Al via a maggio il recupero del carico della nave più antica del Mediterraneo
Antonio Boemo
Il Piccolo 05/11/2008
GRADO Il carico di una delle più antiche e importanti navi del Mediterraneo, risalente attorno al III-IV secolo avanti Cristo, che si trova affondata al largo di Grado e protetta da una rete metallica sarà recuperato nel corso della prossima campagna di scavo subacqueo in programma il prossimo anno e che avrà inizio a maggio. Contestualmente si andrà avanti con l’ultimazione della parte strutturale e di adeguamento tecnico del museo e ne sarà aperta una prima parte che ospiterà i reperti trovati a bordo della nave oneraria romana Iulia Felix risalente al II secolo dopo Cristo, cui si affiancheranno quelli che saranno recuperati appunto il prossimo anno dal relitto che è stato denominato «Grado 2». Nel 2009, dunque, afferma il Soprintendente regionale ai beni archeologici, Luigi Fozzati, riprenderà lo scavo subacqueo con il recupero del carico della “Grado 2” la cui datazione è stata fatta in base alla tipologia di anfore fino a oggi trovate in coperta dopo la segnalazione della presenza del relitto da parte di un pescatore avvenuta un paio d’anni orsono. «Lo scafo è uno dei più antichi e importanti relitti del Mediterraneo – sottolinea Fozzati -; risale addirittura a 400-500 anni prima della Iulia Felix». L’archeologia subacquea sta raccogliendo attorno un gran numero di appassionati tanto che in Germania, per fare un esempio, vi sono dei gruppi di appassionati che organizzano viaggi in tutt’Europa per andare alla scoperta di quanto viene recuperato dal fondo del mare. E’ per questo che il Museo del Mare di Grado dovrebbe diventare un importante catalizzatore di flussi turistici. Di tutto questo si parlerà anche in occasione della prossima Borsa mediterranea del turismo archeologico di Paestum. Dunque non solo del ritrovamento della Iulia Felix risalente al 1987 o il costruendo Museo nazionale di archeologia subacquea (conosciuito come Museo del mare), ma anche, e forse soprattutto, per via di quella che oggi viene identificata come «Grado 2» ovvero uno scafo fra i più antichi e importanti dellarea mediterranea. Nel contesto dell’incontro di Paestum, Fozzati parlerà pure dei programmi del costruendo Museo del mare e della sua apertura: «Verificheremo la possibilità di aprire ogni anno un pezzo del museo e ciò già a partire, sempre in accordo con il Comune, dal prossimo anno». Luigi Fozzati è uno dei relatori ufficiali dell’importante conferenza-tavola rotonda in programma a Paestum nella mattinata di sabato 15 novembre incentrata proprio sul tema: «Archeologia subacquea: prospettive di salvaguardia, valorizzazione e tutela del bene sommerso». L’Isola del Sole continua, dunque, a essere al centro dell’attenzione nazionale. Dopo i due ampi servizi televisivi («Easy Driver» e «Linea Blu») trasmessi sabato scorso da Rai Uno che hanno fatto registrate ottimi livelli di ascolto, si passa a Paestum per una manifestazione fieristica che ha raggiunto ormai livelli internazionali di grande rilevanza dove, grazie all’intervento dell’Aiat e di Turismo Fvg, Grado e Aquileia, ma anche San Canzian, sono stati in passato più volte al centro dell’attenzione. Diversi sono i relatori della tavola rotonda. «Parleremo di quanto avviene in questo settore dell’archeologia subacquea in Italia – afferma il Soprintendente Fozzati - e naturalmente ci soffermeremo anche su Grado». «In specifico parlerò della seconda nave trovata al largo di Grado che risale addirittura al IV-III secolo avanti Cristo; cosa di indubbia rilevanza anche perché dovrebbe essere decisamente meglio conservata rispetto alla Iulia Felix».
Antonio Boemo
Il Piccolo 05/11/2008
GRADO Il carico di una delle più antiche e importanti navi del Mediterraneo, risalente attorno al III-IV secolo avanti Cristo, che si trova affondata al largo di Grado e protetta da una rete metallica sarà recuperato nel corso della prossima campagna di scavo subacqueo in programma il prossimo anno e che avrà inizio a maggio. Contestualmente si andrà avanti con l’ultimazione della parte strutturale e di adeguamento tecnico del museo e ne sarà aperta una prima parte che ospiterà i reperti trovati a bordo della nave oneraria romana Iulia Felix risalente al II secolo dopo Cristo, cui si affiancheranno quelli che saranno recuperati appunto il prossimo anno dal relitto che è stato denominato «Grado 2». Nel 2009, dunque, afferma il Soprintendente regionale ai beni archeologici, Luigi Fozzati, riprenderà lo scavo subacqueo con il recupero del carico della “Grado 2” la cui datazione è stata fatta in base alla tipologia di anfore fino a oggi trovate in coperta dopo la segnalazione della presenza del relitto da parte di un pescatore avvenuta un paio d’anni orsono. «Lo scafo è uno dei più antichi e importanti relitti del Mediterraneo – sottolinea Fozzati -; risale addirittura a 400-500 anni prima della Iulia Felix». L’archeologia subacquea sta raccogliendo attorno un gran numero di appassionati tanto che in Germania, per fare un esempio, vi sono dei gruppi di appassionati che organizzano viaggi in tutt’Europa per andare alla scoperta di quanto viene recuperato dal fondo del mare. E’ per questo che il Museo del Mare di Grado dovrebbe diventare un importante catalizzatore di flussi turistici. Di tutto questo si parlerà anche in occasione della prossima Borsa mediterranea del turismo archeologico di Paestum. Dunque non solo del ritrovamento della Iulia Felix risalente al 1987 o il costruendo Museo nazionale di archeologia subacquea (conosciuito come Museo del mare), ma anche, e forse soprattutto, per via di quella che oggi viene identificata come «Grado 2» ovvero uno scafo fra i più antichi e importanti dellarea mediterranea. Nel contesto dell’incontro di Paestum, Fozzati parlerà pure dei programmi del costruendo Museo del mare e della sua apertura: «Verificheremo la possibilità di aprire ogni anno un pezzo del museo e ciò già a partire, sempre in accordo con il Comune, dal prossimo anno». Luigi Fozzati è uno dei relatori ufficiali dell’importante conferenza-tavola rotonda in programma a Paestum nella mattinata di sabato 15 novembre incentrata proprio sul tema: «Archeologia subacquea: prospettive di salvaguardia, valorizzazione e tutela del bene sommerso». L’Isola del Sole continua, dunque, a essere al centro dell’attenzione nazionale. Dopo i due ampi servizi televisivi («Easy Driver» e «Linea Blu») trasmessi sabato scorso da Rai Uno che hanno fatto registrate ottimi livelli di ascolto, si passa a Paestum per una manifestazione fieristica che ha raggiunto ormai livelli internazionali di grande rilevanza dove, grazie all’intervento dell’Aiat e di Turismo Fvg, Grado e Aquileia, ma anche San Canzian, sono stati in passato più volte al centro dell’attenzione. Diversi sono i relatori della tavola rotonda. «Parleremo di quanto avviene in questo settore dell’archeologia subacquea in Italia – afferma il Soprintendente Fozzati - e naturalmente ci soffermeremo anche su Grado». «In specifico parlerò della seconda nave trovata al largo di Grado che risale addirittura al IV-III secolo avanti Cristo; cosa di indubbia rilevanza anche perché dovrebbe essere decisamente meglio conservata rispetto alla Iulia Felix».