Ricostruzione di una nave da carico romana. Tali navi erano molto larghe, superando spesso in tal senso il limite di un quarto dell’intera lunghezza: il che permetteva anche in caso di sbarco in terra nemica di accostarsi molto alla riva. Esse avevano a poppa una cabina riservata al comandante e ai suoi aiutanti, dietro la quale si levava una costruzione molto più alta della prua e cinta da una robusta ringhiera in legno. A differenza delle navi da guerra, quelle da carico andavano quasi sempre a vela: usavano infatti i remi solo in caso di bonaccia o di particolari manovre.