ROMA - Proteste, giudici e dimissioni II percorso a ostacoli del Pincio
Edoardo Sassi
Corriere della Sera (Roma) 10/08/2008
Un documento breve, più o meno tre cartelle e suddiviso in tre parti, che pur senza prendere una decisione netta contiene di fatto un sostanziale via libera, nell`aria ormai da una ventina di giorni come più volte anticipato su queste pagine, alla contestatissima opera pubblica, all`epoca fortemente voluta dal sindaco Walter Veltroni.
Tra i cinque saggi, il presidente dell`ordine degli architetti Amedeo Schiattarella, che confermala notizia della consegna ad Alemanno, ma preferisce non rilasciare alcuna dichiarazione:
«La relazione è stata consegnata al sindaco in maniera riservata - le sue parole - ma non intendo fare commenti fino a quando il contenuto non sarà reso pubblico».
Sul sì però la commissione si è spaccata, con lo storico dell`architettura Giorgio Muratore che contestualmente al documento collettivo, che pure ha formato insieme agli altri, ha inviato ad Alemanno, sempre venerdì, una «memoria aggiuntiva».
«Solo per spirito di collaborazione con l`amministrazione - ha spiegato il professore - ho fin qui aderito ripromettendomi peraltro, se le cose all`interno della Commissione non potranno chiarirsi al più presto, di prenderne ufficialmente le distanze (in buona sostanza e a malincuore, non vedo, purtroppo, alternativa alle mie eventuali dimissioni), al fine della tutela e della salvaguardia di uno dei tesori più preziosi della nostra capitale e anche della mia onorabilità scientifica e professionale».
Per il futuro parking sotterraneo, lavoro osteggiato, oltre che da Italia Nostra, anche dal gotha dell`intellighenzia (in gran parte di sinistra) - urbanisti, storici dell`arte e architetti, tra i quali anche il presidente del Consiglio Superiore per i Beni Culturali, Salvatore Settis - non è comunque detta l`ultima parola (che spetta al sindaco, o alla magistratura, visto che sull`intera questione - appalto, permessi ecc - sta indagando il pm Paolo Ferri).
La stessa commissione di saggi comunque, solo dopo la relazione finale del soprintendente all`archeologia Angelo Bottini sui ritrovamenti effettuati, pare stilerà un suo parere definitivo. Intanto sul «sì» al prosieguo del cantiere contenuto nella relazione («sì», stando alle indiscrezioni, voluto soprattutto
da Schiattarella e dal collega «saggio» Duilio Rossi, presidente dell`ordine degli ingegneri) si spacca anche la politica, compreso quel centrodestra che per anni si è opposto all`opera quando era all`opposizione in Campidoglio. Diverse in particolar modo le posizioni all`interno dell`ala Forza Italia del Pdl. Al «sì» ai lavori, annunciato a sorpresa su queste pagine dal sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro, avevano fatto seguito le critiche del collega Fabrizio Cicchetto, che dei deputati del Pdl è presidente. Cicchetto nelle ultime ore è tornato sul tema, giudicando «inquietanti» quelle che fino a ieri erano indiscrezioni sulla fattibilità di un`opera targata Veltroni e da più fronti considerata scandalosa oltre che apertamente osteggiata dallo stesso Alemanno in campagna elettorale.
Contraria al parking anche la deputata Beatrice Lorenzin, ex consigliera capitolina: «Al di là delle questioni archeologiche e ambientali - ha spiegato - rimaniamo ancora scettici sull`opportunità di un`opera così invasiva. Negli scorsi anni abbiamo più volte contestato la decisone della giunta Veltroni di realizzare un`opera che non solo non soddisfa la bulimica fame di parcheggi della Capitale, ma che distoglie anche risorse dall`esigenza di un restyling di tutta l`area del Pincio e di Villa Borghese».
Edoardo Sassi
Corriere della Sera (Roma) 10/08/2008
Un documento breve, più o meno tre cartelle e suddiviso in tre parti, che pur senza prendere una decisione netta contiene di fatto un sostanziale via libera, nell`aria ormai da una ventina di giorni come più volte anticipato su queste pagine, alla contestatissima opera pubblica, all`epoca fortemente voluta dal sindaco Walter Veltroni.
Tra i cinque saggi, il presidente dell`ordine degli architetti Amedeo Schiattarella, che confermala notizia della consegna ad Alemanno, ma preferisce non rilasciare alcuna dichiarazione:
«La relazione è stata consegnata al sindaco in maniera riservata - le sue parole - ma non intendo fare commenti fino a quando il contenuto non sarà reso pubblico».
Sul sì però la commissione si è spaccata, con lo storico dell`architettura Giorgio Muratore che contestualmente al documento collettivo, che pure ha formato insieme agli altri, ha inviato ad Alemanno, sempre venerdì, una «memoria aggiuntiva».
«Solo per spirito di collaborazione con l`amministrazione - ha spiegato il professore - ho fin qui aderito ripromettendomi peraltro, se le cose all`interno della Commissione non potranno chiarirsi al più presto, di prenderne ufficialmente le distanze (in buona sostanza e a malincuore, non vedo, purtroppo, alternativa alle mie eventuali dimissioni), al fine della tutela e della salvaguardia di uno dei tesori più preziosi della nostra capitale e anche della mia onorabilità scientifica e professionale».
Per il futuro parking sotterraneo, lavoro osteggiato, oltre che da Italia Nostra, anche dal gotha dell`intellighenzia (in gran parte di sinistra) - urbanisti, storici dell`arte e architetti, tra i quali anche il presidente del Consiglio Superiore per i Beni Culturali, Salvatore Settis - non è comunque detta l`ultima parola (che spetta al sindaco, o alla magistratura, visto che sull`intera questione - appalto, permessi ecc - sta indagando il pm Paolo Ferri).
La stessa commissione di saggi comunque, solo dopo la relazione finale del soprintendente all`archeologia Angelo Bottini sui ritrovamenti effettuati, pare stilerà un suo parere definitivo. Intanto sul «sì» al prosieguo del cantiere contenuto nella relazione («sì», stando alle indiscrezioni, voluto soprattutto
da Schiattarella e dal collega «saggio» Duilio Rossi, presidente dell`ordine degli ingegneri) si spacca anche la politica, compreso quel centrodestra che per anni si è opposto all`opera quando era all`opposizione in Campidoglio. Diverse in particolar modo le posizioni all`interno dell`ala Forza Italia del Pdl. Al «sì» ai lavori, annunciato a sorpresa su queste pagine dal sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro, avevano fatto seguito le critiche del collega Fabrizio Cicchetto, che dei deputati del Pdl è presidente. Cicchetto nelle ultime ore è tornato sul tema, giudicando «inquietanti» quelle che fino a ieri erano indiscrezioni sulla fattibilità di un`opera targata Veltroni e da più fronti considerata scandalosa oltre che apertamente osteggiata dallo stesso Alemanno in campagna elettorale.
Contraria al parking anche la deputata Beatrice Lorenzin, ex consigliera capitolina: «Al di là delle questioni archeologiche e ambientali - ha spiegato - rimaniamo ancora scettici sull`opportunità di un`opera così invasiva. Negli scorsi anni abbiamo più volte contestato la decisone della giunta Veltroni di realizzare un`opera che non solo non soddisfa la bulimica fame di parcheggi della Capitale, ma che distoglie anche risorse dall`esigenza di un restyling di tutta l`area del Pincio e di Villa Borghese».