mercoledì 10 marzo 2010

Le maschere del teatro romano vanno in mostra a "Histrionica"

Le maschere del teatro romano vanno in mostra a "Histrionica"
VEGA PARTESOTTI
MERCOLEDÌ, 10 MARZO 2010 LA REPUBBLICA -- Bologna

Dal 20 marzo l´esposizione con reperti da musei regionali

Nel mondo romano il teatro godeva di grandissima popolarità, pur non avendo la funzione sociale che rivestiva nella cultura greca: in ogni città romana di una certa rilevanza accanto ai templi, al foro e alle terme, veniva costruito un edificio riservato alle rappresentazioni e i personaggi delle commedie erano ispirazione per elementi decorativi, affreschi e mosaici che ornavano le case dei più benestanti. Questi ed altri aspetti del ruolo del teatro nella civiltà latina sono il tema di "Histrionica", una grande mostra che si apre il prossimo 20 marzo a Ravenna, ospitata nel trecentesco complesso di San Nicolò, dove resterà fino al 13 settembre. Organizzata dalla Fondazione RavennAntica con il sostegno della Fondazione del Monte, l´esposizione raccoglie reperti straordinari provenienti da tutti i musei archeologici dell´Emilia Romagna e dal museo archeologico di Napoli: da qui provengono ad esempio due statue bronzee originariamente situate nel teatro di Ercolano e un gruppo di quindici maschere in gesso provenienti da Pompei, probabilmente dalla bottega di un artigiano, che si pensa servissero come modelli per realizzare le maschere vere e proprie utilizzate in scena dagli attori. Un´altra sezione della mostra racconta il teatro romano, con i suoi generi e i suoi drammaturghi: oltre ai più famosi Plauto e Terenzio, tra questi figura anche un antico bolognese, Lucio Pomponio, che come avvenne molti secoli più tardi con la Commedia dell´Arte, diede dignità letteraria al genere popolare delle "farse atellane".