damnatio memoriae - condanna della memoria
Pena inflitta a chiunque
venisse riconosciuto colpevole di lesa maestà nei confronti del popolo romano (crimen majestatis) e che consisteva nel
vietare ai discendenti di portare il nome
del condannato e nel distruggere le sue immagini . In epoca imperiale il
senato poteva votare una damnatio memoriae postuma contro
l’imperatore defunto. In seguito al voto le statue dell’imperatore condannato
venivano distrutte, il suo nome sui monumenti cancellato e, teoricamente, gli
atti da lui firmati erano nulli con effetto retroattivo. Caligola, Nerone,
Domiziano, furono oggetto d’una damnatio
memoriae. Alcuni, come Caracalla e Commodo, furono poi riabilitati. Il contrario della damnatio era l’apoteosi (consecratio), con la quale il senato divinizzava l’imperatore.