Resti dell’antico acquedotto Fondovalle, lavori sospesi
06/08/2006 Il Mattino
Airola. Sospesi i lavori della costruenda Fondovalle Isclero in località Monticello, nei pressi del tunnel di recente inaugurazione, per disposizione della Soprintendenza per i beni archeologici delle province di Salerno, Avellino e Benevento, che ha comunicato la propria decisione al comando dei carabinieri e della polizia municipale nonché al settore tecnico dell'Amministrazione provinciale, committente dell'opera, ed all'Ufficio archeologico di Montesarchio, dopo aver costatato, tramite il funzionario responsabile di zona, a conclusione di un sopralluogo richiesto dal responsabile del dipartimento cultura dell'Udeur, Mario Salegna, la distruzione di circa cinquanta metri dell'acquedotto Giulio, fatto realizzare da Cesare Ottaviano Augusto nel 34-33 a.C.. Alla luce dei fatti, la denuncia di Salegna, recentemente inoltrata all'autorità giudiziaria, ha sortito i primi importanti ed auspicati risultati. Sul finire del 2004 l'esponente mastelliano lanciò il primo grido di allarme, ma le istituzioni presenti sul territorio non riuscirono a evitare un primo scempio al patrimonio archeologico della valle Caudina. Ora, in attesa delle ulteriori determinazioni della Soprintendenza, i lavori sono sospesi, al fine di consentire indagini più accurate. Nell'occasione, Salegna ha dichiarato: «L'auspicato interessamento della Soprintendenza mi infonde ottimismo circa la tutela della parte restante dell'acquedotto, un'opera che può essere recuperata e riportata alla luce. Allo stato dispiace che le mie sollecitazioni non siano state prese in considerazione a tempo debito, quando la distruzione del tratto dell'acquedotto, poi demolito dalle ruspe, poteva essere ancora evitata. Resta anche la minaccia per il condotto augusteo costituita dalla costruzione del cavalcavia sulla provinciale Airola-Bucciano».
06/08/2006 Il Mattino
Airola. Sospesi i lavori della costruenda Fondovalle Isclero in località Monticello, nei pressi del tunnel di recente inaugurazione, per disposizione della Soprintendenza per i beni archeologici delle province di Salerno, Avellino e Benevento, che ha comunicato la propria decisione al comando dei carabinieri e della polizia municipale nonché al settore tecnico dell'Amministrazione provinciale, committente dell'opera, ed all'Ufficio archeologico di Montesarchio, dopo aver costatato, tramite il funzionario responsabile di zona, a conclusione di un sopralluogo richiesto dal responsabile del dipartimento cultura dell'Udeur, Mario Salegna, la distruzione di circa cinquanta metri dell'acquedotto Giulio, fatto realizzare da Cesare Ottaviano Augusto nel 34-33 a.C.. Alla luce dei fatti, la denuncia di Salegna, recentemente inoltrata all'autorità giudiziaria, ha sortito i primi importanti ed auspicati risultati. Sul finire del 2004 l'esponente mastelliano lanciò il primo grido di allarme, ma le istituzioni presenti sul territorio non riuscirono a evitare un primo scempio al patrimonio archeologico della valle Caudina. Ora, in attesa delle ulteriori determinazioni della Soprintendenza, i lavori sono sospesi, al fine di consentire indagini più accurate. Nell'occasione, Salegna ha dichiarato: «L'auspicato interessamento della Soprintendenza mi infonde ottimismo circa la tutela della parte restante dell'acquedotto, un'opera che può essere recuperata e riportata alla luce. Allo stato dispiace che le mie sollecitazioni non siano state prese in considerazione a tempo debito, quando la distruzione del tratto dell'acquedotto, poi demolito dalle ruspe, poteva essere ancora evitata. Resta anche la minaccia per il condotto augusteo costituita dalla costruzione del cavalcavia sulla provinciale Airola-Bucciano».