L’Ara Pacis ritrova i colori. Caleidoscopio con led a basso consumo sui marmi antichi
21-11-2009, CORRIERE DELLA SERA
L’evento Domani sera dalle 22 a mezzanotte l’esperimento di luce che potrà essere ripetuto
L’imperatore Augusto, redivivo per l’occasione, non avrebbe nulla da eccepire. Ammaliato dall’artificio tecnologico, approverebbe il caleidoscopio acceso sui marmi antichi: ne è convinto Umberto Broccoli, sovrintendente capitolino ai Beni culturali, entusiasta del progetto «L’Ara Pacis a colori» che domani (alle 21 per gli addetti ai lavori, dalle 22 a mezzanotte per il grande pubblico) animerà il monumento. L’iniziativa, realizzata con il contributo di Gros (Gruppo romano supermercati), è nel solco di un esperimento analogo: l’animazione del fronte occidentale, il 23 settembre dell’anno scorso, per festeggiare il compleanno di Ottaviano. «Un successo – ricorda Broccoli – con i torpedoni di giapponesi fermi davanti alla teca illuminata. L’evento ha avuto un’eco incredibile sulla stampa internazionale». Motivo in più per tentare il bis e rilanciare: il software con led a basso consumo, messo a punto da un team di esperti, farà rivivere le cromie originarie dei bassorilievi. Bando ai camouflage spettacolari, le tinte si atterranno ai risultati delle analisi svolte dai laboratori scientifici dei Musei Vaticani. Non solo. I test sul reperto sono avvalorati dal confronto con la pittura pompeiana e con opere più tarde. Risultato: la lorica di Marte tornerà a vibrare di un rosso sanguigno, mentre il grande fregio vegetale si accenderà di mille sfumature. Novità, la tavolozza digitale colorerà anche il lato posteriore. Tra le esperienze più affascinanti, la ricostruzione virtuale del pannello con l’effigie della Dea Roma: «È rimasto solo un brandello smozzicato e le figure che si immagina lo affiancassero – anticipa il sovrintendente – appariranno per la prima volta». Vestiti di luci e tonalità, ora timbriche ora scialbate, anche gli altri fregi: di Enea che sacrifica ai Penati, del Lupercale e della Tellus. In dotazione permanente, il nuovo sistema potrà essere utilizzato in circostanze speciali, ad esempio per il Natale di Roma. «Stiamo pensando di sperimentarlo anche sulla Colonna Traiana – rivela Umberto Croppi, titolare della Cultura – per una fruizione stimolante, in linea con le nuove modalità di approccio ai contenuti tradizionali ». Formula vincente, valuta Croppi, se il circuito dei musei romani ha registrato un aumento dei visitatori dell’8 per cento. Francesco Marcolini, presidente di Zètema, plaude al connubio virtuoso pubblico-privato: «Abbiamo concluso un accordo con Federlazio per collaborare al recupero dei monumenti storici e alla valorizzazione del patrimonio ».
Maria Egizia Fiaschetti
21-11-2009, CORRIERE DELLA SERA
L’evento Domani sera dalle 22 a mezzanotte l’esperimento di luce che potrà essere ripetuto
L’imperatore Augusto, redivivo per l’occasione, non avrebbe nulla da eccepire. Ammaliato dall’artificio tecnologico, approverebbe il caleidoscopio acceso sui marmi antichi: ne è convinto Umberto Broccoli, sovrintendente capitolino ai Beni culturali, entusiasta del progetto «L’Ara Pacis a colori» che domani (alle 21 per gli addetti ai lavori, dalle 22 a mezzanotte per il grande pubblico) animerà il monumento. L’iniziativa, realizzata con il contributo di Gros (Gruppo romano supermercati), è nel solco di un esperimento analogo: l’animazione del fronte occidentale, il 23 settembre dell’anno scorso, per festeggiare il compleanno di Ottaviano. «Un successo – ricorda Broccoli – con i torpedoni di giapponesi fermi davanti alla teca illuminata. L’evento ha avuto un’eco incredibile sulla stampa internazionale». Motivo in più per tentare il bis e rilanciare: il software con led a basso consumo, messo a punto da un team di esperti, farà rivivere le cromie originarie dei bassorilievi. Bando ai camouflage spettacolari, le tinte si atterranno ai risultati delle analisi svolte dai laboratori scientifici dei Musei Vaticani. Non solo. I test sul reperto sono avvalorati dal confronto con la pittura pompeiana e con opere più tarde. Risultato: la lorica di Marte tornerà a vibrare di un rosso sanguigno, mentre il grande fregio vegetale si accenderà di mille sfumature. Novità, la tavolozza digitale colorerà anche il lato posteriore. Tra le esperienze più affascinanti, la ricostruzione virtuale del pannello con l’effigie della Dea Roma: «È rimasto solo un brandello smozzicato e le figure che si immagina lo affiancassero – anticipa il sovrintendente – appariranno per la prima volta». Vestiti di luci e tonalità, ora timbriche ora scialbate, anche gli altri fregi: di Enea che sacrifica ai Penati, del Lupercale e della Tellus. In dotazione permanente, il nuovo sistema potrà essere utilizzato in circostanze speciali, ad esempio per il Natale di Roma. «Stiamo pensando di sperimentarlo anche sulla Colonna Traiana – rivela Umberto Croppi, titolare della Cultura – per una fruizione stimolante, in linea con le nuove modalità di approccio ai contenuti tradizionali ». Formula vincente, valuta Croppi, se il circuito dei musei romani ha registrato un aumento dei visitatori dell’8 per cento. Francesco Marcolini, presidente di Zètema, plaude al connubio virtuoso pubblico-privato: «Abbiamo concluso un accordo con Federlazio per collaborare al recupero dei monumenti storici e alla valorizzazione del patrimonio ».
Maria Egizia Fiaschetti