Ancora in sospeso il tesoro romano del Palaorto
27/05/2010 IL SECOLO XIX
Rinvenuto un antico quartiere con abitazioni, fognature e strada
Comune e Provincia attendono il via libera della Regione al progetto di creazione di un museo
Acqui Terme. Per la sottoscrizione del protocollo d'intesa fra Regione, Provincia, Comune e Sovrintendenza ai beni archeologici, sul futuro dell'area del palaorto, si dovrà attendere che la nuova giunta regionale prenda visione del documento nato con lo scopo di trasformare in museo almeno una parte dell'area (in via Maggiorino Ferraris), dove dovrebbe sorgere un edificio. Un museo il cui costo non è stato ancora quantificato ma ritenuto necessario per preservare quella che è stata definita una delle scoperte archeologiche più interessanti avvenute in Piemonte negli ultimi anni. È una porzione di quartiere di epoca romana, ben conservata, nella quale sono visibili abitazioni, fognature e un segmento di strada. Sono state rinvenute monete e utensili di uso quotidiano (soprattutto di cucina), giudicati interessanti dagli archeologi. Per il momento a quantificare il proprio impegno di spesa è stato il comune di Acqui: subito con 121 mila euro e poi altri 100 mila che saranno inseriti nel bilancio pluriennale del 2011. La Regione per il momento si è impegnata a farsi portavoce presso il Ministero del progetto che sarà inserito nella proposta di programma annuale e triennale dei lavori pubblici regionali. La Provincia di Alessandria, oltre a impegnarsi nel reperimento di fondi, si è detta disponibile ad ospitare temporaneamente i reperti e a fornire l'aiuto necessario per catalogarli e inventariarli. La Sovrintendenza assicurerà la direzione scientifica dei lavori di completamento dell'indagine archeologica, predisporrà i progetti di restauro, scientifico e didattico e inserirà Acqui nelle proposte di intervento da trasmettere alla direzione regionale per la programmazione triennale. In tutto sono stati ritrovati 4500 metri quadrati di quartieri romani, giudicati fra i più belli del Piemonte. La società Eleca, proprietaria dell'area in cui sorgerà il museo, ha già provveduto ha modificare il progetto dell'edificio che andrà a costruire. Non costruirà più parcheggi nel seminterrato della parte ovest, quella considerata più importante dal punto di vista storico, ma solo a raso in quella est. In tutto i parcheggi saranno 110, mentre gli appartamenti costruiti in altezza saranno un'ottantina.
Gi. Gal.
27/05/2010 IL SECOLO XIX
Rinvenuto un antico quartiere con abitazioni, fognature e strada
Comune e Provincia attendono il via libera della Regione al progetto di creazione di un museo
Acqui Terme. Per la sottoscrizione del protocollo d'intesa fra Regione, Provincia, Comune e Sovrintendenza ai beni archeologici, sul futuro dell'area del palaorto, si dovrà attendere che la nuova giunta regionale prenda visione del documento nato con lo scopo di trasformare in museo almeno una parte dell'area (in via Maggiorino Ferraris), dove dovrebbe sorgere un edificio. Un museo il cui costo non è stato ancora quantificato ma ritenuto necessario per preservare quella che è stata definita una delle scoperte archeologiche più interessanti avvenute in Piemonte negli ultimi anni. È una porzione di quartiere di epoca romana, ben conservata, nella quale sono visibili abitazioni, fognature e un segmento di strada. Sono state rinvenute monete e utensili di uso quotidiano (soprattutto di cucina), giudicati interessanti dagli archeologi. Per il momento a quantificare il proprio impegno di spesa è stato il comune di Acqui: subito con 121 mila euro e poi altri 100 mila che saranno inseriti nel bilancio pluriennale del 2011. La Regione per il momento si è impegnata a farsi portavoce presso il Ministero del progetto che sarà inserito nella proposta di programma annuale e triennale dei lavori pubblici regionali. La Provincia di Alessandria, oltre a impegnarsi nel reperimento di fondi, si è detta disponibile ad ospitare temporaneamente i reperti e a fornire l'aiuto necessario per catalogarli e inventariarli. La Sovrintendenza assicurerà la direzione scientifica dei lavori di completamento dell'indagine archeologica, predisporrà i progetti di restauro, scientifico e didattico e inserirà Acqui nelle proposte di intervento da trasmettere alla direzione regionale per la programmazione triennale. In tutto sono stati ritrovati 4500 metri quadrati di quartieri romani, giudicati fra i più belli del Piemonte. La società Eleca, proprietaria dell'area in cui sorgerà il museo, ha già provveduto ha modificare il progetto dell'edificio che andrà a costruire. Non costruirà più parcheggi nel seminterrato della parte ovest, quella considerata più importante dal punto di vista storico, ma solo a raso in quella est. In tutto i parcheggi saranno 110, mentre gli appartamenti costruiti in altezza saranno un'ottantina.
Gi. Gal.