NAPOLI - Domus, tombe e fornaci dell´epoca di Spartaco
STELLA CERVASIO
SABATO, 20 SETTEMBRE 2008 la repubblica - Napoli
Apre il mausoleo delle "Carceri Vecchie" a San Prisco. Cantieri per altri monumenti
Oggi alle 17 sarà aperto al pubblico, a cura del Gruppo archeologico Francesco Saverio Gualtieri il mausoleo detto "Carceri Vecchie" lungo la via Appia nel comune di San Prisco. L´apertura prevede una serata che coniugherà archeologia, musica, poesie e attualità nello scenario delle Carceri, la più grande costruzione funeraria della Campania, ancora semisconosciuta. Alcune guide esperte di archeologia illustreranno il sito ai visitatori; alle 19 seguirà il concerto di musica contemporanea di Emilio Di Donato alla direzione del quintetto composto, oltre che dallo stesso musicista (chitarra) da Sara e Marta Di Donato (violino e tastiere), Annalisa Messina (voce), Pina Valentino (ritmica) e Anastasia Cecere (flauto). L´esecuzione sarà preceduta da un reading di poesie. Allo stand Unicef ci sarà il doppio cd degli Artisti Casertani per l´Unicef, prodotto per raccogliere fondi destinati ai bambini palestinesi. Ci sarà anche uno stand dell´associazione Liberalibri per lo scambio dei libri già letti. L´organizzazione è curata anche dal periodico online "Casertamusica", che conta 140 mila visitatori-lettori mensili. www.casertamusica.com.
"Una strada non si accontenta di vivere di passato, e nemmeno di presente: in qualche modo lancia un segnale per l´avvenire". Lo sostiene il medievista francese Jacques Le Goff, parlando delle strade dell´antichità di cui ancora v´è traccia nel nostro territorio.
C´è movimento sulle grandi strade del passato. Alle 17 di oggi riaprono le Carceri Vecchie sull´Appia, nel punto in cui tocca il comune di San Prisco. "Carceri" è uno dei nomi arrivati fino a noi, per i legami che si tramandano con la rivolta degli schiavi al seguito del leader Spartaco o per analogie architettoniche (la forma circolare) con il carcere Mamertino di Roma, dove furono rinchiusi Pietro e Paolo. La visita di oggi metterà in evidenza la funzione di mausoleo per la sepoltura, dell´edificio di epoca sillana (I avanti Cristo), poi profondamente rimaneggiato all´interno, con la trasformazione della pianta a croce latina, in modo che all´interno non ci si accorge di essere in un edificio circolare. Grazie all´impegno - affidatogli dalla soprintendenza - di un gruppo archeologico casertano, il "Francesco Saverio Gualtieri", questo piccolo pezzo di via Appia apre al pubblico, sia pure per 24 ore. Meglio di niente. C´è tutto un mondo, di verde e suggestione d´antico, sull´Appia. Anche in quella parte dei 540 chilometri della regina di tutte le consolari che passa per la Campania. Ma spesso è come se così non fosse. «Gli abitanti della zona - dicono Alessia Ventriglia e Pia Di Donato, che organizzano l´incontro di oggi - non conoscono questi monumenti. E chiedono sempre più spesso di tenerli aperti». I tumuli degli Orazi e Curiazi, il mausoleo attribuito all´imperatore Gallieno in territorio laziale - dove almeno i siti dell´Appia antica sono stati compattati nel parco archeologico regionale - sono gli altri e più celebri monumenti funebri disseminati sull´antica strada. Nei prossimi mesi saranno aperti a turno anche gli altri monumenti affidati all´archeogruppo casertano: la Fornace etrusca, al confine con San Prisco, la Domus romana degli Orti a Santa Maria Capua Vetere e la Conocchia, altro colombario funebre, nel comune di Curti.
Sarebbe utile anche per il tratto campano dell´Appia, un progetto come quello presentato nella sede del Banco di Napoli, in via Toledo, da Civita nello scorso mese di luglio per le vie Francigene del Sud, che si è concretizzato in un volume edito dalla stessa associazione romana con San Paolo-Banconapoli e Finmeccanica e con i contributi di Antonio Paolucci e Franco Cardini. Il progetto che "allunga" l´itinerario dei pellegrinaggi Roma-Gerusalemme oltre il percorso che da Canterbury conduceva alla Capitale, prevede per il prossimo 11 ottobre uno spettacolo di Neri Marcoré a Bitonto in Puglia, in uno dei monumenti toccati dalla strada dei pellegrinaggi, che in Campania attraversa il Sannio. Nel sito www.galtiterno.it viene illustrato il progetto generale dei "Cammini d´Europa Cammini di Santiago e via Francigene", che propone il percorso in bicicletta da Faicchio a Buonalbergo (82 chilometri), sulla strada che passa anche per i vigneti e i frutteti di Guardia Sanframondi, Cerreto Sannita, Castelvenere.
STELLA CERVASIO
SABATO, 20 SETTEMBRE 2008 la repubblica - Napoli
Apre il mausoleo delle "Carceri Vecchie" a San Prisco. Cantieri per altri monumenti
Oggi alle 17 sarà aperto al pubblico, a cura del Gruppo archeologico Francesco Saverio Gualtieri il mausoleo detto "Carceri Vecchie" lungo la via Appia nel comune di San Prisco. L´apertura prevede una serata che coniugherà archeologia, musica, poesie e attualità nello scenario delle Carceri, la più grande costruzione funeraria della Campania, ancora semisconosciuta. Alcune guide esperte di archeologia illustreranno il sito ai visitatori; alle 19 seguirà il concerto di musica contemporanea di Emilio Di Donato alla direzione del quintetto composto, oltre che dallo stesso musicista (chitarra) da Sara e Marta Di Donato (violino e tastiere), Annalisa Messina (voce), Pina Valentino (ritmica) e Anastasia Cecere (flauto). L´esecuzione sarà preceduta da un reading di poesie. Allo stand Unicef ci sarà il doppio cd degli Artisti Casertani per l´Unicef, prodotto per raccogliere fondi destinati ai bambini palestinesi. Ci sarà anche uno stand dell´associazione Liberalibri per lo scambio dei libri già letti. L´organizzazione è curata anche dal periodico online "Casertamusica", che conta 140 mila visitatori-lettori mensili. www.casertamusica.com.
"Una strada non si accontenta di vivere di passato, e nemmeno di presente: in qualche modo lancia un segnale per l´avvenire". Lo sostiene il medievista francese Jacques Le Goff, parlando delle strade dell´antichità di cui ancora v´è traccia nel nostro territorio.
C´è movimento sulle grandi strade del passato. Alle 17 di oggi riaprono le Carceri Vecchie sull´Appia, nel punto in cui tocca il comune di San Prisco. "Carceri" è uno dei nomi arrivati fino a noi, per i legami che si tramandano con la rivolta degli schiavi al seguito del leader Spartaco o per analogie architettoniche (la forma circolare) con il carcere Mamertino di Roma, dove furono rinchiusi Pietro e Paolo. La visita di oggi metterà in evidenza la funzione di mausoleo per la sepoltura, dell´edificio di epoca sillana (I avanti Cristo), poi profondamente rimaneggiato all´interno, con la trasformazione della pianta a croce latina, in modo che all´interno non ci si accorge di essere in un edificio circolare. Grazie all´impegno - affidatogli dalla soprintendenza - di un gruppo archeologico casertano, il "Francesco Saverio Gualtieri", questo piccolo pezzo di via Appia apre al pubblico, sia pure per 24 ore. Meglio di niente. C´è tutto un mondo, di verde e suggestione d´antico, sull´Appia. Anche in quella parte dei 540 chilometri della regina di tutte le consolari che passa per la Campania. Ma spesso è come se così non fosse. «Gli abitanti della zona - dicono Alessia Ventriglia e Pia Di Donato, che organizzano l´incontro di oggi - non conoscono questi monumenti. E chiedono sempre più spesso di tenerli aperti». I tumuli degli Orazi e Curiazi, il mausoleo attribuito all´imperatore Gallieno in territorio laziale - dove almeno i siti dell´Appia antica sono stati compattati nel parco archeologico regionale - sono gli altri e più celebri monumenti funebri disseminati sull´antica strada. Nei prossimi mesi saranno aperti a turno anche gli altri monumenti affidati all´archeogruppo casertano: la Fornace etrusca, al confine con San Prisco, la Domus romana degli Orti a Santa Maria Capua Vetere e la Conocchia, altro colombario funebre, nel comune di Curti.
Sarebbe utile anche per il tratto campano dell´Appia, un progetto come quello presentato nella sede del Banco di Napoli, in via Toledo, da Civita nello scorso mese di luglio per le vie Francigene del Sud, che si è concretizzato in un volume edito dalla stessa associazione romana con San Paolo-Banconapoli e Finmeccanica e con i contributi di Antonio Paolucci e Franco Cardini. Il progetto che "allunga" l´itinerario dei pellegrinaggi Roma-Gerusalemme oltre il percorso che da Canterbury conduceva alla Capitale, prevede per il prossimo 11 ottobre uno spettacolo di Neri Marcoré a Bitonto in Puglia, in uno dei monumenti toccati dalla strada dei pellegrinaggi, che in Campania attraversa il Sannio. Nel sito www.galtiterno.it viene illustrato il progetto generale dei "Cammini d´Europa Cammini di Santiago e via Francigene", che propone il percorso in bicicletta da Faicchio a Buonalbergo (82 chilometri), sulla strada che passa anche per i vigneti e i frutteti di Guardia Sanframondi, Cerreto Sannita, Castelvenere.