Feste che si celebravano a Roma nel mese di maggio in onore di Cerere, per ottenere la purificazione delle messi. Erano presiedute da un collegio di dodici sacerdoti chiamati Fratelli Arvali e consistevano nel sacrificio di una pecora, di un maiale e di un toro (suovetaurilia) che, prima di essere immolati, venivano condotti dai contadini in processione per tre volte attorno ai confini dei loro campi.
Fonti:
Catone: De Agricoltura; Tibullo: Elegie, Virgilio: Georgiche, I.