martedì 30 giugno 2020

cronologia romana dal 31 ac 476 dc


31 a.C.: battaglia di Azio, vittoria di Ottaviano
30 a.C.: presa di Alessandria, morte di Antonio e Cleopatra; l'Egitto territorio di Roma
27 a.C.: Ottaviano  ha il titolo di Augusto, rinuncia ai poteri straordinari; restaurazione della repubblica e primo assetto di governo
27 -  25 a.C.: rivolte in Spagna
23 a.C.: modifica nell'assetto istituzionale, Augusto ha la potestà tribunizia a vita e un comando proconsolare su tutte le province
20 a.C.: l'Armenia diventa vassalla di Roma
17 a.C.: celebrazione dei ludi secolari e proclamazione della pax Augusta
12 a.C.: Augusto diventa pontefice massimo, in oriente si diffonde il culto della persona dell'imperatore; campagne militari in Germania
12 -  9 a.C.: presa della Pannonia e della Germania occidentale: il confine è posto sull'Elba
4 a.C.: nascita di Gesù Cristo
4 - 9 d.C.: campagne in Germania e Pannonia; i Germani guidati da Arminio distruggono le legioni di Varo nella selva di Teutoburgo (9); Roma si ritira sul fiume Reno
14 d.C.: morte di Augusto, con Tiberio imperatore l'elezione dei magistrati non compete più ai comizi, ma al senato
14 - 16 d.C.: spedizioni contro i Germani guidate da Germanico nipote di Tiberio
17 - 19 d.C.: Germanico in oriente: Cappadocia e Commagene province romane
27 d.C.: Tiberio si ritira a Capri
37 -  41 d.C.: Caligola imperatore: introduzione del cerimoniale di corte orientale e divinizzazione dell'imperatore
41 -  54: Claudio imperatore: organizzazione burocratica e finanziaria dell'impero
43: conquista della Britannia
46: la Tracia provincia romana
54 - 68: Nerone imperatore; fino al 62 è consigliato nel governo dal prefetto Burro e dal filosofo Seneca
58 -  63: riconquista dell'Armenia
62: inizio della repressione dispotica di Nerone
64: incendio di Roma, la colpa ricade sui cristiani
65: congiura di Calpurnio Pisone
66 - 70: rivolta di Giudea; la repressione è affidata a Vespasiano
68: in Gallia rivolta di Vindice; suicidio di Nerone
69: anno dei quattro imperatori: guerra civile tra Galba, Otone, Vitellio e Vespasiano
69 - 79: Vespasiano imperatore
69 - 71: rivolta dei Batavi guidati da Giulio Civile
70: Tito prende Gerusalemme: distruzione del tempio e diaspora ebraica
73 - 74: censura di Vespasiano
79 - 81: Tito imperatore; eruzione del Vesuvio, distruzione di Pompei, Ercolano, Stabia (79); inaugurazione dell'anfiteatro flavio (Colosseo)
81 - 96: Domiziano imperatore; dispotismo di tipo ellenistico: assume la censura a vita
83 - 85: campagna contro i Catti e costruzione del limes germanico
85 - 92: guerra contro i Daci guidati da Decebalo
88: rivolta di Saturnino nella provincia di Germania
96 - 98: Nerva imperatore
98 - 117: Traiano, primo imperatore non italico; l'impero raggiunge la massima espansione
101 - 102: I campagna in Dacia
105 - 106: II campagna in Dacia; la Dacia provincia; conquista dell'Arabia settentrionale (106)
115 - 117: guerra contro i Parti; Armenia, Mesopotamia e Assiria province
117 - 138: Adriano imperatore: rinuncia alle province annesse in Oriente da Traiano, politica estera difensiva ( Vallo di Adriano in Britannia); politica interna attenta alle province
132 - 135: rivolta di Gerusalemme
138 - 161: Antonino Pio imperatore: continua la politica difensiva; in Britannia costruzione del Vallo Antonino; l'esercito si rafforza di truppe ausiliarie locali
161 - 180: Marco Aurelio imperatore, il cosiddetto imperatore filosofo: associa al trono il fratellastro Lucio Vero
161 - 167: guerra contro i Parti: vittoria romana a Dura Europos
164 - 180: epidemia di peste, diffusa dalle truppe di ritorno dall'Oriente
167 - 175: Marcomanni e Quadi invadono l'Italia; i Romani li sottomettono precariamente
169: muore Lucio Vero
178 - 180: nuove ostilità con i Marcomanni; muore Marco Aurelio
180 - 192: Commodo imperatore, ritorna il modello del sovrano autocrate
193: anarchia militare, presa del potere da parte dei pretoriani; anno dei 4 imperatori: Didio Giuliano, Pescennio Nigro, Clodio Albino e Settimio Severo
193 - 211: Settimio Severo imperatore
197 - 198: vittoriosa guerra contro Parti e Britanni
211: Caracalla e Geta imperatori
212: Caracalla uccide Geta; Constitutio Antoniniana: estensione a tutto l'impero della cittadinanza romana
217 - 218: Macrino imperatore
218 - 222: Elagabalo (il suo nome deriva da “El Gabal”, nome siriaco del dio del sole, di cui portò il culto a Roma) imperatore: si introduce il culto di Baal
222 - 235: Alessandro Severo imperatore (reggenza della madre Giulia Mamea); compilazione dell'opera giuridica di Ulpiano
231 - 235: guerre contro Parti e Germani; morte di Alessandro Severo e inizio degli imperatori di nomina militare
235 - 238: Massiminio il Trace imperatore; combatte le tribù germaniche; rivolta in Africa: le legioni acclamano imperatore Gordiano e il figlio; morte di Massimino
238: morte di Gordiano I e II; il senato elegge imperatori Pupieno e Balbino, uccisi dai pretoriani
238 - 244: Gordiano III imperatore; guerra contro i Sassanidi; Gordiano ucciso
244 - 249: Filippo l'Arabo imperatore; celebra il millenario di Roma (248); irruzione dei Goti nelle regioni danubiane
249 - 251: Decio imperatore; prima sistematica persecuzione cristiana
251 - 253: Treboniano Gallo imperatore, associa il figlio Volusiano; pace con i Goti
253: acclamazione di Emiliano e di Valeriano; a Terni muoiono Treboniano, Volusiano e Emiliano
253 - 260: Valeriano imperatore: persecuzioni cristiane; affida l'Occidente al figlio Gallieno e combatte i Persiani
259 - 268: costituzione del regnum Galliarum
260 - 268: Gallieno imperatore: sospende le persecuzioni cristiane; riforma dell'esercito
266 - 273: costituzione del regno di Palmira
268 - 270: Claudio II il Gotico imperatore; sconfigge i Goti
270 - 275: Aureliano imperatore: riunifica l'impero conquistando il regnum Galliarum e Palmira; a Roma costruzione delle mura aureliane
275 - 276: Tacito imperatore, vince i Goti in Cilicia
276 - 282: Probo imperatore: rafforza i confini del Reno e Danubio
282 - 284: Caro, Carino e Numeriano imperatori
284 - 305: Diocleziano imperatore; nascita della tetrarchia (293): governo di due Augusti, Diocleziano e Massimiano, due Cesari, Galerio e Costanzo Cloro destinati alla successione
305 - 306: la successione tetrarchica si inceppa ad opera di Costantino, Massimiano e di Massenzio; si giunge ad avere in contemporanea 6 Augusti; in breve la lotta si riduce a Costantino e Massenzio
312: battaglia di Ponte Milvio: Costantino sconfigge Massenzio; in Oriente Licinio vince Massimino Daia
313 editto di Milano: libertà di culto
324: Costantino uccide Licinio e rimane unico imperatore
325: concilio di Nicea
330 trasferimento della capitale da Roma a Costantinopoli
337: morte di Costantino, che lascia ai figli l'impero; feroci contese tra loro per il trono
353: Costanzo II, morti i fratelli, ricostituisce l'unità dell'impero; impone la dottrina ariana
360: morte di Costanzo
361 - 363: Giuliano l'Apostata imperatore: cerca di restaurare la religione pagana; muore combattendo i Parti; perdita dell'Armenia
363 - 364: Gioviano imperatore
364 - 375: Valentiniano I imperatore; pone sul trono d'Oriente il fratello Valente (364-378); vittorie su Alamanni, ripristino del confine sul Reno
376: i Visigoti ottengono di stanziarsi nei territori romani e entrano nell'esercito
378: ribellione dei Visigoti, battaglia di Adrianopoli, morte di Valente; i Goti alle porte di Costantinopoli
375 - 383: Graziano imperatore; nel 379 mette sul trono d'Oriente Teodosio
375 - 392: Valentiniano II acclamato imperatore dalle truppe dell'Illirico; alla nomina di Teodosio è relegato in Gallia
379 - 395: Teodosio I imperatore: trattato di pace con i Parti; sconfigge l'usurpatore sul trono d'Occidente Massimo (388) e l'imperatore Eugenio
380: editto di Tessalonica: il cristianesimo religione ufficiale
392: editto di Costantinopoli: Teodosio vieta ogni forma di culto pagano
395: morte di Teodosio e divisione dell'impero: Arcadio ha l'Oriente e Onorio l'Occidente; la capitale dell'impero romano d'Occidente diviene Ravenna
402: Stilicone, generale di Onorio, sconfigge i Visigoti di Alarico a Pollenzio e Verona
410: sacco di Roma da parte di Alarico
423: Costanzo III imperatore in Occidente
425 - 455: Valentiniano III imperatore d'Occidente; il suo generale Ezio sconfigge Attila
452: papa Leone convince Attila ad abbandonare l'Italia
455: sacco di Roma da parte dei Vandali
457 - 461: Maggioriano imperatore, nominato dal generale barbaro Ricimero
461 - 465: Libio Severo imperatore, imposto da Ricimero, non riconosciuto in Oriente
467 - 472: Antemio imperatore, designato dall'imperatore d'Oriente Leone
472: Olibrio imperatore, nominato da Ricimero
473 - 474: Glicerio imperatore, nominato da Gundobado, non riconosciuto in Oriente
474 - 475: Giulio Nepote imperatore, appoggiato dall'imperatore d'Oriente
475 - 476: Romolo Augustolo, ultimo imperatore d'Occidente, nominato dal padre Oreste, deposto da Odoacre, capo dei federati barbari

lunedì 29 giugno 2020

Roma, la metropoli dell’antichità


Roma, la metropoli dell’antichità

Roma, in età imperiale, era una vera metropoli. Si è calcolato che essa avesse circa un milione di abitanti, una cifra altissima per le città dell'antichità classica e non solo: si pensi che Parigi alla fine del settecento aveva circa 600.000 abitanti. Per sfamare una tale popolazione dovevano giungere a Roma circa 200.000 tonnellate di frumento l'anno, 22480 tonnellate di olio d'oliva, più di un milione e mezzo di litri di vino. La città aveva splendidi edifici pubblici, complessi termali, templi, una rete fognaria e numerosi acquedotti che provvedevano al suo bisogno idrico (alcuni tuttora in funzione, come l'aqua Virgo che alimenta la fontana di Trevi).

domenica 28 giugno 2020

Il circo


Il circo

Una grande passione per gli antichi romani erano le corse dei carri del circo. La città di Roma aveva un grande circo, il Circus Maximus, che poteva accogliere circa 250.000 persone. Vi si svolgevano vari tipi di gare, dalle corse di galoppo, alle corse di carri (per lo più bighe o quadrighe). Le gare iniziavano all'alba e duravano per l'intera giornata; con Domiziano si arrivò a disputare fino a 100 gare in un solo giorno. Gli spettatori più accaniti si recavano al circo in piena notte, contendendosi i posti migliori. Il pubblico si divideva in veri e propri "tifosi" delle varie scuderie cui appartenevano aurighi (i più abili avevano grande fama e enormi guadagni) e cavalli, ognuna contrassegnata da un colore. Molto amata era la fazione dei Verdi; ecco le parole di Giovenale a proposito: "oggi ...tutta Roma è al circo [...]. Vince il Verde. Se perdesse, vedresti la città intera afflitta e stordita come quando i consoli furono vinti a Canne".

sabato 27 giugno 2020

Le terme


Le terme

Le terme sono uno degli aspetti più caratteristici della civiltà romana. Il bagno nelle terme era un'occupazione fissa nella giornata di un Romano, ma alle terme non si andava solo per questo. Lì si trovava tutto il necessario per la ricreazione del corpo e dello spirito. Oltre agli ambienti balneari e alle palestre, le terme avevano portici e giardini, in cui erano collocate opere d'arte, dove passeggiare, spazi per i giochi e per gli spettacoli, auditori per concerti e conferenze, biblioteche, sale di soggiorno e spacci di cibi e bevande. Le terme, dove si trattavano anche gli affari e la politica, divennero il polo di aggregazione e diffusione della cultura romana, elemento fondamentale nella romanizzazione delle province, dove furono esportate con successo. Esse furono l'espressione di un modello sociale su cui si basava l'adesione delle popolazioni conquistate al dominio di Roma.

venerdì 26 giugno 2020

Le strade e la conquista territoriale


Le strade e la conquista territoriale

Dopo la costruzione della prima grande strada romana, la via Appia da Roma a Capua, poi prolungata fino a Brindisi, l'espansione romana è seguita o affiancata sempre, in ogni territorio, dalla costruzione di strade, il cui percorso è spesso ricalcato dai tracciati viari o ferroviari moderni. La rete viaria che si costituì nei territori soggetti a Roma favorì i commerci e le comunicazioni tra le province, aiutò il processo di romanizzazione, ma la sua funzione primaria era di garantire la mobilità ed il pronto impiego degli eserciti. Infatti furono proprio le truppe a costruire la maggioranza delle strade romane.

giovedì 25 giugno 2020

Tacito descrive la Germania


Tacito descrive la Germania

“Per quanto riguarda i Germani, credo che essi siano originari della regione e che non si siano mescolati con altre genti [...]. D'altra parte chi [...], lasciando l'Asia o l'Africa o l'Italia, andrebbe mai in Germania, terra desolata, dal clima rigido, triste a vedersi e ad abitarsi, eccetto per chi vi è nato?”

Tacito, Germania, 2, 1-2

mercoledì 24 giugno 2020

L’Agricoltore oculato


L’Agricoltore oculato

"Sembra che nel praticare l'agricoltura gli abitanti d'Italia abbiano avuto presenti soprattutto due elementi: la possibilità di ottenere prodotti in proporzione alla spesa e alla fatica e le condizioni di salubrità del podere. Se viene a mancare l'uno o l'altro di questi elementi, e tuttavia uno insiste a coltivare un dato terreno, è matto e va dato in custodia ai suoi congiunti. Nessuno infatti, che sia sano di mente, si indurrà ad affrontare grossi sacrifici nell'agricoltura se vede che non possono essere compensati, né se riesce ad ottenere raccolti, quando constata che essi vanno perduti per l'insalubrità."

Varrone, Agricoltura, I, 2, 8, II-I sec. a.C.

martedì 23 giugno 2020

Giulio Cesare


Giulio Cesare

Cesare, nato nel 102 a.C. da una antica e nobile famiglia, che per parte di madre si faceva risalire al re Anco Marzio, per parte di padre alla dea Venere, fu protagonista di un difficile periodo della storia di Roma, segnato dalla fine della repubblica. Costretto a lasciare Roma per le proscrizioni sillane, vi ritornò alla morte di Silla e continuò la carriera politica, candidandosi per il consolato del 59 a.C. Eletto grazie all'appoggio di Pompeo e Crasso, con cui nel 60 aveva stipulato un accordo di reciproco aiuto (il così detto primo triumvirato), varò alcune leggi a favore degli interessi di Pompeo e di Crasso, e si fece dare il proconsolato su Gallia Cisalpina, Transalpina e Illirico per cinque anni. Ciò gli consentì di procedere alla conquista del resto della Gallia, impresa che lo impegnò dal 58 al 51. Questa campagna militare gli fruttò fama, gloria, ma soprattutto un esercito fedele, strumento per costruirsi un potere personale. Con il precipitare della situazione politica a Roma, fu ben chiaro che sia Cesare sia Pompeo aspiravano al potere assoluto. Quando Cesare varcò il Rubicone (49 a.C.) e marciò con il suo esercito su Roma, scoppiò una nuova guerra civile: fu Cesare a uscirne vincitore. Nel 47 a.C. riprese le operazioni militari con una campagna contro Farnace re del Ponto e contro i pompeiani superstiti, a cui si era unito il re di Numidia Giuba; tornato a Roma celebrò un quadruplice trionfo e organizzò il suo potere. Fu nominato dittatore a vita, ebbe il titolo di imperator trasmissibile agli eredi, la potestà tribunizia, che rendeva la sua persona sacra e inviolabile, il pontificato massimo, l'approvazione anticipata di quanto decidesse; in pratica si può dire che ebbe un potere monarchico, anche se nel 44, quando Antonio, davanti alla folla riunita, gli offrì per ben tre volte il diadema di re, lo rifiutò. Fu assassinato alle idi di marzo del 44 in nome della libertà e della restaurazione repubblicana. Anche se il suo periodo di governo era stato breve, molte furono le iniziative di Cesare, tra cui la concessione della cittadinanza romana a molti illustri personaggi, soprattutto della Gallia Cisalpina; l'immissione in senato di cittadini di varie province; la fondazione di colonie di veterani; l’estensione delle leggi di Roma a tutti i municipi; la riforma del calendario, che passò dal sistema lunare a quello solare. Inoltre fu un eccellente scrittore e storico, come ci mostrano i suoi scritti sulle campagne galliche (De bello gallico) e sulla guerra civile (De bello civili).

lunedì 22 giugno 2020

Annibale


Annibale

Annibale, nato nel 247 a.C., era figlio di Amilcare Barca, appartente ad una famiglia che guidò a lungo la politica di Cartagine. Abile generale riuscì, nella seconda guerra punica, a ridurre Roma sull'orlo della disfatta: le sue vittorie inflissero ai Romani gravissime perdite e indussero molti Italici a defezionare da Roma. Quando partì la controffensiva romana guidata da Scipione, Annibale tornò in Africa. Alla vigilia di Zama, temendo una sconfitta, tentò di accordarsi con i Romani, per evitare dure condizioni di pace, ma Scipione rifiutò. Dopo la dura sconfitta, tra il 197 e 195 a.C., come magistrato supremo di Catagine, ne promosse la ripresa economica e minò il potere oligarchico con riforme costituzionali. Per questo i suoi nemici politici informarono Roma che stava complottando con Antioco III di Siria; quando Roma inviò in Africa una commissione di inchiesta, Annibale fuggì presso Antioco. Prese parte alla guerra tra questi e Roma, ma al termine del conflitto (188 a.C.) i Romani vincitori pretesero la consegna di Annibale. Egli fuggì presso Prusia, re di Bitinia, che, in guerra con Pergamo, gli affidò il comando del proprio esercito. Quando Roma mediò la pace tra i due regni, volle in cambio la consegna di Annibale. Questi, ormai spacciato, preferì togliersi la vita, piuttosto che cadere nelle mani dei suoi vecchi nemici: era il 183 a.C.

domenica 21 giugno 2020

cronologia romana dal 348 ac al 31 ac


348 a.C.: trattato Roma-Cartagine: i Romani esclusi dai commerci nel Mediterraneo occidentale, i Cartaginesi garantiscono le città latine soggette a Roma da attacchi dal mare
343 - 341 a.C.: Prima Guerra Sannitica, conclusasi con una pace di compromesso
340 - 338 a.C.: Guerra Latina tra Roma e i Latini, sconfitti nella battaglia di Sinuessa; Roma scioglie la Lega Latina; alleanze bilaterali con le varie città
326 - 304 a.C.: Seconda Guerra Sannitica
321 a.C.: capitolazione dell'esercito romano alle Forche Caudine
310 a.C.: Quinto Fabio Rulliano sconfigge gli Etruschi al lago Vadimone
306 a.C.: trattato Roma-Cartagine: conferma delle sfere di influenza stabilite nel 348 a.C.
305 a.C.: presa di Boviano, capitale sannita; si stipula la pace
304 a.C.: edilità di Gneo Flavio; pubblicazione della norma di procedura giudiziaria
303 a.C.: si deducono colonie latine in Italia centrale; trattato tra Roma e Taranto: impegno romano a non navigare nello Ionio
300 a.C.: la lex Ogulnia consente ai plebei l'accesso ai collegi dei pontefici e degli auguri
298 - 290 a.C.: Terza Guerra Sannitica: Roma affronta la coalizione di Sanniti, Galli, Lucani, Etruschi, Umbri
295 a.C.: vittoria dei Romani a Sentino su Sanniti e Galli; vittoria ad Arezzo su Sanniti ed Etruschi
290 a.C.: pace con i Sanniti: il territorio di Roma si estende nel centro Italia dal Tirreno all'Adriatico
283 a.C.: i Galli Boi e Senoni sconfitti al lago Vadimone; Roma egemone in Italia centrale
282 - 272 a.C.: guerra tra Roma e Taranto
280 a.C.: Pirro, re dell'Epiro, chiamato da Taranto per combattere Roma, la batte a Eraclea; con Pirro si alleano Sanniti, Bruzii e Lucani
279 a.C.: battaglia di Ascoli di Puglia, Pirro batte i Romani, subendo gravissime perdite
278 a.C.: Cartagine manda una flotta a Ostia per impedire a Roma di stipulare una pace separata con Pirro; rinnovo del trattato del 306
278 - 276 a.C.: Pirro sbarca in Sicilia e affronta i Cartaginesi; dopo i primi successi, è costretto a tornare in Italia
275 a.C.: a Maleventum (che mutò nome in Beneventum) i Romani sconfiggono Pirro
272 a.C.: presa di Taranto; le città greche dell'Italia meridionale alleate di Roma
264 - 241 a.C.: Prima Guerra Punica
264 - 261 a.C.: Roma in Sicilia provoca lo scoppio della guerra; i Romani prendono la Sicilia orientale fino ad Agrigento (261)
260 a.C.: a Milazzo vittoria della flotta romana comandata da C. Duilio
256 a.C.: vittoria della flotta romana al promontorio di Ecnomo
255 a.C.: in Africa Attilio Regolo è sconfitto; la flotta romana vince a Capo Ermeo, ma è distrutta da una tempesta
250 - 249 a.C.: vittoria romana nella battaglia navale di Panormo; vittoria cartaginese nella battaglia navale di Drepano (249)
241 a.C.: il console Lutazio Catulo vince alle Egadi; pace con Cartagine, che lascia la Sicilia; riforma democratica dei Comizi Centuriati
238 - 237 a.C.: Roma conquista Sardegna e Corsica
237 a.C.: spedizione di Amilcare Barca in Spagna: ripresa economica di Cartagine
227 a.C.: creazione delle prime due province, Sicilia e Sardegna-Corsica
226 a.C.: trattato dell'Ebro tra Roma e Cartagine: riconoscimento delle sfere di influenza
225 - 222 a.C.: sottomissione di Galli Boi e Insubri; battaglie di Talamone e Casteggio; conquista di Mediolanum; fondazione delle colonie di Cremona e Piacenza
219 a.C.: sottomissione romana dell'Illiria, inizia l'ingerenza sul fronte orientale; Cartagine, con Annibale espugna Sagunto; i Romani dichiarano guerra ai Cartaginesi
218 - 201 a.C.: Seconda Guerra Punica
218 a.C.: Annibale  varca le Alpi, sorprendendo i Romani, e vince al Ticino e alla Trebbia
217 a.C.: battaglia presso il Trasimeno: Annibale vince il console C. Flaminio; in Spagna P. Scipione e Gn. Scipione vincono la flotta cartaginese alle foci dell'Ebro
216 a.C.: battaglia di Canne: i Romani subiscono una terribile sconfitta, cade anche il console Emilio Paolo; Capua, Sanniti, Lucani e Bruzii si alleano con Annibale
215 a.C.: in Spagna gli Scipioni prendono Sagunto; Annibale stipula un trattato di alleanza con Filippo V di Macedonia
213 - 211 a.C.: Annibale prende Taranto e marcia verso Roma; Roma prende Capua e Siracusa, alleata di Cartagine; in Spagna Asdrubale sconfigge e uccide i due Scipioni
212 - 205 a.C.: Prima Guerra Macedonica: bloccata l'offensiva di Filippo V in Illiria, i Romani si alleano con Etoli, Spartani e Messeni, impegnando Filippo in Grecia
210 - 206 a.C.: successi di P. Cornelio Scipione (l'Africano) in Spagna contro Asdubale
207 a.C.: Asdrubale, giunto in Italia per portare rinforzi ad Annibale è sconfitto al Metauro
205 a.C.: pace di Fenice: fine della guerra macedonica, ristabilito in Grecia lo status quo
204 a.C.: Scipione porta la guerra in Africa, si allea con Massinissa, re di Numidia, spodestato dai Cartaginesi
203 a.C.: Scipione vince ai Campi Magni; Annibale richiamato in Africa
202 a.C.: battaglia di Zama: Scipione sconfigge Annibale
201 a.C.: pace tra Roma e Cartagine, sottoposta a durissime condizioni
200 - 197 a.C.: Seconda Guerra Macedonica tra Roma, Rodi, Atene e Pergamo contro Filippo V e Antioco III di Siria
197 a.C.: T. Quinzio Flaminino vince a Cinoscefale, in Tessaglia; la Spagna romana è divisa in due province, Citeriore e Ulteriore
196 a.C.: T. Quinzio Flaminino ai giochi Istmici di Corinto proclama la libertà della Grecia. 
192 - 189 a.C.: guerra contro Antioco III di Siria, che, alleato con gli Etoli, sbarca in Grecia è sconfitto dai Romani alle Termopili (191) e a Magnesia (189)
188 a.C.: pace di Apamea: Roma impone ad Antioco di lasciare i possessi in Asia Minore
186 a.C.: il senato decreta la repressione dei Baccanali
180 a.C.: la lex Villia annalis regola l'accesso alle magistrature
171 - 168 a.C.: Terza Guerra Macedonica: Perseo, figlio di Filippo V, vuole restaurare l'egemonia macedone sulla Grecia; i Romani vincono a Pidna; la Macedonia è divisa in 4 distretti indipendenti; presa di provvedimenti contro la Lega achea e la Lega etolica
149 - 146 a.C.: Terza Guerra Punica
148 a.C.: la Macedonia provincia romana
147 - 139 a.C.: rivolta di Viriato, capo dei Lusitani, in Spagna
146 a.C.: Scipione Emiliano distrugge Cartagine; i territori cartaginesi diventano provincia d'Africa; distruzione di Corinto, scioglimento delle leghe greche; la Grecia, tranne Atene e poche eccezioni, è posta sotto il comando del governatore romano di Macedonia
143 - 133 a.C.: in Spagna lotte tra Romani e Celtiberi; con la presa di Numanzia (133) da parte di Scipione Emiliano i Celtiberi vengono assoggettati
135 - 132 a.C.: prima rivolta degli schiavi in Sicilia
133 a.C.: Tiberio Gracco tribuno della plebe
125 - 120 a.C.: conquista della Gallia meridionale
123 - 121 a.C.: tribunato di Caio Gracco.
111 - 105 a.C.: guerra contro Giugurta di Numidia; fino al 107 le operazioni sono affidate a Q. Cecilio Metello, poi a Mario, che conclude vittoriosamente la guerra
105 a.C.: ad Arausio i Romani sono sconfitti dai Cimbri
104 - 100 a.C.: seconda rivolta degli schiavi in Sicilia; consolato di Mario: estensione del reclutamento militare ai proletari; Mario appoggia le proposte popolari dei tribuni Saturnino e Glaucia; violenta reazione senatoria (100)
102 - 101 a.C.: Mario vince Cimbri e Teutoni ad Aquae Sestiae e ai Campi Raudi
90 - 88 a.C.: Guerra Sociale (dei socii, gli alleati): gli Italici si sollevano; dopo tre anni di guerra Roma è costretta a concedere loro la cittadinanza
88 - 85 a.C.: Prima Guerra Mitridatica tra Roma e Mitridate VI re del Ponto
88 a.C.: su istigazione di Mitridate in Asia Minore si massacrano gli italici, Mario tenta di ottenere il comando della guerra Mitridatica, affidato a Silla; egli marcia su Roma, costringendo Mario alla fuga
87 a.C.: Silla parte per l'Oriente; a Roma prende il potere Mario e la sua fazione; liste di proscrizione anti sillane
86 a.C.: morte di Mario; a Roma governo di Cinna; vittorie romane ad Atene, Cheronea, Orcomeno
84 a.C.: pace tra Roma e Mitridate
83 - 82 a.C.: Silla torna in Italia: guerra civile; battaglia di Porta Collina, i partigiani di Mario sono sconfitti
81 - 80 a.C.: dittatura di Silla: riforme oligarchiche e proscrizioni anti mariane
80 - 72 a.C.: rivolta di Sertorio in Spagna; nel 71, dopo l'assassinio di Sertorio, Pompeo riporta la Spagna sotto il controllo di Roma
74 - 63 a.C.: Guerra Mitridaica: fino al 66 a.C. le operazioni sono comandate da Lucullo
73 - 71 a.C.: rivolta di Spartaco
70 a.C.: consolato di Pompeo e Crasso: abolizione della costituzione sillana
67 a.C.: la lex Gabinia conferisce a Pompeo un comando straordinario per la guerra contro i pirati che infestavano il Mediterraneo
66 a.C.: lex Mamilia: si affida a Pompeo il comando della guerra contro Mitridate e si sostituisce Lucullo
66 - 63 a.C.: Pompeo riesce a battere rapidamente Mitridate; dà un nuovo assetto territoriale all'Oriente; presa di Gerusalemme
63 a.C.: congiura di Catilina, repressa dal console M. Tullio Cicerone
60 a.C.: il cosiddetto primo triumvirato tra Cesare, Pompeo e Crasso
59 a.C.: consolato di Cesare
58 - 50 a.C.: Cesare conquista la Gallia, che diventa provincia romana
56 a.C.: convegno dei triumviri a Lucca e rinnovo degli accordi
53 a.C.: battaglia di Carre contro i Parti e morte di Crasso (perse le aquile delle legioni)
52 a.C.: in via straordinaria Pompeo è nominato console senza collega
49 a.C.: Cesare passa il Rubicone e marcia su Roma; Pompeo passa in Oriente
48 a.C.: vittoria di Cesare a Farsalo; Pompeo fugge in Egitto ed è ucciso da Tolomeo XII; Cesare nominato dittatore
48 - 47 a.C.: guerra Alessandrina: Cesare pone Cleopatra sul trono d'Egitto; sconfitta di Farnace re del Ponto
46 a.C.: i pompeiani sono sconfitti a Tapso; suicidio di Catone l'Uticense
45 a.C.: i pompeiani sono sconfitti a Munda; morte di Gn. Pompeo, figlio di Pompeo Magno; Cesare dittatore a vita
44 a.C.: alle idi di marzo Cesare viene assassinato in nome della libertà
43 a.C.: guerra di Modena; secondo triumvirato fra Ottaviano (nipote e erede di Cesare), M. Antonio e Lepido (istituito come magistratura ad rem publicam restituendam da una lex Titia); uccisione di Cicerone
42 a.C.: battaglia di Filippi contro i cesaricidi: morte di Bruto e Cassio
41 - 40 a.C.: guerra di Perugia; accordo di Brindisi tra Ottaviano e Antonio
39 a.C.: accordo del Miseno: i triumviri riconoscono la posizione di Sesto Pompeo che ha il governo di Corsica, Sardegna e Sicilia
37 a.C.: accordo di Taranto, rinnovo del triumvirato
36 a.C.: Agrippa, braccio destro di Ottaviano, sconfigge Sesto Pompeo a Nauloco
36 - 34 a.C.: Antonio occupa l'Armenia e assegna ai figli di Cleopatra i regni di Armenia, Siria e Cirenaica
32 a.C.: rottura tra Ottaviano e Antonio: Ottaviano, dopo il giuramento di fedeltà da tutta l'Italia, dichiara guerra a Cleopatra
31 a.C.: battaglia di Azio, vittoria di Ottaviano

sabato 20 giugno 2020

Tiberio e Gaio Gracco


Tiberio e Gaio Gracco

Tiberio, nato nel 162 a.C., e Gaio Gracco, nato nel 154, imparentati con il grande Scipione Africano, furono i protagonisti politici di un difficile periodo della storia romana. Tiberio divenne tribuno della plebe nel 133 a.C. e si assunse il compito, d'accordo con importanti senatori (tra cui suo suocero Appio Claudio) di presentare una legge agraria che regolasse l'uso della terra pubblica. La sua proposta indicava in 125 ettari il massimo di terra pubblica che un privato potesse occupare, con la possibilità di arrivare fino 250 in base al numero dei figli per famiglia. Il terreno eccedente doveva venire diviso in lotti inalienabili di 7,5 ettari, da distribuire ai cittadini proletari. Chi subiva un'espropriazione di terra pubblica, veniva compensato con la proprietà su quella che gli rimaneva. Si stabiliva inoltre la costituzione di una commissione agraria che giudicasse sui casi controversi. Lo scopo di questa legge era di arrestare l'avanzata del latifondo e di ricostituire quella classe di piccoli e medi proprietari terrieri, che era alla base del reclutamento dell'esercito. Quando l'opposizione oligarchica tentò di fermare Tiberio, egli rispose con azioni dal carattere eversivo, che gli avrebbero fatto perdere l'appoggio di quei senatori che all'inizio erano con lui. Contro il veto posto dal suo collega tribuno, oppose una tesi politica estranea al pensiero politico romano, assimilabile piuttosto al pensiero greco, il principio della sovranità popolare, facendo così destituire il collega. Sostenne, di fronte ai comizi tributi, che questi dovevano decidere dell'organizzazione del regno di Pergamo, lasciato in eredità ai Romani e non, come era consuetudine per le faccende di politica estera, il senato. La reazione degli oppositori fu estrema: un gruppo di senatori, guidati dal cugino di Tiberio, Scipione Nasica, lo aggredì sul Campidoglio e l'uccise. Gaio fu eletto tribuno nel 123 a.C., deciso a continuare i programmi politici di Tiberio. Il suo programma era più organico, cercando l'appoggio di quelle forze potenzialmente ostili all'oligarchia, come Italici, plebei, cavalieri. Con una legge frumentaria propose la distribuzione di grano a prezzo ridotto per la plebe; con altre leggi assegnò il tribunale che giudicava il peculato nelle province a giudici dell'ordine equestre (lo stesso ordine cui appartenevano i publicani, coloro che avevano dallo stato gli appalti per la riscossione delle tasse nelle province) e concesse a buone condizioni l'appalto per la riscossione delle tasse nella provincia d'Asia ai publicani. Gaio stabilì che l'equipaggiamento dei soldati fosse a carico dello stato e lanciò una campagna di deduzione di colonie, non solo in Italia. Rieletto tribuno per il 122, propose di dare la cittadinanza romana a quanti avevano il diritto latino, e il diritto latino agli italici; di sorteggiare l'ordine di votazione delle centurie dei comizi centuriati, così che non fosse subito palese l'orientamento delle prime centurie e si vanificasse la votazione delle ultime. Il senato, nel 121, lo nominò nemico pubblico: assediato sull'Aventino, Gaio si fece uccidere da uno schiavo.

venerdì 19 giugno 2020

La nascita della flotta romana


La nascita della flotta romana

"I Cartaginesi avevano assalito (i Romani) nello Stretto (di Messina) e una nave coperta, spintasi troppo avanti nella foga del combattimento, si era arenata ed era caduta in mano ai Romani; di questa essi si servirono come modello per la costruzione di tutta la flotta".

Polibio, I, 20, 9-10, II sec. a.C.

giovedì 18 giugno 2020

Dopo la battaglia di Canne


Dopo la battaglia di Canne

"Mentre tutti, strettisi intorno al vincitore (Annibale) si congratulavano e gli consigliavano [...] di spendere il resto del giorno e la notte seguente nel dare riposo a sé e ai soldati [...] Maarbale, comandante della cavalleria [...] disse: «No, devi sapere quali risultati hai ottenuto con questa battaglia: entro cinque giorni banchetterai vincitore sul Campidoglio! Seguimi; io ti precederò con la cavalleria in modo che arrivino prima a Roma i Cartaginesi che la notizia del loro arrivo». Ad Annibale la proposta sembrò [...] troppo audace per poterla realizzare subito. Perciò dice a Maarbale che [...] occorre tempo per studiare il piano. E Maarbale: «È ben vero che gli dei non concedono tutte le doti ad una stessa persona. Tu, Annibale, sai vincere, ma non sai usare la vittoria». Si ritiene che l'indugio di quel giorno abbia significato la salvezza di Roma e del suo impero”.

Livio, XXII, 51, I sec. a.C.- I sec. d.C.

mercoledì 17 giugno 2020

La distruzione di Corinto


La distruzione di Corinto

"Come se questa epoca non avesse avuto altro fine che la distruzione di città, alla rovina di Cartagine seguì immediatamente quella di Corinto [...], gloria della Grecia, posta tra due mari, lo Ionio e l'Egeo, come su una scena. Questa città -indegno misfatto- fu annientata prima ancora di essere inclusa con certezza tra i nemici di Roma [...]. Prima fu saccheggiata e poi, ad un segnale dato dalle trombe, fu distrutta. Quante statue, quante vesti, quanti quadri vennero rapinati o andarono bruciati o dispersi!”

Floro, Epitome, I, 32, I-II sec. d.C.

martedì 16 giugno 2020

Un vigneto


Un vigneto

Attrezzatura occorrente per un vigneto di 100 iugeri:

"Un fattore, una fattoressa, dieci schiavi, un bovaro, un asinaio, un addetto al saliceto, un porcaro, [...] due buoi, due asini adibiti al traino, un asino adibito al mulino. Tre torchi forniti di accessori, botti sufficienti a contenere cinque vendemmie di complessivi 800 cullei (1 culleo=524 litri); 20 botti per le vinacce."

Catone, Agricoltura, III-II sec. a.C.

lunedì 15 giugno 2020

Il trattato tra Roma e Cartagine


Il trattato tra Roma e Cartagine

“A queste condizioni vi sarà amicizia tra i Romani con i loro alleati e i Cartaginesi con i loro alleati. Né i Romani né i loro alleati dovranno navigare oltre i promontorio detto Bello, a meno che non siano costretti da una tempesta o dall'inseguimento di nemici. Chi vi sia costretto, non faccia acquisti al mercato e non prenda più di quanto è indispensabile a rifornire la nave o a celebrare i sacrifici e si allontani entro 5 giorni. Uomini venuti a commerciare non devono concludere affari se non alla presenza di un araldo o un cancelliere; quanto viene venduto alla presenza di questi sia garantito al venditore pubblicamente, se la vendita avviene in Libia (Africa) o Sardegna. Se un Romano andrà nella parte della Sicilia in possesso ai Cartaginesi, sarà trattato a pari diritti con gli altri. I Cartaginesi, a loro volta non faranno torto alle popolazioni di Ardea, Anzio, Laurento, Circeo, Terracina, né di alcuna altra città dei Latini soggetta ai Romani. E se si impadronissero di qualcuna la restituiranno intatta ai Romani. Essi non potranno costruire alcuna fortezza nel territorio latino, e se mettessero piede nel paese in assetto da guerra, non potranno trascorrervi la notte”.

Polibio, III, 22, II sec. a.C.

domenica 14 giugno 2020

La gens Fabia


La gens Fabia

I Fabii e la guerra con Veio:
i primi anni della repubblica romana vedono il conflitto tra i nuovi ordinamenti della città e la vecchia organizzazione gentilizia, come è rispecchiato dalla vicenda della gens Fabia a proposito di Veio:

“La gens Fabia si presentò al senato. A nome di tutti parlò il console (Fabio Cesone):« [...] Riservate ai Fabii la guerra contro i Veienti [...]. Noi intendiamo condurre questa guerra come se riguardasse solo la nostra famiglia, a nostre spese; per questa guerra la repubblica non dovrà dare nessun contributo, né di uomini né di denaro”.

Livio, II, 48, I sec. a.C.- I sec. d.C.

La disfatta dei Fabii al Cremera

“I Fabii furono trucidati tutti fino all'ultimo [...]. Si dà per certo che ne morirono 306 e che ne rimase uno solo [...] destinato a perpetuare la stirpe dei Fabii”.

Livio, II, 50, 11

sabato 13 giugno 2020

La potenza etrusca


La potenza etrusca

“La potenza dei Tusci (Etruschi), prima del dominio di Roma, era assai estesa per terra e per mare. I nomi dati ai mari [...] che cingono l'Italia [...] ne costituiscono una prova [...], poiché le popolazioni italiche chiamano l'uno Tusco, dal nome comune di quel popolo, l'altro Adriatico, da Adria, colonia etrusca; i Greci li chiamano Tirreno e Adriatico”.

Livio, V, 33, 7, I sec. a.C.- I sec. d.C.

venerdì 12 giugno 2020

alcuni episodi legati ai Galli


I Galli attraversano le Alpi

“(I Galli) attraversarono [...] le Alpi; sconfitti in battaglia i Tusci presso il Ticino[...], vi fondarono una città che chiamarono Mediolanum (Milano)”.

Livio, V, 34, 9, I sec. a.C.- I sec. d.C.


La discesa dei Galli (Celti) in Italia

“Vuole la tradizione che questo popolo, attratto dalla dolcezza dei prodotti e soprattutto del vino, a quel tempo per loro un nuovo piacere, abbia attraversato le Alpi e si sia impadronito delle terre precedentemente abitate dagli Etruschi; e che il vino sia stato importato in Gallia da uno di Chiusi”.

Livio, V, 33, 2




personaggi e maschere del teatro romano

personaggi e maschere del teatro romano:

- servus:  lo schiavo è spesso raffigurato come l’abile tessitore di astuzie di ogni genere e la sua influenza nell’azione scenica è così preminente che alcune commedie sono indicate con il suo 
nome (Epidicus, Pseudolus, Stichus). Ci si può riferire ai servi  come Strobilo nell’Aulularia e Palestrione nel Miles, o a quello di Tranione nella Mostellaria;

- adulescens: è il “giovane”, sempre innamorato e sempre afflitto da problemi di ogni tipo, in particolar  tipo di natura economica; frequentemente in contrasto con il padre, in alcuni casi rivali in amore, con l’aiuto del servo fedele ed ingegnoso riesce  ad avere la meglio. Tale stato si manifesta, in particolar modo, nella Càsina;

- senex: l’“anziano” , quasi sempre  il padre, tormentato di frequente da diversi problemi, l’avarizia, gli sperperi del figlio,  l'atteggiamento bisbetico della moglie, a vole con un  innamoramento tardivo. Nelle commedie plautine gli esempi particolarmente efficaci, sono l’Euclione dell’Aulularia; nella Càsina, il padre è in conflitto con il figlio per l’amore di una bella ragazza; nelle Bacchides, i genitori decidono di interrompere una relazione dei loro figli con due donne gemelle, però finiscono per rimanere sedotti dalla loro bellezza;

- matrona: è la “donna sposata”, moglie del senex e sua ovvia nemica in circostanze particolari, come quando si trova alle prese con le “scappatelle” del marito. Sotto questo aspetto, un po’ un’eccezione è la Cleostrata della Càsina;

- meretrix: la “meretrice” ha un ruolo molto importante negli intrecci plautini, dato che spesso costituisce la  “posta in gioco” di tutta l’azione. Giovani o meno sono comunemente alle prese con l’amore (all’inizio sempre impossibile) per una meretrix. Una figura del genere un po’ atipica è quella di Fronesio nel Truculentus, un’abile e maliziosa tessitrice di inganni;

- leno (femminile lena): è il “mezzano”, il “ruffiano”, generalmente uomo, ruolo sgradevole, il cui modello è il Ballione dello Pseudolus;

- parasitus: quella dello “scroccone”, del “parassita” è una figura abbastanza frequente; la sua voracità è giustificata dalla miseria in cui si trova, ma all’occasione sa essere fedele ed intelligente interprete delle necessità del suo padrone, come avviene nel Curculio.

giovedì 11 giugno 2020

cronologia antica fino al 390 ac


X - IX sec. a.C.: in Italia sviluppo delle culture del "ferro"
814 a.C.: secondo lo scrittore greco Timeo fondazione di Cartagine  da parte degli abitanti di Tiro
800 a.C.: fondazione di Capua
775 a.C. ca.: primi insediamenti euboici a Pitecussa (Ischia)
760 a.C.: i Calcidesi fondano Cuma; poi, dopo la metà del secolo, Zancle (Messina) e Reggio (Reggio Calabria)
21 aprile 753 a.C.:  fondazione di Roma da parte di Romolo, che regna per 37 anni
733 a.C.: i coloni di Corinto fondano Siracusa
730 a.C. ca.: in Etruria, Lazio e Campania si sviluppano le aristocrazie locali; fiorisce la civiltà etrusca
720 a.C.: fondazione delle colonie achee di Sibari e Crotone
716 - 673 a.C. : per la tradizione Numa Pompilio 2° re di Roma
708 a.C. : fondazione da parte di Sparta di Taranto
673 - 641 a.C.: Tullio Ostilio, 3°  re di Roma
654 - 653 a.C.: Cartagine fonda la colonia di Ibiza
641 - 616 a.C.: Anco Marzio, 4° re di Roma
640/630 - 580 a.C.: i principali abitati dell'Etruria meridionale e Roma si trasformano in città stato; gli Etruschi presenti in Campania: i testi ricordano una confederazione di 12 città stato, come per l'Etruria centrale
616 - 579 a.C.: inizi della monarchia etrusca a Roma: regno di Tarquinio Prisco, realizzazione di grandi opere pubbliche
600 a.C. ca.: vittoria navale dei Focesi di Massalia (Marsiglia) sui Cartaginesi, che volevano impedire la fondazione della colonia
579 - 534 a.C.: a Roma, regno di Servio Tullio, autore della riforma censuaria
550 a.C.: gli Etruschi si espandono nella Valle Padana, dove si era sviluppata la cultura villanoviana
535 a.C.: Cartaginesi e Etruschi, alleatisi, battono i Focesi ad Alalia (Aleria): scaturisce una divisione delle zone di influenza
534 - 509 a.C.: a Roma regno di Tarquinio il Superbo; si lavora al tempio di Giove Capitolino, la statua della divinità commissionata a Vulca di Veio
524 a.C.: Cuma, con il tiranno Aristodemo, batte gli Etruschi ad Aricia
510 a.C.: Crotone distrugge Sibari. Nello stesso periodo scontri tra Cartaginesi e Greci sia su suolo africano che siciliano
509 a.C.: a Roma fine della monarchia etrusca: nasce la repubblica
508 a.C.: per Polibio, data del I trattato fra Cartagine e Roma: si riconosce il reciproco diritto al commercio
499 o 496 a.C.: il console romano A. Postumio vince l'esercito della lega latina a Lago Regillo, presso Tuscolo
494 a.C.: prima secessione plebea sul monte Sacro e creazione dei tribuni della plebe
493 a.C.: Spurio Cassio stipula con i Latini il c.d. Foedus Cassianum.
480 a.C.: Siracusa sconfigge i Cartaginesi a Imera
477 a.C.: sconfitta romana al Cremera nella prima guerra contro Veio: muoiono 300 membri della gens Fabia.
474 a.C.: Siracusa batte gli Etruschi a Cuma: il tiranno Ierone I porta offerte al santuario di Olimpia
470 a.C. ca.: il territorio di Roma è diviso in 16 tribù rustiche e 4 urbane
451 - 450 a.C.: a Roma un collegio di decemviri redige le leggi delle 12 Tavole
449 - 448 a.C.: guerra di Roma contro Equi, Volsci, Sabini
445 a.C.: a Roma la legge Canuleia abolisce il divieto di matrimonio tra patrizi e plebei
443 a.C.: Roma, istituzione della censura (magistratura incaricata del censimento del popolo romano)
426 a.C.: presa di Fidene e sua incorporazione nello stato romano
409 - 406 a.C.: i Cartaginesi si impadroniscono di gran parte della Sicilia
405 a.C.: Dionigi il Vecchio, tiranno di Siracusa firma un trattato con i Cartaginesi, riconoscendo i possessi punici in Sicilia
406 - 396 a.C.: guerra di Roma contro Veio e conquista della città
390 a.C. ca.: battaglia sul fiume Allia e presa di Roma da parte dei Galli