sabato 25 marzo 2023

Il Calendario di Filocalo del 354

 Il Calendario di Filocalo del 354 

Il Calendario di Filocalo del 354 è un antico calendario romano che elenca le date delle principali festività e ricorrenze dell'anno. Il calendario fu compilato nel 354 d.C. per ordine del console romano Furio Dionisio Filocalo, e rappresenta una delle fonti più importanti per lo studio del calendario romano e delle festività pagane dell'antica Roma.


Il calendario elenca le feste annuali del calendario romano, comprese le celebrazioni dei principali dei romani come Giove, Marte, Venere e Saturno, insieme a festività agricole e civili. Molte di queste feste erano strettamente legate alla vita quotidiana degli antichi romani, come la festa del raccolto della vendemmia e la festa delle Vestali.


Il calendario di Filocalo è anche notevole per la sua inclusione di alcune festività cristiane, come il Natale e l'Epifania, che all'epoca non erano ancora ampiamente celebrate in Roma. La loro inclusione indica l'aumento dell'influenza cristiana nella società romana, e il tentativo della Chiesa di appropriarsi delle festività pagane e di sostituirle con festività cristiane.


Il calendario di Filocalo è stato una fonte preziosa per gli studiosi moderni che cercano di comprendere la cultura e la religione dell'antica Roma. Inoltre, il calendario ha influenzato la cultura occidentale in molti modi. Ad esempio, molte delle festività romane elencate nel calendario sono diventate la base per le festività cristiane e secolari del calendario moderno, come il Capodanno, la Pasqua e il Carnevale.


Inoltre, il calendario di Filocalo ha anche avuto un impatto sulla scienza. Il suo elenco di date e delle posizioni delle stelle ha fornito agli astronomi moderni una fonte preziosa di informazioni sul cielo notturno dell'antica Roma, consentendo loro di ricostruire il calendario romano e di sviluppare una migliore comprensione della storia dell'astronomia.


In sintesi, il calendario di Filocalo del 354 è un importante documento storico che rappresenta una fonte essenziale per la comprensione della cultura e della religione dell'antica Roma. La sua influenza sulla cultura e sulla scienza occidentale continua ad essere evidente ancora oggi, ed è un testimonianza della rilevanza della cultura e della storia antiche nella società moderna.


mercoledì 15 marzo 2023

Liris

Liris

Nasce nel territorio dei Marsi non lungi dal lago Fucino, attraverso il territorio dei Volsci e degli Aurunci, si getta in mare presso Minturno; il corso inferiore segnava probabilmente il confine augusteo tra il Latium adiectum e la Campania. L'ultimo tratto fra i monti Vescini e il mare è rappresentato in una illustrazione dei codici dei gromatici. Il Liris fu chiamato taciturnus, con allusione al suo lento corso, sulphureus, nullo mutabilis imbri.

Suo principale affluente è il Trerus ( Sacco) , che confluisce presso Fregellae. Il Liris è ricordato in una iscrizione trovata presso Fabrateria Nova, sulla via Latina: ... M. Aurelius Severus Alexander Pius Felix Aug(ustus) pontem Liris vetustate dilapsum sua pecunia restituit ("Marco Aurelio Severo Alessandro, pio, felice imperatore, ha restaurato con i suoi soldi il ponte sul Liri rovinato per vecchiaia."). In un'altra frammentaria di Aesernia  ricorre molto probabilmente [ L] iris.


martedì 14 marzo 2023

Giulio Cesare muore il 15 marzo del 44 ac

 Giulio Cesare muore il 15 marzo del 44 ac


Il 15 marzo del 44 a.C. è una data storica che segna la fine di un'era nell'Impero Romano, l'uccisione dell'imperatore Giulio Cesare. Cesare era stato uno dei più grandi generali e governanti della storia romana, che aveva portato l'Impero a una nuova fase di espansione e prosperità. Ma la sua ambizione e il suo potere avevano anche suscitato molte invidie e paure tra i suoi colleghi politici e militari.


L'uccisione di Cesare avvenne in circostanze drammatiche, durante una seduta del Senato romano. Cesare era stato invitato a partecipare alla seduta, ma appena entrò nell'aula fu circondato da un gruppo di senatori che gli inflisse numerose coltellate. Cesare cercò di difendersi, ma alla fine crollò al suolo, morto.


L'uccisione di Cesare ebbe un enorme impatto sulla politica romana e sulla storia dell'Impero. In primo luogo, provocò una serie di guerre civili tra i sostenitori di Cesare e i suoi oppositori, tra cui il generale Marco Antonio e il filosofo e politico Cicerone. Queste guerre portarono alla fine della Repubblica romana e all'ascesa del primo imperatore, Ottaviano, che era il nipote adottivo di Cesare.


Ma l'uccisione di Cesare ebbe anche un impatto duraturo sulla cultura e sulla memoria collettiva dell'Impero. Cesare divenne un simbolo di potere e ambizione, ma anche di tradimento e violenza. La sua figura fu celebrata in molte opere letterarie e artistiche, come la tragedia di Shakespeare "Giulio Cesare" e il celebre dipinto di Jacques-Louis David "La morte di Giulio Cesare". Ma fu anche criticata e contestata, soprattutto da coloro che vedevano in Cesare un tiranno e un autocrate.


14 marzo 47 aC Giulio Cesare pone Cleopatra sul trono egiziano

 14 marzo 47 aC Giulio Cesare pone Cleopatra sul trono egiziano

Il 14 marzo del 47 a.C. è una data storica per l'Egitto e per l'Impero Romano, in quanto segna l'inizio del regno di Cleopatra VII. In quella data, l'imperatore romano Giulio Cesare pose la giovane regina sul trono egiziano, dopo averla aiutata a sconfiggere il fratello minore, Tolomeo XIII, in una guerra civile.


La storia di Cleopatra e della sua ascesa al potere è affascinante e piena di intrighi politici. Cleopatra era figlia del re Tolomeo XII e di una donna di origini greche, e aveva appena 18 anni quando salì al trono. Ma il suo regno fu minacciato dal fratello minore, Tolomeo XIII, che cercò di eliminarla e di prendere il controllo dell'Egitto.


Cleopatra cercò l'aiuto di Giulio Cesare, che era in quel momento impegnato nella guerra civile contro Pompeo. Cesare accettò di aiutare la giovane regina e sbarcò in Egitto con le sue truppe nel 48 a.C. Inizialmente, Cleopatra e Cesare ebbero un rapporto tumultuoso, ma alla fine si innamorarono l'uno dell'altra e divennero amanti.


Insieme, Cleopatra e Cesare sconfissero Tolomeo XIII e ristabilirono l'autorità della regina sul trono egiziano. Cleopatra rimase al potere fino alla sua morte, avvenuta nel 30 a.C. Nel frattempo, ebbe una relazione con Marco Antonio, che fu il suo secondo grande amore e con cui ebbe tre figli.


L'ascesa di Cleopatra al potere è stata oggetto di numerose opere letterarie e cinematografiche, che ne hanno fatto un'icona di bellezza, intelligenza e potere. Ma la sua figura storica è molto più complessa e affascinante di quanto possa apparire in queste rappresentazioni popolari. Cleopatra fu una leader abile e determinata, che cercò di proteggere il suo paese dalle minacce esterne e di preservare la sua cultura millenaria. E la sua storia è una testimonianza dell'incontro tra due grandi civiltà, quella romana e quella egiziana, che si sono influenzate reciprocamente per secoli.


domenica 12 marzo 2023

I limes in Britannia

 I limes in Britannia  


1. Limes della Fosse Way 

2. Limites verso il Galles (Wales) e il territorio dei Brigantes 

3. Limes di Agricola fra Clota (Clyde) e Bodotria ( Forth).

4. Limes di Adriano fra Tinea (Tyne) e Ituna ( Solway) 

5. Limes di Antonino Pio fra Clotia (Clyde) e Bodotria (Forth).  

6, Limes adrianeo-severiano fra Tinea (Tyne) e Ituna ( Sol way).


sabato 11 marzo 2023

Il 12 marzo del 235 Alessandro Severo assassinato a Magonza

 Il 12 marzo del 235 Alessandro Severo assassinato a Magonza

Il 12 marzo del 235, l'imperatore romano Alessandro Severo fu assassinato a Magonza, in Germania, da un gruppo di soldati insoddisfatti. La sua morte pose fine alla dinastia dei Severi e portò a un periodo di instabilità politica nell'Impero romano.


Alessandro Severo era stato incoronato imperatore all'età di soli 13 anni, dopo la morte di suo zio, l'imperatore Eliogabalo. Nonostante la sua giovane età, Alessandro era riuscito a mantenere il controllo dell'impero e a guadagnarsi il rispetto dei suoi sudditi grazie alla sua moderazione e al suo buon governo.


Tuttavia, la sua politica di riforma e il suo rifiuto di concedere privilegi ai soldati provocarono l'ira delle legioni stanziate in Germania. Queste unità militari, insoddisfatte delle loro condizioni di vita e dei loro salari, decisero di ribellarsi e marciarono su Magonza per deporre l'imperatore.


Alessandro Severo cercò di negoziare con i soldati ribelli, ma senza successo. Fu quindi costretto a fuggire dalla città, ma fu presto raggiunto dai suoi inseguitori e ucciso. La sua morte fu un duro colpo per l'impero romano, che perse un imperatore moderato e rispettato, nonché un giovane sovrano con grandi potenzialità.


L'uccisione di Alessandro Severo rappresentò l'inizio di un periodo di instabilità politica e militare nell'Impero romano, che portò a una serie di guerre civili e di usurpazioni. La dinastia dei Severi, che aveva governato l'impero con mano ferma per più di un secolo, era finita, aprendo la strada a un'epoca di incertezza e di crisi per l'impero romano.


venerdì 10 marzo 2023

11 marzo del 222 muore Eliogabalo

 11 marzo del 222 muore Eliogabalo

L'11 marzo del 222, l'imperatore romano Eliogabalo fu brutalmente assassinato nel palazzo imperiale a Roma. La sua morte fu il culmine di una serie di intrighi politici e militari che avevano minato il suo potere e la sua autorità.


Eliogabalo, che aveva solo 14 anni quando divenne imperatore, era noto per il suo comportamento eccentrico e licenzioso. La sua corte era caratterizzata da scandali eccessi, che gli alienarono il sostegno della nobiltà romana e del popolo. Inoltre, Eliogabalo aveva introdotto culto del dio solare orientale Elagabalus, provocando il malcontento nella città di Roma.


La morte di Eliogabalo fu causata da un complotto ordito dal suo cugino e successore Alessandro Severo, con l'aiuto della guardia pretoriana. Eliogabalo fu trascinato fuori dal palazzo imperiale e ucciso insieme alla madre e al fratello. Il loro corpo fu poi gettato in un fiume.


L'uccisione di Eliogabalo rappresentò una svolta nella storia dell'Impero romano, poiché segnò la fine della dinastia dei Severi e l'inizio di un periodo di instabilità politica e militare. Inoltre, la morte di Eliogabalo ebbe un impatto duraturo sulla percezione dell'imperatore romano come una figura di autorità e potere, poiché la sua morte sanguinosa e violenta gettò ombre sulla sua reputazione.


La battaglia navale delle Isole Egadi - 10 marzo del 241 aC

 La battaglia navale delle Isole Egadi, combattuta il 10 marzo del 241 a.C., secondo altre fonti la battaglia si svolse l’8marzo, fu uno scontro cruciale tra la flotta cartaginese e quella romana durante la prima guerra punica. La flotta romana, guidata dal console Gaio Lutazio Catulo e dal proconsole Aulo Atilio Calatino, affrontò la flotta cartaginese guidata da Amilcare Barca.


La battaglia fu cruenta e intensa, ma alla fine i romani riuscirono a prevalere sulla flotta cartaginese, distruggendo gran parte delle navi nemiche e catturando molte altre. Questa vittoria permise a Roma di consolidare il proprio controllo sul Mediterraneo occidentale e di porre fine alla minaccia cartaginese.


La battaglia navale delle Isole Egadi rappresentò una vittoria significativa per Roma, non solo dal punto di vista militare, ma anche politico e strategico. Infatti, la vittoria permise a Roma di consolidare il proprio potere nel Mediterraneo e di diventare una delle potenze dominanti della regione. Inoltre, la sconfitta cartaginese rappresentò un duro colpo per la potenza marittima e commerciale di Cartagine, che sarebbe stata costretta a cedere la Sicilia a Roma e a pagare un forte tributo di guerra.


mercoledì 8 marzo 2023

Una iscrizione dal Vallo di Adriano

Una iscrizione dal Vallo di Adriano

L'iscrizione C. VII 498, purtroppo assai mutila e frammentaria, proveniente da

Jarrow, a sud di Segedunum (Wallsend) ,costituirebbe il documento epigrafico complessivamente più notevole del limes adrianeo in Britannia,


[Divorum] omnium fil[ius Imp.Caesar Traianus Hadrianus Augustusimpo]sita necessitat[ e imperii intra finesconser]vati divino pr[aecepto ... c]os. II ..diffusis [barbaris et] provinc[ ia reciperata]  Britannia ad[didit limitem inter] utrumqueO[ceani litus per m ( ilia) p( assuum) LXXX]exercitus pr[ovinciae opus valli fecit] subcur[a A. Platori Nepotis leg( ati ) Aug( usti )pr(o) praetore) ]


[Figlio di tutti gli dèi, l'Imperatore Cesare Traiano Adriano Augusto,] ha imposto la necessità dell'impero entro i confini preservati, per divino precetto [...] per la seconda volta [...], ha aggiunto un confine tra le due sponde dell'Oceano, recuperando la provincia della Britannia, [percorrendo] ottanta miglia con [le sue] truppe, [e ha fatto costruire il] muro [difensivo] della provincia sotto la supervisione di Aulo Platorio Nepote, legato dell'Augusto, propretore. .


martedì 7 marzo 2023

Liquentiae portus

Liquentiae portus


Porto dell'Adriatico settentrionale ricordato da Plinio (Nat. hist . III 126) alla foce della Liquentia (Livenza) presso la confluenza del Lemene che passa per Concordia. Nel l'alto medioevo ha il nome di Caprulae, donde il moderno nome di Caorle. Vi si rinvennero alcune iscrizioni sepolcrali. Una di esse del primo tempo dell'impero segnò la tomba comune di due marinai peregrini dai nomi illirici (Bato Laedionis f. de liburna Clupeo e Paius Verzonis f. de Marte bicrota. in italiano: Bato, figlio di Laedion della nave liburna "Clupeo" e Paius, figlio di Marte, del carro bicrota) , ciò che fa supporre,  che a Portus Liquentiae fosse di stazione per un certo tempo qualche nave della flotta romana. L'appartenenza del porto al territorio di Concordia sembra assicurata anche dal fatto che nei primi secoli del medioevo in casi di pericolo vescovo e clero di Concordia si rifugiarono a Caprulae.


lunedì 6 marzo 2023

Lirinum - oleum

Lirinum - oleum

Olio estratto dal giglio. 

Si trova menzionato in una iscrizione graffita  su un frammento di un grande vaso : c ( ongios) lirini .

Il frammento è stato rinvenuto negli scavi delle terme di Fontaines- Salées connesse col vicus di Vercellacus , nella valle della odierna Cure (Gallia Lugdunensis) , e precisamente in un ambiente attiguo all'apodyterion , la cui costruzione risale al I sec . d. C. e che era probabilmente adibito ad unctorium.Il lirinum è ricordato anche da Plinio (Nat. hist. XXI 22. XXIII 95 ) particolar mente per le sue qualità terapeutiche : li rinum, quod et syrium vocavimus, renibus utilissimum est sudoribusque evocandis, vulvae molliendae concoquendisque intus.


domenica 5 marzo 2023

6 marzo 12 ac imperatore Augusto diviene Pontefice massimo

 6 marzo 12 ac imperatore Augusto diviene Pontefice massimo

Il 6 marzo del 12 a.C., l'imperatore Augusto fu nominato Pontefice Massimo, il capo religioso supremo di Roma. Questa nomina rappresentò un importante passo nella consolidazione del potere di Augusto, poiché il ruolo del Pontefice Massimo era tradizionalmente associato alla nobiltà romana e conferiva grande prestigio e autorità.


La nomina di Augusto a Pontefice Massimo consolidò il suo ruolo di leader indiscusso di Roma, poiché il suo potere politico e religioso erano strettamente connessi. Inoltre, la nomina permise ad Augusto di esercitare un maggiore controllo sulla religione romana e di plasmare le credenze e le pratiche religiose in modo da sostenere il suo potere politico.


Questa nomina rappresentò un importante punto di svolta nella storia di Roma, poiché il ruolo del Pontefice Massimo continuò ad essere associato all'imperatore per tutto il periodo imperiale. Inoltre, la nomina di Augusto a Pontefice Massimo evidenziò l'importanza della religione e della tradizione nella consolidazione del potere politico nell'antica Roma.


venerdì 3 marzo 2023

Lilleus - Augustus

Lilleus  - Augustus

Divinità ignota, africana, ricordata una sola volta nella dedica di un piccolo altare di Madaura, fatto costruire da C. Licinius Ciron. Cronha, sacerdote di Caelestis ( l'Astarte dei Fenici)  per la salute di Severo Alessandro. Deriva probabilmente dal nome di questa divinità il cognome femminile Lillosa di C.  


Ligerici - nautae

 Ligerici  - nautae  

I Ligerici erano battellieri che svolgevano il lavoro di trasportatori e a volte anche di commercianti sul fiume Liger (Loira). Questo fiume era molto importante per il commercio fluviale della Gallia, in quanto rappresentava una delle principali vie d'accesso all'oceano Atlantico. Cesare stesso aveva notato la presenza di imbarcazioni sulla Loira, nei pressi di Nevers. Con il passare del tempo, le città e i privati promossero l'attività delle società di trasporto fluviale, le cui associazioni di lavoratori, riunite in corporazioni, stabilirono la loro sede nella città situata alla foce del fiume: Portus Namnetum (Nantes).


Nonostante avesse raggiunto un certo grado di importanza, come dimostrato dalle cariche di uno dei suoi patroni, sembra che questa corporazione non abbia mai raggiunto lo stesso livello di organizzazione della splendida corporazione dei nauti del Rodano e dell'Arar, un'altra organizzazione simile con sede a Lugdunum (Lione). Questo potrebbe essere dovuto al fatto che il corso dritto del Rodano favoriva la navigazione fluviale più della tortuosità della Loira, che in alcuni tratti aveva bisogno di temere la concorrenza delle vie di terra.


Questi nautae erano particolarmente fiorenti nei primi secoli dell'Impero, ma come gli altri della Gallia, nel IV secolo non sono più menzionati in alcun testo, anche se i fiumi continuano ad essere navigati, come dimostrato dalle norme contenute nel Digesto (XLIII 12-15) che riguardano la manutenzione e il traffico delle vie d'acqua. La spiegazione della loro scomparsa potrebbe essere attribuita alla graduale sostituzione dell'organizzazione privata nell'ambito del trasporto fluviale.