Mostra al Museo della Civiltà romana
RORY CAPPELLI
02 novembre 2008, LA REPUBBLICA - ROMA
Al Museo della civiltà romana la mostra "Il divo è tratto" sulle tavole illustrate di Gilles Chaillet una passeggiata nella città al tempo dei Cesari. Tra vita quotidiana, monumenti e ricerca storica
Un archeologo guida i visitatori Postazioni interattive, foto e filmati
La nebbia e l´umidità del mattino. Il tempio di Giove - il Campidoglio - con le sue bianche colonne e la sua mitologia raccontata per fregi. La Rupe Tarpea, poco oltre il Campidoglio, dove si gettavano i traditori. Laggiù il Quirinale, proprio accanto al Viminale. E poi l´Esquilino, l´Aventino, il Palatino. I colli di Roma. Tutt´intorno il brulicare della vita quotidiana, che la sera si arresta, con il buio che non è ancora stato domato dall´elettricità, e si accende, molto presto, con la luce del giorno. Non è difficile immaginare la nebbia e l´umidità del mattino della Roma di quasi duemila anni fa, nel 314 d. C., quando Roma era circondata da foreste e paludi più o meno bonificate, "passeggiando" tra le tavole di Gilles Chaillet.
Tutte esposte - sono una ventina - al Museo della Civiltà romana in una mostra promossa dall´assessorato alle Politiche culturali, dalla Sovraintenza e ideata da Vivalibri. Il divo è tratto. A passeggio con Gilles Chaillet, tra segni e disegni, nella Roma dei Cesari nasce dalla passione di Chaillet per i fumetti (è un disegnatore) e per la Roma antica. Un lavoro mastodontico e da certosino lo aveva già portato, lo scorso anno, a pubblicare un libro che è persino diventato un testo universitario. Accanto alle tavole, «dettagliate e fedeli dal punto di vista storico, almeno per le conoscenze archeologiche attuali», spiega, nel libro c´era il racconto di un immaginario Flavio che da Eraclea Pontica, una colonia del Bosforo, arriva a Roma per recare un messaggio all´imperatore Costantino. In mostra ci saranno visite guidate con un attore vestito come Flavio che condurrà nella Roma dei Cesari, animando con racconti e drammatizzazioni il percorso espositivo. Le visite saranno condotte anche da un archeologo che aiuterà a immaginare meglio come doveva essere la città nell´età imperiale. Con le loro parole, forse, si riuscirà a sentire l´odore dei mercati del Foro Olitorio e del Foro Boario, i mercati delle verdure e della carne, il rumore delle carrozze, a vedere le toilette dei dominus e le stolae delle donne, ad entrare nelle case delle insulae, l´interno delle tabernae, ad assistere ai riti per Giove, Giunone e Minerva, a seguire le processioni per Iside, la divinità che arriva dall´Egitto, o a partecipare, inorriditi, ai sacrifici (di tori) per Cibele, proveniente dall´attuale Turchia, o al culto di Mitra che arriva invece dalla Persia (l´Iran di oggi).
Le tavole, tra il fumettistico e il topografico, della grandezza di tre metri e mezzo per due ognuna, realizzate in due anni per un totale di cinquemila ore di lavoro, saranno esposte, nelle sale del museo, insieme ai reperti che raccontano la storia della città e della sua bellezza: fino ad arrivare al grande plastico in gesso realizzato agli inizi del Novecento da Italo Gismondi. Qua e là postazioni interattive studiate per "interagire" proprio con il plastico permetteranno al visitatore di scoprire le funzioni e gli usi di tutte le parti dell´opera di Gismondi e quindi della Città Eterna, anche attraverso l´ausilio di immagini e filmati. Anche le tavole di Chaillet sono state rielaborate per essere osservate fin nei minimi dettagli. Fino a immaginare la nebbia e l´umidità del mattino.
Museo della Civiltà Romana - Piazza Agnelli 10 - Dal 5 novembre al 1 marzo 2009 - Info: tel. 060608 - www.museociviltaromana.it
RORY CAPPELLI
02 novembre 2008, LA REPUBBLICA - ROMA
Al Museo della civiltà romana la mostra "Il divo è tratto" sulle tavole illustrate di Gilles Chaillet una passeggiata nella città al tempo dei Cesari. Tra vita quotidiana, monumenti e ricerca storica
Un archeologo guida i visitatori Postazioni interattive, foto e filmati
La nebbia e l´umidità del mattino. Il tempio di Giove - il Campidoglio - con le sue bianche colonne e la sua mitologia raccontata per fregi. La Rupe Tarpea, poco oltre il Campidoglio, dove si gettavano i traditori. Laggiù il Quirinale, proprio accanto al Viminale. E poi l´Esquilino, l´Aventino, il Palatino. I colli di Roma. Tutt´intorno il brulicare della vita quotidiana, che la sera si arresta, con il buio che non è ancora stato domato dall´elettricità, e si accende, molto presto, con la luce del giorno. Non è difficile immaginare la nebbia e l´umidità del mattino della Roma di quasi duemila anni fa, nel 314 d. C., quando Roma era circondata da foreste e paludi più o meno bonificate, "passeggiando" tra le tavole di Gilles Chaillet.
Tutte esposte - sono una ventina - al Museo della Civiltà romana in una mostra promossa dall´assessorato alle Politiche culturali, dalla Sovraintenza e ideata da Vivalibri. Il divo è tratto. A passeggio con Gilles Chaillet, tra segni e disegni, nella Roma dei Cesari nasce dalla passione di Chaillet per i fumetti (è un disegnatore) e per la Roma antica. Un lavoro mastodontico e da certosino lo aveva già portato, lo scorso anno, a pubblicare un libro che è persino diventato un testo universitario. Accanto alle tavole, «dettagliate e fedeli dal punto di vista storico, almeno per le conoscenze archeologiche attuali», spiega, nel libro c´era il racconto di un immaginario Flavio che da Eraclea Pontica, una colonia del Bosforo, arriva a Roma per recare un messaggio all´imperatore Costantino. In mostra ci saranno visite guidate con un attore vestito come Flavio che condurrà nella Roma dei Cesari, animando con racconti e drammatizzazioni il percorso espositivo. Le visite saranno condotte anche da un archeologo che aiuterà a immaginare meglio come doveva essere la città nell´età imperiale. Con le loro parole, forse, si riuscirà a sentire l´odore dei mercati del Foro Olitorio e del Foro Boario, i mercati delle verdure e della carne, il rumore delle carrozze, a vedere le toilette dei dominus e le stolae delle donne, ad entrare nelle case delle insulae, l´interno delle tabernae, ad assistere ai riti per Giove, Giunone e Minerva, a seguire le processioni per Iside, la divinità che arriva dall´Egitto, o a partecipare, inorriditi, ai sacrifici (di tori) per Cibele, proveniente dall´attuale Turchia, o al culto di Mitra che arriva invece dalla Persia (l´Iran di oggi).
Le tavole, tra il fumettistico e il topografico, della grandezza di tre metri e mezzo per due ognuna, realizzate in due anni per un totale di cinquemila ore di lavoro, saranno esposte, nelle sale del museo, insieme ai reperti che raccontano la storia della città e della sua bellezza: fino ad arrivare al grande plastico in gesso realizzato agli inizi del Novecento da Italo Gismondi. Qua e là postazioni interattive studiate per "interagire" proprio con il plastico permetteranno al visitatore di scoprire le funzioni e gli usi di tutte le parti dell´opera di Gismondi e quindi della Città Eterna, anche attraverso l´ausilio di immagini e filmati. Anche le tavole di Chaillet sono state rielaborate per essere osservate fin nei minimi dettagli. Fino a immaginare la nebbia e l´umidità del mattino.
Museo della Civiltà Romana - Piazza Agnelli 10 - Dal 5 novembre al 1 marzo 2009 - Info: tel. 060608 - www.museociviltaromana.it