ha lavorato - la giunta Veltroni, cara ad alcuni archeologi tra cui Andrea Carandini. Si tratta della nascita di un nuovo museo che racconti e documenti la storia delle origini della città, con sede nel cosiddetto Palazzo dei Musei, ad un estremo del Circo Massimo, dal lato della Bocca della Verità. Sul tavolo del sindaco e negli uffici del sovraintendente Umberto Broccoli è pronto un ampio studio che ne verifica la fattibilità, ne sonda gli orizzonti di riuscita e ne delinea caratteristiche, tempi di realizzazione, spesa. In questi giorni si susseguono le riunioni tecniche, prima della discussione in consiglio comunale, delle gare di appalto e della presentazione alla stampa.
Allestito nello storico "Palazzo dei Musei" - per decenni sede dell´ufficio elettorale, dell´assessorato al commercio, del deposito dei costumi del teatro dell´Opera - il museo sarà "porta d´accesso" al sistema turistico della città, uno spazio complessivo di 24 mila metri quadri in tre grandi edifici. L´obiettivo, si legge nel corposo dossier, è di farne un "landmark urbano", traccia di alta riconoscibilità e impatto. Per questo i termini di paragone sono con Quai de Branly, l´ultimo museo parigino che ospita l´arte africana, con il Museum of London a Barbican.
Le aree funzionali saranno ripartite praticamente a metà fra accoglienza e fruizione. Il racconto della città - dalle capanne sul Palatino ai trionfi dell´Impero - sarà integrato da esposizioni temporanee e da un teatro virtuale. La terrazza sarà un osservatorio sul cuore della città moderna, attrezzata con binocoli temporali e con un grande ristorante dal doppio accesso. Tra le funzioni aggiuntive, una foresteria, organizzata in un bed and breakfast di lusso su 500 metri quadri, con una decina di stanze, arredato come un piccolo museo del design contemporaneo italiano.
Ora che la "fattibilità" è acclarata, anche sulla base degli ambiti di interesse dei turisti-visitatori della Città eterna, richiamati soprattutto da un ambito di interesse storico-artistico che questa nuova struttura andrebbe ad integrare, le prossime tappe sono il concorso di progettazione (con il coinvolgimento dei privati), con l´ausilio di forme di project financing e concorso di idee. Per vedere il Museo delle origini di Roma diventare realtà serviranno cinque anni dalla sua approvazione definitiva. Ma già dopo un paio si potrà inaugurare la seizone con la mostra sul passato di Roma, dopo tre inaugurare una mostra permanente, dopo quattro la terrazza e infine l´intero complesso. La previsione di spesa è di 125 milioni di euro.
È ancora aperta l´acquisizione della trattativa per la Collezione Torlonia che, con le sue trecento statue, sarebbe il punto di forza dell´allestimento. Tra indispensabili trovate come touch-screen, plug ‘n play, hands on ovvero tutti gli ultimi congegni della cultura museale contemporanea, capace di tenere attenti anche i più giovani sulla storia delle origini di questa città, un tocco di classe a rimarcare l´unicità di Roma.
FRANCESCA GIULIANI
SABATO, 17 OTTOBRE 2009 LA REPUBBLICA - Roma
Il polo espositivo allo studio della Giunta Pronto in cinque anni costerà 125 milioni
L´ultima volta che ne ha parlato in pubblico è stato ad una registrazione del Costanzo Show una decina di giorni fa, assicurando che sarà pronto fra due-tre anni e che ospiterà anche la Collezione Torlonia. Così il sindaco Alemanno si è lasciato conquistare da una idea che a lungo ha coltivato - e su cui molto ha lavorato - la giunta Veltroni, cara ad alcuni archeologi tra cui Andrea Carandini. Si tratta della nascita di un nuovo museo che racconti e documenti la storia delle origini della città, con sede nel cosiddetto Palazzo dei Musei, ad un estremo del Circo Massimo, dal lato della Bocca della Verità. Sul tavolo del sindaco e negli uffici del sovraintendente Umberto Broccoli è pronto un ampio studio che ne verifica la fattibilità, ne sonda gli orizzonti di riuscita e ne delinea caratteristiche, tempi di realizzazione, spesa. In questi giorni si susseguono le riunioni tecniche, prima della discussione in consiglio comunale, delle gare di appalto e della presentazione alla stampa.
Allestito nello storico "Palazzo dei Musei" - per decenni sede dell´ufficio elettorale, dell´assessorato al commercio, del deposito dei costumi del teatro dell´Opera - il museo sarà "porta d´accesso" al sistema turistico della città, uno spazio complessivo di 24 mila metri quadri in tre grandi edifici. L´obiettivo, si legge nel corposo dossier, è di farne un "landmark urbano", traccia di alta riconoscibilità e impatto. Per questo i termini di paragone sono con Quai de Branly, l´ultimo museo parigino che ospita l´arte africana, con il Museum of London a Barbican.
Le aree funzionali saranno ripartite praticamente a metà fra accoglienza e fruizione. Il racconto della città - dalle capanne sul Palatino ai trionfi dell´Impero - sarà integrato da esposizioni temporanee e da un teatro virtuale. La terrazza sarà un osservatorio sul cuore della città moderna, attrezzata con binocoli temporali e con un grande ristorante dal doppio accesso. Tra le funzioni aggiuntive, una foresteria, organizzata in un bed and breakfast di lusso su 500 metri quadri, con una decina di stanze, arredato come un piccolo museo del design contemporaneo italiano.
Ora che la "fattibilità" è acclarata, anche sulla base degli ambiti di interesse dei turisti-visitatori della Città eterna, richiamati soprattutto da un ambito di interesse storico-artistico che questa nuova struttura andrebbe ad integrare, le prossime tappe sono il concorso di progettazione (con il coinvolgimento dei privati), con l´ausilio di forme di project financing e concorso di idee. Per vedere il Museo delle origini di Roma diventare realtà serviranno cinque anni dalla sua approvazione definitiva. Ma già dopo un paio si potrà inaugurare la seizone con la mostra sul passato di Roma, dopo tre inaugurare una mostra permanente, dopo quattro la terrazza e infine l´intero complesso. La previsione di spesa è di 125 milioni di euro.
È ancora aperta l´acquisizione della trattativa per la Collezione Torlonia che, con le sue trecento statue, sarebbe il punto di forza dell´allestimento. Tra indispensabili trovate come touch-screen, plug ‘n play, hands on ovvero tutti gli ultimi congegni della cultura museale contemporanea, capace di tenere attenti anche i più giovani sulla storia delle origini di questa città, un tocco di classe a rimarcare l´unicità di Roma.