Crolla soffitto della Domus Aurea
www.corriere.it 30/3/2010
Una voragine ampia venti metri ha interessato la volta della «Quindicesima stanza». Nessuna vittima
ROMA - Nel giugno dell'anno scorso il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro aveva annuncia il via ai lavori per combattere infiltrazioni d’acqua e pericolo di crolli nelle Domus Aurea con l'obiettivo di riaprire entro il 2011. Troppo tardi. Una porzione di parte del soffitto della Domus Aurea, l'edificio voluto da Nerone dopo l'incendio che nel 64 dopo Cristo distrusse gran parte di Roma, è crollata. La parte della Domus Aurea crollata è quella del «grottone» cioè la volta dell'edificio. La Domus Aurea è chiusa per lavori di restauro dal 2005. Sul posto, per verificare i danni alla struttura Neroniana, ci sono i tecnici della sovrintendenza, oltre ai vigili del fuoco. Nel crollo non dovrebbero essere rimaste coinvolte persone. I vigili del fuoco sono al lavoro con unità cinofile e geofoni per capire se sotto la frana, che ha un ampio fronte, vi siano delle persone. Le ricerche hanno al momento dato esito negativo. Sotto al terreno franato non ci sarebbe nessuno, ma si vedrebbero le cassette di plastica con dentro i reperti archeologici.
CIPE E PROTEZIONE CIVILE - La Domus Aurea era chiusa dal 2005 per gravi infiltrazioni d’acqua. Nel 2009 Giro annunciò un intervento di due anni, al termine dei quali sarebbe stato aperto un percorso di visita di 2.600 metri quadri. Il commissario straordinario Luciano Marchetti precisò: «Si tratta di una prima tranche di lavori che riguarda circa un terzo dell’area del complesso, quella orientale, dove si trova la 'sala Ottagona'». L’importo annunciato fu di 3,2 milioni di euro coperti con finanziamenti Cipe (3 milioni) e della Protezione civile (800 mila). Un'ordinanza della Protezione civile aveva nominato l’architetto Roberto Cecchi nuovo commissario per l’area archeologica di Roma (ha preso il posto di Guido Bertolaso). Con la nomina di Roberto Cecchi per la Domus in pratica c'erano due commissari. Ma «Cecchi rinunci al compenso e usi quelle risorse per gli interventi sull’area», chiese Gianfranco Cerasoli, della Uil Beni culturali.
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_marzo_30/voragine-colle-oppio-1602747107921.shtml
www.corriere.it 30/3/2010
Una voragine ampia venti metri ha interessato la volta della «Quindicesima stanza». Nessuna vittima
ROMA - Nel giugno dell'anno scorso il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro aveva annuncia il via ai lavori per combattere infiltrazioni d’acqua e pericolo di crolli nelle Domus Aurea con l'obiettivo di riaprire entro il 2011. Troppo tardi. Una porzione di parte del soffitto della Domus Aurea, l'edificio voluto da Nerone dopo l'incendio che nel 64 dopo Cristo distrusse gran parte di Roma, è crollata. La parte della Domus Aurea crollata è quella del «grottone» cioè la volta dell'edificio. La Domus Aurea è chiusa per lavori di restauro dal 2005. Sul posto, per verificare i danni alla struttura Neroniana, ci sono i tecnici della sovrintendenza, oltre ai vigili del fuoco. Nel crollo non dovrebbero essere rimaste coinvolte persone. I vigili del fuoco sono al lavoro con unità cinofile e geofoni per capire se sotto la frana, che ha un ampio fronte, vi siano delle persone. Le ricerche hanno al momento dato esito negativo. Sotto al terreno franato non ci sarebbe nessuno, ma si vedrebbero le cassette di plastica con dentro i reperti archeologici.
CIPE E PROTEZIONE CIVILE - La Domus Aurea era chiusa dal 2005 per gravi infiltrazioni d’acqua. Nel 2009 Giro annunciò un intervento di due anni, al termine dei quali sarebbe stato aperto un percorso di visita di 2.600 metri quadri. Il commissario straordinario Luciano Marchetti precisò: «Si tratta di una prima tranche di lavori che riguarda circa un terzo dell’area del complesso, quella orientale, dove si trova la 'sala Ottagona'». L’importo annunciato fu di 3,2 milioni di euro coperti con finanziamenti Cipe (3 milioni) e della Protezione civile (800 mila). Un'ordinanza della Protezione civile aveva nominato l’architetto Roberto Cecchi nuovo commissario per l’area archeologica di Roma (ha preso il posto di Guido Bertolaso). Con la nomina di Roberto Cecchi per la Domus in pratica c'erano due commissari. Ma «Cecchi rinunci al compenso e usi quelle risorse per gli interventi sull’area», chiese Gianfranco Cerasoli, della Uil Beni culturali.
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_marzo_30/voragine-colle-oppio-1602747107921.shtml