Latini.
Popoli indoeuropei del gruppo italico, che abitavano il Lazio, in villaggi posti sulle alture e cinti da mura, per difendersi dai Sabini, popoli che scendevano dalla montagna. Di questi villaggi, i più forti assorbirono i più deboli e si formarono centri, quali Alba Longa, Tuscolo, Ariccia, Lanuvio, Tibur, Preneste, Gabi. Fidene, Ardea, Laurento e, fra gli ultimi, Roma.
Queste città avevano comuni istituzioni religiose e si radunavano sotto la supremazia di Alba Longa sul monte Albano, presso il santuario di Giove Laziale, dove in primavera si celebravano 1e feriae latinae; la lega delle città latine si mostrò dapprima ostile a Roma, che s’ingrandiva e diventava una pericolosa antagonista di Alba; però nel 493 ac. quando incombeva la minaccia dei Volsci e degli Equi, Roma e la lega strinsero una alleanza, che fu detta foedus Cassianurm Tuttavia i dopo la prima guerra sannitica, la lega latina si alleò, coi Campani contro Roma, ma fu vinta definitivamente, venne sciolta e Roma strinse patti separati con le singole città, alcune delle quali ottennero la cittadinanza romana, altre la cittadinanza senza il diritto di voto (CERITI), altre vennero considerate colonie latine; così pure colonie sul tipo di quelle latine vennero fon- date anche fuori del Lazio .
Dopo la guerra sociale le colonie latine ebbero la cittadinanza romana, insieme con le città della regione cispadana, mentre le città della Gallia Transpadana ebbero il diritto latino. Poi il diritto latino fu concesso alle province, fino all’editto di Caracalla in seguito al quale la cittadinanza romana fu concessa a quasi tutto l’impero e queste distinzioni scomparvero