Statue parlanti: al via il restauro di Madama Lucrezia
MARIA GRAZIA FILIPPI
Messaggero (Roma) 15/06/2009
E ora tocca a Madama Lucrezia. Dopo l'Abate Luigi, che a fine giugno a piazza Vidoni verrà spacchettato dai ponteggi che lo hanno custodito durante questo mese e mezzo di restauro, da oggi sarà la volta del colossale busto marmoreo femminile, quasi completamente sfigurato dalle intemperie, che dall'angolo di piazza San Marco domina l'Altare della Patria. L'intervento di restauro conservativo di Madama Lucrezia fa parte del progetto di recupero delle quattro statue parlanti di Roma che dopo l'Abate Luigi e la matrona romana continuerà con il recupero delle statue del Facchino e del famoso Pasquino. Un'iniziativa dell'Associazione Abitanti Centro Storico che ha l'obiettivo di recuperare monumenti del cuore di Roma per renderli maggiormente fruibili dai cittadini. «Regione, Provincia e Primo Municipio ci hanno sostenuto in quest'avventura - spiega il presidente dell'associazione abitanti del centro storico Viviana di Capua - con loro anche un gruppo di sponsor privati: Cam Edilizia, Fit e Saba Italia. Con circa 100 mila euro di fmanziamenti riusciremo a restaurare le quattro statue parlanti che a Roma vantano una lunga tradizione: sono le statue sotto le quali i romani deponevano delle tavolette di satira politica che punzecchiavano i potenti di allora». A dirigere i lavori Giulia Ghia, storica dell'arte e restauratrice che ha anche curato il progetto d'intervento. «I lavori effettuati sulla statua dell'Abate Luigi, in accordo con la Sovrintendenza, sono ormai quasi alla fine - spiega la Ghia - ancora pochi giorni per le ultime stuccature e per il protettivo «L inten'ento e poi si potranno togliere i pei quattro sculture ponteggi. Nel frattempo la Sovrintendenza sta studian- note per le tavolette do le novità emerse dai lavori che forse potrebbero spostare dal III al II secolo d C. la datazione della statua. Un'importante novità che, se fosse confermata, sarebbe emersa proprio grazie a questi lavori». Per Madama Lucrezia oggi intanto si parte con l'allestimento dei ponteggi. «Le intemperie a cui è stata esposta in questi anni hanno provocato un forte dilavamento del viso - conclude la restauratrice - della testa infatti rimane ben poco, mentre sul retro è ancora visibile parte dell'acconciatura. Inoltre nella parte bassa ci sono diverse grappe di metallo. Questo secondo restauro quindi potrebbe essere un po' più complicato del primo».
MARIA GRAZIA FILIPPI
Messaggero (Roma) 15/06/2009
E ora tocca a Madama Lucrezia. Dopo l'Abate Luigi, che a fine giugno a piazza Vidoni verrà spacchettato dai ponteggi che lo hanno custodito durante questo mese e mezzo di restauro, da oggi sarà la volta del colossale busto marmoreo femminile, quasi completamente sfigurato dalle intemperie, che dall'angolo di piazza San Marco domina l'Altare della Patria. L'intervento di restauro conservativo di Madama Lucrezia fa parte del progetto di recupero delle quattro statue parlanti di Roma che dopo l'Abate Luigi e la matrona romana continuerà con il recupero delle statue del Facchino e del famoso Pasquino. Un'iniziativa dell'Associazione Abitanti Centro Storico che ha l'obiettivo di recuperare monumenti del cuore di Roma per renderli maggiormente fruibili dai cittadini. «Regione, Provincia e Primo Municipio ci hanno sostenuto in quest'avventura - spiega il presidente dell'associazione abitanti del centro storico Viviana di Capua - con loro anche un gruppo di sponsor privati: Cam Edilizia, Fit e Saba Italia. Con circa 100 mila euro di fmanziamenti riusciremo a restaurare le quattro statue parlanti che a Roma vantano una lunga tradizione: sono le statue sotto le quali i romani deponevano delle tavolette di satira politica che punzecchiavano i potenti di allora». A dirigere i lavori Giulia Ghia, storica dell'arte e restauratrice che ha anche curato il progetto d'intervento. «I lavori effettuati sulla statua dell'Abate Luigi, in accordo con la Sovrintendenza, sono ormai quasi alla fine - spiega la Ghia - ancora pochi giorni per le ultime stuccature e per il protettivo «L inten'ento e poi si potranno togliere i pei quattro sculture ponteggi. Nel frattempo la Sovrintendenza sta studian- note per le tavolette do le novità emerse dai lavori che forse potrebbero spostare dal III al II secolo d C. la datazione della statua. Un'importante novità che, se fosse confermata, sarebbe emersa proprio grazie a questi lavori». Per Madama Lucrezia oggi intanto si parte con l'allestimento dei ponteggi. «Le intemperie a cui è stata esposta in questi anni hanno provocato un forte dilavamento del viso - conclude la restauratrice - della testa infatti rimane ben poco, mentre sul retro è ancora visibile parte dell'acconciatura. Inoltre nella parte bassa ci sono diverse grappe di metallo. Questo secondo restauro quindi potrebbe essere un po' più complicato del primo».