La Repubblica 21.1.08
Roma. Rosso pompeiano. La decorazione pittorica nelle collezioni del Museo Nazionale di Napoli e Pompei
Palazzo Massimo alle Terme. Fino al 30 marzo.
La pittura decorativa parietale romana viene comunemente detta stile pompeiano, con riferimento ai ritrovamenti effettuati nelle dimore della città vesuviana, distrutta nel 79 a. C. Questo stile si articola in quattro fasi: nella prima, imita un rivestimento a lastre marmoree, nella seconda, è caratterizzato da vedute architettoniche e paesaggistiche, da quadri con statue, figure umane e animali, nella terza, dalla predilezione per l'ornamentazione policroma, nella quarta, da un particolare impiego di materiali fantastici. A partire dal 1739 i Borboni fecero staccare alcuni frammenti dalle pareti affrescate delle case di Ercolano, Pompei, Stabia e Boscotrecase. Ora questi frammenti, incorniciati, sono esposti insieme a intere pareti dipinte di Moregine, della Casa del Bracciale d'oro, della villa di Livia, moglie di Augusto.
Roma. Rosso pompeiano. La decorazione pittorica nelle collezioni del Museo Nazionale di Napoli e Pompei
Palazzo Massimo alle Terme. Fino al 30 marzo.
La pittura decorativa parietale romana viene comunemente detta stile pompeiano, con riferimento ai ritrovamenti effettuati nelle dimore della città vesuviana, distrutta nel 79 a. C. Questo stile si articola in quattro fasi: nella prima, imita un rivestimento a lastre marmoree, nella seconda, è caratterizzato da vedute architettoniche e paesaggistiche, da quadri con statue, figure umane e animali, nella terza, dalla predilezione per l'ornamentazione policroma, nella quarta, da un particolare impiego di materiali fantastici. A partire dal 1739 i Borboni fecero staccare alcuni frammenti dalle pareti affrescate delle case di Ercolano, Pompei, Stabia e Boscotrecase. Ora questi frammenti, incorniciati, sono esposti insieme a intere pareti dipinte di Moregine, della Casa del Bracciale d'oro, della villa di Livia, moglie di Augusto.